-Capitolo 1-

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L'inizio della fine

La pioggia era insistente da ormai qualche ora, tanto che si aveva la paura che i campi coltivati con così tanta attenzione potessero andare perduti, e che il bestiame potesse spaventarsi e non essere più docile.

Il tempio era comunque splendido nonostante il tempo fosse dei peggiori, dall'esterno faceva sempre un certo effetto.

Entrai, Erwin Smith a capo dell'esercito e anche di tutta Sihan, si avvicinò a me con il suo solito irritante sorriso, e il suo hakama nuovo, fatto di stoffe pregiate.

<<Mi dispiace di averti mandata a fare compere con questa pioggia, lo sai che sei il mio soldato preferito>> disse e io lo guardai male.

<<Dice che sono un soldato ma non mi tratti come tale>> risposi posando le ceste con la merce che avevo comprato.

<<Con questo bel viso come faccio a trattarti come un soldato?>> chiese mettendomi le mani sui fianchi.

<<Si sposti>> dissi guardando dall'altra parte, mentre lui avvicinava le labbra al mio collo, quanto disgusto provavo per quell'uomo non era quantificabile.

<<Generale Smith!>> esclamò un altro soldato arrivando di corsa, Armin Arlert.

Non sembra un soldato, però posso assicurare che oltre ad essere un ottimo combattente è anche un eccellente stratega.

<<Non ora Arlert>> disse l'uomo staccandosi da me, ti devo un favore Armin.

<<Scusi se vi ho interrotti, però l'esercito nemico è stato visto non troppo lontano dalla periferia>> disse lui con il fiatone.

<<Si vede che gli sono mancato dall'ultimo scontro eh?>> chiese lui con un ghigno sul volto.

Parlava proprio di lui, Ackerman.

L'unico che Erwin considerava un suo rivale, perché nonostante tutti gli scontri, si finiva sempre con un pareggio, entrambi rafforzavano il proprio stato e poi via con un altra guerra.

<<Vai ad avvertire l'esercito, ci metterà circa un'ora e mezza ad arrivare, e dobbiamo evitare che arrivi al tempio>> disse e Armin subito corse via, più veloce del vento.

<<Non preoccuparti tesoro, continueremo dopo>> mi sussurrò all'orecchio.

Quasi quasi mi faccio uccidere così porrò fine a tutto questo, sei solo fortunato che il mio orgoglio mi impedisce di abbandonare il mio dovere.

Per me Erwin non era nulla, ma per Erwin io ero tante cose.

Il soldato più forte dell'esercito, la ragazza più bella su cui avesse mai posato lo sguardo, ma sopratutto per lui ero solo un oggetto.

Mi aveva trovato che ero una ragazzina, in fuga da un villaggio che era stato colpito dalle atrocità della guerra, però mi aveva dato cibo, un tetto sopra la testa ma soprattutto protezione.

Era ben risaputo che Erwin teneva a me in modo particolare, e questo mi disgustava, perché io non volevo niente di tutto questo, ma se osavo ribellarmi allora sarei stata uccisa.

Andai nel solito posto in cui si ritrovava l'esercito, cioè davanti al tempio, molti li conoscevo ma altri no.

L'unico mio amico però era Armin, e anche l'unico che sapeva quello che provavo davvero per Erwin, cioè schifo.

Armin aveva anche fatto una strategia per cogliere di sorpresa l'avversario, invidiavo la sua intelligenza senza pari.

All'inizio ce l'avevamo fatta, però l'esercito era fin troppo forte, e mi ritrovai in un campo di sangue e morte.

La lama che fece breccia nel mio cuore ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora