-Capitolo 2-

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Spero ne sia valsa la pena

Mi presi qualche istante per osservare il ragazzo, sembrava avere la mia età, aveva i capelli corvini spettinati, e gli occhi celesti con qualche punta di grigio, che erano parecchio luminosi a causa del fuoco davanti a lui.

Aveva i pantaloni dell'hakama, ma era a petto nudo nonostante non facesse così tanto caldo, è esibizionista come Erwin.

Aveva i pantaloni dell'hakama, ma era a petto nudo nonostante non facesse così tanto caldo, è esibizionista come Erwin

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<<Credevo fossi più grande, ma sembri giovane, quanti anni hai?>> chiese, ora si mette pure a farmi l'interrogatorio.

<<Non sono affari tuoi>> dissi, non è che mi fidi tanto di qualcuno appena conosciuto.

<<Ora tu sei sotto i miei comandi, quindi sono affari miei cara>> disse il corvino incrociando le braccia.

<<Ok "capo". Ho diciassette anni, il prossimo mese diciotto>> dissi sbuffando e Ackerman sputò l'acqua che stava bevendo.

<<Diciotto anni?!>> esclamò sconvolto.

<<Sì? Scusa quanti vuoi che ne abbia? Quaranta?>> chiesi incrociando le braccia, è inutile che fa tutto il sorpreso.

<<Ma Erwin non ne ha quaranta qualcosa?>> chiese disgustato, e io restai in silenzio, non è che potessi farci nulla.

<<Io ne ho ventuno comunque>> disse cambiando soggetto, come se mi interessasse la sua età.

<<Sei abbastanza giovane per essere a capo di uno stato e di un esercito>> gli feci notare, e lui fece spallucce.

<<Ti riporto a casa>> disse alzandosi, non è che abbia tanta voglia di tornare in quel tempio, ma non posso dormire per i boschi, e gli altri probabilmente staranno rientrando ora.

<<Come vuoi>> dissi alzandomi con ancora un lieve mal di testa, ma niente di insopportabile in ogni caso.

Si mise finalmente il pezzo di sopra dell'hakama, e poi spense il fuoco.

<<Domani ti voglio vedere qui, al tramonto. Discuteremo sui dettagli del piano>> disse avvicinando il suo cavallo prendendolo per le redini.

Io feci spallucce e lui sbuffò, poi salii sul cavallo, e Ackerman si mise dietro di me afferrando le redini, potevo benissimo farlo anche io ma ok.

<<Se ti azzardi a dire a Erwin del nostro incontro allora giuro che non mi fermerò finché non avrò la tua testa come trofeo appeso in camera>> mi sussurrò all'orecchio e io mi morsi il labbro inferiore.

Fece partire il cavallo, e mi riaccompagnò al tempio, dove si fermò abbastanza lontano per non essere visto dalle guardie.

<<A domani>> disse.

<<Ciao.>> risposi schietta per poi entrare nel tempio, dove la prima cosa che vidi era Erwin che urlava a dei soldati chiedendogli dove fossi.

La lama che fece breccia nel mio cuore ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora