-Capitolo 18-

689 50 460
                                    

Sboccia come un fiore

Passò qualche giorno, e piano piano iniziavo a capire che quello che provavo per Levi non era rivalità, si avvicinava più all'amicizia.

Però anche l'amicizia mi sembrava troppo poco, era qualcosa di più, quella cosa che ti fa battere forte il cuore e ti fa sentire in paradiso.

Sorrisi mentre scarabocchiavo su un foglio, il volto di Levi, prestando attenzione a mettere in risalto i suoi bei lineamenti e i capelli perfetti.

Sorrisi mentre scarabocchiavo su un foglio, il volto di Levi, prestando attenzione a mettere in risalto i suoi bei lineamenti e i capelli perfetti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

(Disegno non mio, crediti all'artista)

Presto però quando mi accorsi di quello che stavo facendo, strappai il foglio dal quaderno e lo ridussi in tanti piccoli pezzi, che poi finirono nel cestino, ma che mi stava succedendo?!

Come mai mi comportavo così?!

Sentii bussare alla porta, e nel panico andai ad aprire, trovandomi davanti Erwin, menomale che avevo strappato il disegno.

<<T/N, ho bisogno che tu risponda a una mia domanda>> disse lui guardandomi serio, e io deglutii.

<<Sì?>> chiesi seccata.

<<Davvero hai conosciuto un ragazzo?>> chiese e io subito sussultai, ricordandomi della conversazione dell'altra volta.

<<No. Poi quando avrei il tempo di conoscere qualcuno? Neanche mi interessa l'amore>> risposi, anche se i brandelli del disegno nel cestino dicevano altro.

<<Per fortuna. Comunque ho deciso che tra pochi mesi attaccheremo Levi Ackerman e il suo esercito>> disse, bene.

Inizierà a fare una strategia, così la scoprirò e andrò a dire tutto a Levi.

Chiederò di risparmiare solo Armin, perché mi ha salvato quando avevo tredici anni e mi aiuta anche adesso, e per ripagarlo è il minimo.

<<Comunque ho deciso di allearmi anche con altri dei nostri popoli amici, perciò partirò per qualche giorno, circa una settimana. Sai già che fare>> disse e io fui costretta a contenere l'emozione.

Non vedevo l'ora di salutare Erwin per non so quanto, per poi correre da Levi.

E no, non voglio andare da lui perché mi piace, ma perché... uh... Perché non mi piace questo tempio.

<<Miraccomando stai attenta>> disse mettendomi le mani sui fianchi per poi darmi un bacio sul collo.

Mi morsi forte il labbro inferiore per evitare di vomitare, quanto disgusto mi faceva venire quest'uomo era incredibile.

Se ne andò la sera stessa, e io subito andai da Levi con Ares, anche se era l'una di notte e quindi non mi aspettavo di trovarlo sveglio, ma sarebbe andato bene comunque.

Lasciai Ares nella stalla insieme ad Eclisse, e poi entrai nel tempio dirigendomi verso la camera di Levi, che ormai sapevo benissimo dove fosse.

Entrai cercando di fare meno rumore possibile, ma quando entrai avvampai e mi misi le mani sulla faccia per non urlare.

Levi era girato di spalle, completamente nudo, mentre si asciugava i capelli corvini con un piccolo asciugamano.

La muscolatura perfetta, sembrava davvero scolpito da mani sapienti, era sorprendente.

Lui si girò, ma non so che reazione ebbe quando mi vide lì, perché avevo ancora le mani sulla faccia.

<<Che ci fai qui?!>> esclamò Levi, sembrava imbarazzato.

Probabilmente andò a prendere qualcosa da mettersi sotto, quindi tolsi le mani e lo guardai in imbarazzo, che idiota ero.

<<Scusa credevo che stessi dormendo! Ma che razza di persona si lava all'una di notte?!>> esclamai.

<<Ah ora è colpa mia?! Non tua che non bussi!>> chiese completamente rosso in faccia, anche se non si vedeva bene dato il buio.

<<No!>> esclamai indietreggiando in imbarazzo.

Lui fece due passi avanti arrivando completamente davanti a me, mentre mi guardava negli occhi.

Io non volevo abbassare lo sguardo, perciò continuai a guardare le sue iridi che ricordavano il colore del cielo a novembre, che però in quel momento avevano una luce diversa.

<<Non è che l'hai fatto apposta eh mocciosa?>> chiese sorridendo e io indietreggiai ancora, trovandomi però con la schiena attaccata al muro.

<<Ma secondo te, non sono interessata a te>> dissi appoggiando le mani al suo petto pronta ad allontanarlo, ma non ci riuscivo.

Ero molto stanca, e se c'è una cosa che so, è che quando sono stanca non riesco a pensare lucidamente, ed è un problema.

Guardai per un instante le sue labbra rosee e ben curate, fu solo in quel momento che abbassai lo sguardo, non ce la facevo più.

Lui però mi mise due dita sotto il mento e mi costrinse a tenere il contatto visivo, anche se pure lui era totalmente rosso.

Non avrei mai capito che era imbarazzato se non avessi visto il rossore delle sue guance, ed era strano vederlo in queste condizioni.

<<Vai a metterti la vestaglia, non parliamone più>> disse lasciandomi andare, sentendo anche il calore andarsene.

<<Erwin non ci sarà per una settimana, e vorrei restare qui, con te>> dissi di punto in bianco, e lui si fermò subito.

<<Tutta la settimana>> conclusi.

<<ti farò sistemare la camera in cui dormivi prima>> disse convinto che fosse quello che volevo.

<<Voglio restare nella tua stanza>> dissi sicura, non so neanche con quale coraggio.

Levi era ancora più imbarazzato, e poi mi disse un "va bene" per poi andare nella terrazza che era nella sua camera.

Ancora rossa, mi tolsi i vestiti rimanendo con solo l'intimo e la collana che Levi mi aveva dato, per poi mettermi anche la vestaglia.

Mi sdraiai nel futon, con gli occhi che quasi mi si chiudevano dalla stanchezza, ma per fortuna cinque minuti dopo anche Levi arrivò.

Si sdraiò vicino a me e mi tenne per mano, per poi abbracciarmi, non so neanche perché.

Però era davvero bello stare così.

Angolo atroce

AHHHHH INIZIA A SBOCCIARE QUALCOSAAAA

UNA SETTIMANA INTERA CON LEVI

POSSO DIRVI CHE SUCCEDERANNO COSE MOLTO INTERESSANTI

La lama che fece breccia nel mio cuore ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora