I petali dei fiori di ciliegio cadevano sul terreno asciutto, mentre la Luna piena era stranamente luminosa nel cielo notturno, accompagnata da centinaia di migliaia di stelle, che non potevano nulla contro i suoi occhi. La sua spada sul terreno, me...
<<Domani ci alleniamo ancora eh>> disse il corvino guardandomi e io sbuffai, non ne avevo affatto voglia.
<<Ma anche no>> risposi staccandomi da lui sbuffando.
<<E invece sì, non hai scelta mi dispiace>> disse soddisfatto, odiavo i suoi "allenamenti intensi".
<<non possiamo allenarci a letto?>> chiesi seccata guardandolo, ma anche se eravamo al buio notai le sue guance farsi rosse.
<<No non intendevo quello!>> esclamai avvampando terribilmente, e Levi accennò un sorriso trattenendo le risate.
<<Intendevo che era più comodo->> dissi e lui mi mise una mano sulla bocca per farmi smettere di parlare.
<<Certo, sicuramente intendevi quello. Magari domani l'allenamento sarà più duro>> mi disse all'orecchio per poi lasciarmi andare.
<<Buonanotte!>> esclamò cambiando completamente umore, che cosa cavolo era appena successo?!
Il giorno dopo effettivamente ci allenammo, è inutile dire che alla fine mi trovai mezza morta sul terreno, ma questo è pazzo.
<<Levi Ackerman io ti uccido>> dissi e lui si chinò soddisfatto.
<<La spada è vicino a te. Prendila e uccidimi allora>> affermò con un ghigno sul volto, quanto lo odiavo.
<<Dai tieni>> disse passandomi l'acqua, e ovviamente finii tutta la bottiglia, non avevo mai apprezzato tanto l'acqua.
<<Però ti voglio portare in un posto, vieni>> disse girandosi di spalle.
Io capii, e gli salii sulla schiena circondandogli la vita con le gambe.
Mi portò così per circa dieci minuti, finché non arrivammo in un posto spettacolare.
Era pieno di alberi di ciliegio, avevano ancora i petali, anche se una buona parte erano anche per terra, facendo sembrare il prato di colore rosa.
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<<Ti piace?>> chiese posandomi per terra, d io ero a bocca aperta, era una delle cose più belle che avessi mai visto.
<<Sì...>> risposi sorridendo.
Levi mi spinse per terra facendomi atterrare tra i petali, era così morbido.
I miei capelli si ricoprirono di fiori, e tirai Levi per un polso facendolo cadere sopra di me, e scoppiammo entrambi a ridere.
Lui appoggiò gli avambracci ai fiori, e guardò in basso perché non riusciva a smettere di ridere, proprio come me. In realtà ci ritrovavamo spesso a ridere per cavolate così.
Dopo mi guardò sorridendo, e io afferrai un fiore dal terreno e glielo misi tra i capelli, che facevano contrasto.
Lui mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e poi mi guardò dritto negli occhi, e io ricambiai lo sguardo.