[Κεφάλαιο 35]

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UNA SETTIMANA DOPO

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UNA SETTIMANA DOPO


«Niente! Non risponde, è decima volta che lo chiamo e nessuna risposta!» esclamò Sandie furiosa «Ma che cazzo gli è preso, voglio semplicemente una fottuta spiegazione. Non chiedo la luna Santo Dio!»
«Sandie, sta calma. Probabilmente non vorrà affaticarti con il lavoro.» ipotizzò Nicole.
«Stronzate, Michael non farebbe mai una cosa così stupida.» bottò la mora sedendosi sul divano.
Voleva piangere.
Era da una settimana che non sentiva e vedeva Michael.
Perchè mai si stava comportando in quel modo? E perché le aveva detto di restare a Beverly Hills e di non partire con lui?
C'era qualcosa sotto.
E lei non sapeva nulla, non sapeva che c'era in circolazione la loro relazione sui giornali di gossip.
«Sono andata più volte a Neverland per cercarlo e non c'era. Niente, mi hanno detto che non era in casa. Ma so che era in casa, lo so per certo.» disse con il cuore a pezzi.

Nicole la guardò, la vide ed era così spaventata.
Maledizione Michael, che cazzo hai in testa?
«Se ho fatto qualcosa di male io non-»
«Non hai fatto nulla Sandie.» interruppe Nicole.
«Ma allora perché fa così? Cosa ho fatto? Dimmelo Nicole cosa ho fatto?» scoppiò a piangere.
Vedere la sua amata sorella ridotta in quel modo scatenò in lei la voglia di dare mille pugni al cantante.
Perché mai farla soffrire ancora?
E perché sparire?
Se non amava più la ragazza, doveva dirglielo in faccia.
Nicole a quel punto provò a chiamare Michael, ma a risponderle fu solo la maledetta segreteria telefonica.
«Questo comportamento mi sta dando sui nervi anche a me.» commentò la giovane madre, Sandie annuì in segno di accordo.
«Sandie a questo punto ti consiglio di parlargli da vicino, vai da lui.» obiettò la sorella.
La mora sospirò, non aveva scelta.
Doveva andare da lui e parlargli.
Ma poi le venne un ipotesi nella sua testa.
«Nicole.» la chiamò.
«Si?»
«E se ci fosse un'altra donna?» Nicole per poco non rise alla domanda della sorella.
«Macché, secondo me Michael non tradirebbe mai.»
«E se fosse vero?» domandò ancora.
«Ti fai troppi film mentali, ecco cosa succede quando guardi troppe soap opera.» Sandie mise la mano sulla fronte. In segno di affranto.
«Non voglio essere di nuovo l'altra donna, ne soffrirei più di quanto non abbia già sofferto abbastanza.» mormorò.

Il suo più grande incubo, era quello di perdere l'uomo che amava, di essere di nuovo l'altra donna come Diego le aveva fatto sentire durante il sequestro.
La tradiva con altre donne mentre Sandie era murata in casa.

Il trauma era così forte che le si era creato un buco nel petto. Da non poter permettere che succedesse di nuovo quello che le era capitato.
Sapeva che Michael non era quel tipo di uomo.
Lo sapeva meglio delle sue tasche, ma perché sparire? Perché non telefonarla? Perché non vederla?
Ricordava ancora quelle amare parole del suo ragazzo, difficilmente aveva preso sonno.

«È meglio se non vieni con me.» Sandie fece un espressione perplessa.
«Perché? È successo qualcosa? Ti ho fatto qualcosa che magari non me ne sono accorta? Se è così ti chiedo-»
«No Sandie, non hai fatto niente. Ti dico solo che è meglio tu rimanga a casa.» Sandie si sentì crollare il mondo addosso.
«Non mi vuoi con me?» domandò con il cuore a pezzi.
«È meglio se rimani a Beverly Hills Sandie.»
«Perchè? Dimmi solo perché?» domandò con le lacrime agli occhi.
«Non ti posso dire il motivo, poi ti spiegherò. Adesso devo andare. Buonanotte Sandie.»
«Michael, Michael.» troppo tardi, aveva già attaccato la chiamata.

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