[CAPITOLO 9]

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[3 Aprile 1990]

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[3 Aprile 1990]

ENCINO, LOS ANGELES

Quella domenica di inizio Aprile Michael aveva promesso a sua madre che sarebbe andato a trovarla per un pranzo familiare. Inizialmente Michael non accettò l'invito della madre, perché non aveva intenzione di vedere i fratelli, ma lei insistette così tanto da far cedere il ragazzo ad accontentare la madre.

Ci sarebbero stati i suoi amati nipotini, se non fossero stati per loro e per sua madre, Michael non avrebbe accettato l'invito con un "no" deciso, quei no nella quale non si poteva discutere, ma restare in silenzio. E quando Michael diceva no, era no.

Si presentò nella sua vecchia casa, a Encino, dove visse fino a quando non acquistò Neverland. Era quella sua casa, prima che decise di intraprendere la sua carriera da solista.

La madre di Michael, Katherine, era la fotocopia del figlio ma al femminile, il ragazzo aveva un grande debole per lei, avrebbe fatto di tutto pur di renderla felice, sapeva benissimo che amava vedere la famiglia riunita. Ma Michael si sforzò molto quel giorno, andò solo per lei e i bambini.

Il suo rapporto con la sua famiglia si stava piano piano andando a pezzi a causa dell'invidia dei fratelli, e per la malattia dei soldi che aveva suo padre Joseph. Da quando Michael divenne una leggenda vivente, Joseph non smetteva di chiedere soldi al figlio per pagare i suoi debiti. Era una cosa che Michael non tollerava, gli dava troppo fastidio, perché pensava che suo padre non lo voleva bene, e che lo trattasse come una semplice macchina da soldi al posto di un essere umano con i sentimenti. Nonostante ciò affermava il cantante che lo voleva bene, ma non lo conosceva.
Per quanto riguardava i fratelli, provarono una forte gelosia verso i confronti del cantante, sopratutto Jermaine, nella quale fece una canzone contro di lui, vantandosi che era stata solamente fortuna e che sarebbe accaduta la stessa cosa anche per lui. Non era fortuna quella che ebbe Michael, ma erano sacrifici, lui non faceva altro che lavorare dalla mattina alla sera per coronare il suo sogno, quello di diventare qualcuno di importante, e ci era riuscito grazie alle sue forze e i suoi sacrifici vennero ripagati, forse i suoi fratelli non avevano ancora ben chiaro questo concetto.

Essendo Domenica, Michael dovette andare da solo, con nessun bodyguard al suo fianco e guidò la macchina da solo.
Lui sapeva fare ogni cosa: cantare, ballare, disegnare, dialogare in maniera eccellente, creare musica, ma la sua unica pecca era guidare.
Dovette prendere la patente perché fu costretto da sua madre, e Michael era un vero imbranato a guidare.
Arrivato alla grande Villa, doveva parcheggiare la macchina, fece delle manovra che urtavano contro i muri e pesino gli alberi.
«Cavolo.» sussurrò il cantante sentendo la enorme botta, e cacciò uno sbuffo «Vediamo ...» continuò a fare altre manovre ma non faceva altro che urtare contro gli alberi finendo la macchina all'interno di essi «Beh ora sono nella foresta.» scese dalla macchina stando attento ai rami, mentre Katherine che aveva sentito tutto, andò incontro al figlio.
«Michael! Oh santo cielo ma che hai combinato?» disse Katherine guardando il figlio che cercava di andare verso cofano per prendere i regali.
«Un disastro, ora sono Tarzan.» bottò con tono scocciato tentando di stare attento ai rami degli alberi.
«Aspetta che ti aiuto.» disse Katherine aiutando il figlio, ma un ramo non smetteva di stare attaccato ai capelli del fanciullo.
«Dannazione! Ahi!» la madre rise all'espressione del figlio.
«Lascia fare a me tesoro.» Katherine scacciò alcuni rami che aveva addosso il ragazzo, facendolo così liberare. Michael sospirò sollevato.
«Guidare non fa per me.» appuntò il moro mettendo una mano dietro alla nuca ridacchiando, mentre la donna aiutava il figlio con le buste.
«Quanti regali hai preso?» domandò la madre prendendo le enormi buste con dentro i giocattoli che aveva scelto con Sandie.
«Come sai ho un grande debole per i miei nipoti, e voglio che loro siano felici con le cose più semplici.»
«Oh tesoro mio.» mormorò la donna con il cuore sciolto dalla tenerezza, lei era esattamente come lui.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora