-"Svegliati, dormigliona!"
Apro gli occhi al suono di quella voce, la sua voce.
-"Buongiorno anche a te, riccio", mugugno con la voce impastata dal sonno.
I suoi occhi castani sono fissi su di me quando lui scoppia a ridere, indicandomi con la mano.
Lo guardo con aria interrogativa per un po', ma poi capisco: i miei capelli sono la causa di tutto; chissà come sono conciata in questo momento e come mi vede lui in questo momento!
-"Oh, ma che ti ridi tu?", sbuffo irritata infilando la testa sotto il cuscino.
Poi corro in bagno prima che possa rispondere.
Mi guardo allo specchio: la mia chioma rosso fuoco ha perso la piega liscia e i boccoli naturali sono sparsi sulle spalle in modo a dir poco disordinato.
Mirko mi ha vista struccata e in questo stato: sono ufficialmente spacciata.
Una voce mi distrae dagli istinti di suicidio: è Anna che si sta rivolgendo a Mirko.
-"Ma non è ancora pronta?", sta chiedendo al di là della porta.
-"Anche i bradipi hanno i loro tempi", dice Mirko alzando il tono di voce.
-"Guarda che ti ho sentito, eh!", esclamo io.
Sento una risatina e di nuovo la voce di Anna.
-"Si bene, allora fai veloce che siamo in ritardo!"
Sbuffo per la noia e mi vesto velocemente: maglione nero a righe, jeans strappati e vans nere a fiori.
Metto mascara e eyeliner e poi esco.
Anna sta camminando avanti e indietro, guardando continuamente l'orologio: ha la fissa del tempo, e si sente male se arriva un secondo in ritardo.
Mirko, invece, è seduto sul letto: indossa una camicia jeans che gli sta da dio e dei pantaloni neri, in mano ha il cellulare e la sua bocca è vicina al microfono per fare una registrazione vocale.
"...e niente, adesso devo andare. Ci sentiamo."
Si alza e mi guarda sorridendo. Abbasso gli occhi sia per l'imbarazzo sia perché ho paura di rimanere troppo incantata a fissare lui e la sua camicia: li punto sulle vans, che oggi sembrano incredibilmente interessanti.
-"Allora ragazze, andiamo?", ci chiede il riccio sorridendo.
Io e la bionda annuiamo e poi usciamo dalla 316.
-"Chi era?", inizio io.
Mi guarda stranito. Sembra non capire.
-"Cosa?"
-"Dai, lo sai benissimo. Chi era la ragazza con cui stavi chattando?"
-"E chi ti dice che era una ragazza?"
Mi sento avvampare. Avevo dato per scontato che fosse una ragazza e avevo fatto il passo più lungo della gamba.
Tento di rimediare al mio disastro.
-"Oh...beh...io...sai pensavo...niente."
Il riccio non prolunga il discorso oltre e si mette tra me e Anna. Poi circonda le nostre spalle con le sue braccia.
Al suo tocco sento il consueto brivido: non sono ancora abituata a queste sensazioni improvvise e sussulto ogni volta che Mirko mi tocca.
Uniti così mentre attraversiamo i vari corridoi sembriamo i vips del college: tutti ci guardano, Mirko fa l'occhiolino e sorride a tutte le ragazze che incontriamo, facendo svenire loro e facendo arrabbiare me.
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316. Mirko Trovato
FanfictionLei. Chiara. 16 anni, capelli rossi, occhi verdi, pochi amici ma buoni e una continua bipolarità tra insicurezza e testardaggine. Lui. Mirko. Stessa età, capelli ricci e castani, occhi scuri, fa girare la testa a tutte le ragazze e ha un passato dip...