-"Chiara!!! Ti sbrighi? Siamo in ritardo e ho un mucchio di cose da fare!", urla Andrea da fuori.-"Arrivo! Dammi cinque minuti e ci sono!", gli rispondo di rimando.
La verità è che sto cercando disperatamente di sistemare in maniera decente i vestiti per il viaggio di ritorno al college, ma con scarsi risultati.
Dopo l'ennesimo tentativo fallito mi arrendo e mi sdraio sul letto, mentre ignoro il rumore del clacson della macchina di Andrea che sento dalla finestra aperta.
-"E smettila di far casino!", sussurro nascondendo la testa sotto il cuscino.
-"Cosa fai ancora nel letto?", domanda una voce che mi fa sobbalzare.
-"Mamma!", sussulto quando la vedo varcare la soglia di camera mia.
Lei ridacchia e si avvicina alla mia valigia.
Dieci minuti dopo sono già al piano di sotto. In casa sono rimasta solo io, gli altri sono già in macchina che mi aspettano.
Guardo mia madre. Ha gli occhi lucidi. Avvicina una mano a me e mi accarezza dolcemente la guancia.
Io l'abbraccio di slancio mettendole le mani intorno al collo.
-"Ci vediamo quest'estate", le sussurro in un orecchio.
Lei annuisce e si stacca da me, aprendomi la porta mentre io mi dirigo verso la macchina che mi aspetta davanti a casa.
Noto con piacere che mio fratello ha avuto la brillante idea di prendere l'auto di mio padre a sette posti in modo da essere più comodi.
Prima di entrare in macchina mi giro di nuovo verso casa mia e la guardo tutta prima di soffermarmi sulla porta d'ingresso, dove mia madre mi sta mandando un bacio.
Le sorrido alzando un braccio per salutarla e poi entro, andandomi a sedere vicino a Mirko.-"Tutto bene?", mi domanda lui appoggiando una mano sulla mia gamba.
A quel contatto sento un brivido e alzo la testa per guardarlo. I suoi occhi color cioccolato sono fissi su di me e io non posso che sentirmi al sicuro con lui.
Gli sorrido e annuisco per poi accoccolarmi sulla sua spalla e chiudere gli occhi.
-"Piccola, siamo arrivati", mi sussurra il riccio scuotendomi leggermente.
Per tutta risposta gemo di dissenso e, sempre con gli occhi chiusi, mi allontano da Mirko appoggiandomi dall'altra parte.
Ma non trovo nessuno a farmi da cuscino e quindi sbatto la faccia sul sedile.
-"Ahia", mormoro massaggiandomi la guancia dolorante.
Sento Mirko scoppiare in una risata e fare il giro dell'auto per farmi scendere.
-"Guarda che tuo fratello parte e ti scarica in mezzo alla strada se non scendi", mi sussurra Mirko, ironico.
-"E tu lascialo fare", mormoro io facendo un cenno con la mano per far capire che non mi importa.
Per tutta risposta sento due braccia tirarmi a sé e poi prendermi in braccio.
Sento un profumo inconfondibile. One Million. Finalmente mi decido ad aprire gli occhi e Mirko mi rimette a terra facendo appoggiare la mia schiena alla macchina di mio padre.
Mi strofino gli occhi con le mani e sbadiglio.
Lui ridacchia.
-"Che hai da ridere?", sbotto guardandolo.
Lui scuote la testa senza smettere di ridere.
-"Niente. È solo che sei così tenera appena sveglia!"
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316. Mirko Trovato
FanfictionLei. Chiara. 16 anni, capelli rossi, occhi verdi, pochi amici ma buoni e una continua bipolarità tra insicurezza e testardaggine. Lui. Mirko. Stessa età, capelli ricci e castani, occhi scuri, fa girare la testa a tutte le ragazze e ha un passato dip...