[Κεφάλαιο 31]

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3 luglio 1992

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3 luglio 1992


ROTTERDAM, PAESI BASSI



La mattina dopo Sandie si svegliò di soprassalto a causa di un brutto sogno, non era un incubo. Ma un sogno al quanto spiacevole. Appena aprì gli occhi non ricordo nulla. Ricordò solo che c'era Michael, steso su un letto, che dormiva, niente più.

Rimase l'angoscia all'interno della sua anima che faceva fatica a venire fuori, controllò l'orario nell'orologio appeso di lato sul muro, erano circa le quattro del mattino.
Il sonno era completamente andato via.
Decise di accendere la tv, di mettere un canale a caso con la speranza che possa riprendere sonno e ritornare tra la testa sul cuscino e nel mondo nei sogni.

Passò mezz'ora, il sonno non arrivò, Sandie si stava annoiando a morte, era stesa sul letto a guardare una puntata di una stupida soap opera.
Sbuffò quando guardò quelle scene drammatiche che ritrovava ridicole.

Come sono idioti, non sanno neanche recitare. Mah. Non capisco perché la gente guarda questa roba.

D'un tratto però, Sandie sentì dei piccoli crampi alla pancia. Fece un espressione di dolore.
Pensò subito che quei crampi erano il segno di un probabile ciclo.
Così si alzò dal letto, andò verso il bagno, si abbassò le mutandine poggiandosi verso il water.
Controllò per bene, e non c'era nessuna traccia di sangue. Ma questo non stava a significare che non doveva stare tranquilla. Anzi, era un segno. Il ciclo stava per tornare, questo significa che man mano i dolori sarebbero tornati. Per non parlare del malumore e del nervosismo.
Non ci volle pensare.
Per stare più tranquilla prese una pillola per i dolori mestruali.

Arrivata l'alba Sandie si addormentò, stesa sul letto, posizionata a pancia in su, con le mani poggiate sul ventre, a causa dei dolori.
Riuscì a dormire, e i dolori perlomeno diminuirono e questo la fecero dormire.

Ma il sonno non durò a lungo, perché verso le otto qualcuno bussò alla porta, Sandie si svegliò sentendo i bussi.
Dicendo un paio di parolacce come un vaffanculo, si alzò dal letto dirigendosi verso la porta, aprì e trovò Ben. Pronto e ben vestito.
«Buongiorno principessa, dormito bene?»

Io a questo tizio davvero non lo capisco.

«Una tale merda come quella dei cavalli.» rispose la ragazza, egli rimase interdetto alla risposta.
«Beh, il buongiorno si vede dal mattino Miss Vrachnos.» disse il manager con tono ironico.
«Che cosa vuoi?» domandò irritata.
«Oh niente, la colazione è pronta e tutti sono scesi. Manchi solo tu dolcezza.» Sandie alzò gli occhi al cielo.
«Senti, io non ti conosco bene ma mi da fastidio che mi dai questi nomignoli del cazzo come se fossi la tua fottuta fidanzata. Non lo sono, e non lo sarò mai se ti sei fatto un'idea. Perciò vattene a fanculo e porta quel brutto culo da qui.» a quel punto Sandie gli chiuse la porta in faccia. Fece un gran sospiro, ma realizzò poco dopo di aver fatto una grande cavolata a rivolgere al manger del suo ragazzo in quel modo.
Cosa le aveva spinto a dire quelle cose?
Il nervosismo?
Può darsi.
Ma doveva chiedere scusa, che le piaceva o meno, anche se si trattava di un tipo come Ben, doveva farlo.

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