Capitolo 4

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"Ti ha invitata Luca, vero?" Mi chiese mentre accese la sigaretta. Me l'ha offerta ma ho rifiutato.

"Ho visto "l'annuncio" nelle storie e l'ho contattato, poi ci siamo scambiati i numeri ed eccomi qua" Gli dico mentre mi appoggio al muretto. Lui imita il mio gesto guardandomi.

"Avete parlato di altro?" Mi chiede all'improvviso mentre caccia il fumo.

"Nono, solo di farti una sorpresa anche se non ne trovo il senso. Oggi mi hanno fermata per una foto dicendo che ti ho portato serenità dopo la tua precedente storia ma non lo so. Ceh non volevo nominarla, non so perché l'ho detto-." Inizio ad agitarmi da sola perché ho straparlato come mio solito citando la sua precedente relazione e l'incontro con dei suoi fan.

"Hey calma, tranquilla. È storia passata ormai ed ho visto nelle fanpage le foto con te visto che mi hanno taggato in centinaia" Mi dice poggiando le sue mani sulle mie spalle dopo aver gettato la sigaretta. Quel contatto mi ha provocato tante vibrazioni che non le ho percepite solo io.

"Io gliel'ho detto che non sono famosa o altro ma loro hanno insistito. Se ti ha dato fastidio scusa" Gli dico con gli occhi bassi e mordendomi le labbra. Purtroppo può credere che ne stia approfittando ma non sono interessata a queste cose.

"In realtà no, sei stato molto umile. Poi diciamo che tutto questo si è creato per mezza mia infatti scusami tu se ti ho disturbata e messa in questa situazione" Mi dice mettendo una mano sotto al mento incrociando i nostri occhi molto più vicino.

"Non credi che io me ne stia approffitando?" Gli chiedo a bassa voce per la vicinanza. Lui scuote la testa, segno di no e restiamo così per un paio di secondi.

"Hey ragazzi, non vogliamo interrompere ma andiamo a fare un giro. Che ne dite?" Ci chiede Luigi con un sorriso malizioso.

"Aspettate, ma il conto? Quanto devo?" Chiedo visto che siamo usciti interrompendo l'aperitivo.

"Ho pagato io tranquilla" Mi dice Alex. È stato dolce ma non doveva.

"Grazie ma non dovevi, quanto ti devo dare?" Gli chiedo mentre prendevo il portafoglio.

"Sei testarda eh Annetta, non mi devi nulla" Mi dice poggiando le sue mani sulle mie quando prendo il portafoglio.

"Eh va bene. La prossima volta offro io" Gli dico posando il portafoglio e rendendomi conto di aver alluso che ci saremo visti un'altra volta. Lui annuisce sconfitto perché forse ha capito che sono molto testarda. Quindi vuole uscire di nuovo con me?

"Alex dove andiamo visto che sei di queste zone?" Chiede Luca. Menomale che non ha chiesto a me perché qui conosco solo la mia casa, l'università e il supermercato più vicino per la spesa. Alex dice di seguirlo e ci incamminiamo per il Duomo. Ormai è tardi pomeriggio e qui a Milano fa buio presto. Ed anche freddo. Nonostante ho un maglioncino addosso, sto morendo di freddo. Alex percependolo mi da il suo cappotto.

"No tranquillo veramente" Glielo ridò

"Sei davvero testa dura eh, tieni che vedo la pelle d'oca da sotto al maglione su. Io ho una felpa pesante sto bene" Mi mette il cappotto sulle spalle ed io arrossisco ringranziandolo.

"Ohh quanto sei tenera rossa Annarè" Dice LDA per far ridacchiare il gruppo e io lo guardo male mentre Alex non trattiene il suo sorrisetto.

Dopo il giro fatto insieme in cui ci siamo conosciuti meglio ridendo e scherzando, è il momento di tornare a casa.

"Ragazzi grazie per la compagnia ma penso sia ora di tornare." Dico al gruppetto mentre eravamo seduti su una panchina.

"Ma ormai è tardi per andare da sola" Fa notare Dario. Vedo Luca dire qualcosa ad Alex e scuoterlo col gomito.

"Ti accompagno io dai vieni. E non dire che non c'è ne bisogno, andiamo" Saluta i ragazzi e mi aspetta per incamminarci.

"Ragazzi buona serata" Dico salutando ognuno e quando arrivai a Luca mi disse all'orecchio di fargli sapere che succede. Io alzo gli occhi e annuisco andando con Alex verso casa.

"Io per arrivare qui ho preso la metro" Gli dico mentre camminavamo molto vicini.

"La prendiamo insieme se ti va, devo prenderla anche io." Mi dice mentre stavamo entrando. Nel treno avevo ancora freddo nonostante il cappotto di Alex pieno del suo profumo. Poi vedo che nella metro eravamo da soli, solo con qualche signore a dei sedili di distanza. Noto Alex che mette il suo braccio sulla mia spalla.

"Ho notato che stavi tremando dal freddo. Sei freddolosa?" Mi chiede molto vicino.

"Eh già, tu penso il contrario." Gli dico appoggiandomi alla sua spalla. Sento i battiti del suo cuore aumentare leggermente. Appena arrivati ci distacchiamo e ci incamminiamo verso casa mia.

"Eccoci qua. Tieni grazie per il cappotto." Gli dico mentre glielo restituisco.

"Guarda che coincidenza. Abitiamo nella stessa zona, sto più avanti" Mi dice contento. Incredibile... abitavo nello stesso quartiere di Alex e non me ne sono mai accorta.

"Allora notte, grazie" Gli dico avvicinandomi per dargli un bacio sulla guancia. Lui mi sorride e ricambia la buonanotte avviandosi per casa sua.

Appena entro, sento le guance in fiamme. Ho ancora il suo profumo addosso e mamma mia.

Luca: Vi siete baciati piccionicini?

Anna: Non è successo nulla.

Luca: Dai uffa. Io speravo che nasceva l'amore stasera.

Anna: Non esagerare. Ci sentiamo domani dai, buonanotte.

Luca: Notte Annarè.

Annarè - Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora