Capitolo 25.

720 34 5
                                    

Apro gli occhi e metto a fuoco la stanza.

Il soffitto verde chiaro mi riporta alla mente che sono in camera mia, a casa.

Mi giro di lato e annuso le lenzuola pulite.

Vorrei perdermi nei ricordi quando sento il cigolio della mia porta che si apre.

Compare una testa castana. Andrea.

-"Oh scusa, ho fatto piano pensando stessi ancora dormendo", dice lui richiudendo la porta alle sue spalle.

Gli sorrido triste ricordandomi la lettera che aveva ricevuto il giorno prima. A breve sarebbe partito e io non l'avrei visto per un bel po'.

-"Come mai già sveglia a quest'ora? Nottataccia?", continua lui.

Annuisco alle sue parole e mi giro di spalle per evitare il suo sguardo.

Passano circa trenta secondi prima che possa sentire il materasso abbassarsi e poi tornare alla posizione iniziale sotto il peso di mio fratello.

Mi sposto per lasciargli spazio e mi giro nuovamente verso di lui.

-"Non voglio che tu vada via."

Una lacrima solitaria mi percorre il viso, andando a bagnare il cuscino.

Lui mi asciuga il volto e mi circonda i fianchi con le braccia mentre io nascondo il viso nel suo petto, proprio come facevo da piccola quando mamma e papà litigavano e lui veniva da me a consolarmi.

-"Quando parti?", gli chiedo stringendolo ancora di più a me.

-"Tra un mese."

Mi sposto da lui e lo guardo negli occhi. Un mese? Trenta miseri giorni e mio fratello sarebbe andato via chissà per quanto tempo.

Schiudo le labbra per dire qualcosa ma le parole mi muoiono in bocca e tutto ciò che riesco a fare è deglutire.

Andrea mi abbraccia di nuovo dandomi piccoli baci sulla fronte e continuando a ripetere "va tutto bene, tutto bene."

No, non andava tutto bene. Mio fratello sarebbe andato via, Mirko aveva un comportamento strano, i miei quasi non si parlavano. Non andava assolutamente tutto bene.

Ma non do sfogo ai miei pensieri. Preferisco godermi al massimo gli ultimi istanti con mio fratello.
All'improvviso la porta si apre.

-"Ehi Chiara! Mi devi racc..."

Laura si blocca sulla porta non appena vede me e mio fratello sul letto abbracciati e diventa rossa per l'imbarazzo.

-"Ehm, scusate...se volete passo dopo."

-"Non ti preoccupare Laura, me ne stavo andando", dice Andrea alzandosi dal letto e tenendo lo sguardo fisso su di me.

Si china ancora una volta per lasciarmi un morbido bacio sulla fronte e poi esce dalla mia camera.

Laura aspetta un po' prima di sedersi.

Io sono ancora sdraiata sul letto. Sbuffo guardando il soffitto.

-"Non può essere più semplice la vita almeno una volta? Non chiedo tanto."

Laura ridacchia alle mie parole e si sdraia sul letto accanto a me, proprio dove prima c'era Andrea.

-"Mi racconti cosa è successo o hai bisogno dell'invito?"

Le dico tutto dal principio, da quell'incubo che avevo fatto su Leonardo, al nostro incontro in infermeria, alla sera prima, al comportamento di Mirko.

316. Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora