-Capitolo 25-

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Le bugie hanno le gambe corte

La mattina mi svegliai tra le braccia di Levi, aveva mantenuto la promessa di restare vicino a me.

Stava dormendo, e aveva una mano tra i miei capelli mentre con l'altra mi accarezzava la schiena.

<<Levi...>> sussurrai e lui aprì lentamente gli occhi per poi sorridermi.

<<Buongiorno>> disse dandomi un bacio sulla fronte, e io sorrisi appoggiando la mia testa al suo petto.

<<Hai dormito bene?>> chiese mi stringeva, faceva così caldo sotto le coperte, non so se sarei riuscita ad alzarmi.

<<Benissimo>> dissi rannicchiandomi a lui.

<<Non sai quanto ti amo>> disse facendo il romantico come sempre, e non mi dispiaceva per nulla.

<<Possiamo restare qui tutto il giorno?>> chiesi sorridendogli.

<<Oh no. Adesso ci alziamo, torniamo al tempio e poi ci alleniamo, hai avuto abbastanza giorni di pausa>> mi fece notare e io sbuffai.

<<E va bene>> dissi prendendo intimo e kimono, avrei preferito restare così tutto il giorno ma fa niente.

Levi si alzò piano, e restò seduto con solo il lenzuolo che lo copriva in punti delicati, e avvampai ricordandomi la sera prima.

Levi si alzò piano, e restò seduto con solo il lenzuolo che lo copriva in punti delicati, e avvampai ricordandomi la sera prima

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(Immaginate un Levi così)

Tenni stretta la coperta per coprirmi visto che ero in imbarazzo, ma Levi lo notò subito e sorrise.

<<Perché ti vergogni? Ho già visto tutto>> disse avvicinandosi dandomi un bacio a stampo.

Gli misi le mani sulle guance e ricambiai il bacio, per poi mettermi a cavalcioni su di lui.

<<Se stai cercando di corrompermi non funziona. Non salterai l'allenamento anche oggi>> disse cercando di spostarmi.

Io però mi misi meglio sopra di lui e lo abbracciai, non avevo la minima voglia di uscire dalla tenda.

<<Ti butto nell'acqua ghiacciata del lago qui fuori se non ti alzi>> disse anche se mi accarezzava i capelli.

<<E va bene! Non c'è bisogno di essere così aggressivo>> affermai iniziando a vestirmi, mentre Levi faceva la stessa cosa.

Uscimmo dalla tenda, fuori il sole era già alto, forse erano le otto e mezza del mattino, massimo le nove.

I cavalli stavano dormendo, perciò dopo averli svegliati tornammo al tempio e ci cambiammo per l'allenamento.

Fu di una noia mortale, e feci tantissima fatica. Levi lo amo, ma è pazzo quando si parla dei suoi allenamenti.

Purtroppo però la sera dovetti tornare al tempio perché Erwin sarebbe arrivato presto, ci manca solo che non ci sono e devo inventarmi una scusa sul momento.

La lama che fece breccia nel mio cuore ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora