"Che schifo l'amore!" Esclamò Nathan finendo in un lungo sorso il fondo della bottiglia di birra.
Marinette sospirò e si allungò per prenderne un'altra.
"Vacci piano, è già la terza."
Lei fece spallucce facendo saltare il tappo e trangugiò una generosa porzione di liquido ambrato. Mangiava poco da troppe settimane e da due giorni quasi non toccava cibo. Già sul finire della prima birra il mondo aveva cominciato a muoversi, alla fine della seconda vorticava tutto e la testa rimbombava come se il cervello dovesse colarle fuori dalle orecchie. Non riuscì ad arrivare a metà bottiglia che si ritrovò carponi a vomitare accanto alla panchina.
"Ti avevo avvisato" sospirò Nathan raggiungendola per sollevarle i capelli.
La corvina ebbe un conato, poi un altro. Al terzo finalmente lo stomaco si calmò e riuscì ad appoggiarsi con la testa alla spalla dell'amico.
"Ma perché cavolo ti ho seguito in questa idiozia? Odio la birra!"
Il fumettista rise vedendo la sua vecchia cotta che straparlava cercando di reggersi a lui e l'aiutò a risedersi sulla panchina. Le sistemò i capelli e le passò una bottiglietta d'acqua.
"No, la butterei fuori tutta!"
"Devi buttare fuori tutto per pulire lo stomaco."
Marinette fece una smorfia contrariata e bevve una lunga sorsata. La gola ringraziò per quella frescura e quel sollievo dal bruciore provocato dai succhi gastrici.
"Mi vuoi spiegare cosa è successo? Non è da te fare stupidaggini simili."
La corvina prese una grossa boccata d'aria, guardò di sottecchi il rosso che l'accudiva durante la sbronza e cominciò a raccontare.Adrien si era comportato in maniera fredda e distaccata per un'intera giornata scolastica e, alla fine delle lezioni, era scappato verso l'auto salutando frettolosamente gli amici.
Marinette, d'altro canto, si era chiusa in se stessa e non rispondeva alle domande di Alya. Non sapeva perché il suo ragazzo si stesse comportando così, non aveva idea di chi si nascondesse dietro alla maschera che aveva baciato la sera prima.
Il fare bizzarro dei due venne interpretato come uno sfogo per la recente perdita dell'amica comune e la coppia DJ-reporter decise di sorvolare sul problema almeno per il momento.
Il giorno seguente, stessa scena.
Al terzo giorno il biondo bloccò Marinette all'uscita da scuola. L'afferrò per un braccio e, non volendo, la strinse un po' troppo forte. Lei sussultò, guardò la sua mano stretta attorno al suo arto e poi gli occhi furiosi di lui.
"Oggi pomeriggio vengo da te!" Esclamò con fare autoritario.
La ragazza deglutì il nulla ed acconsentì con un lieve cenno del capo. Non aveva mai visto il suo ragazzo così alterato.
Si avviarono verso casa della corvina camminando fianco a fianco e non proferendo parola alcuna. Adrien si ritrasformò nel suo solito fare allegro solo per salutare Tom e Sabine e poi si rabbuiò nuovamente risalendo le scale che portavano all'appartamento dei panettieri.
"Non devi dirmi niente?" Esordì lui una volta chiusa la botola d'accesso alla camera di Marinette.
Lei incurvò le spalle, abbassò la testa e fissò le punte delle ballerine.
"ACCIDENTI, MARINETTE!" Sbottò Adrien lanciando la tracolla in un angolo. Vedendo la faccia terrorizzada della fidanzata si fermò e fece un enorme sospiro. "Qualcosa tra di noi non va e sono stufo di fingere che tutto vada bene. Dobbiamo parlarne." Riprese con tono più pacato.
La ragazza si morse il labbro ed andò a sedersi sulla chaise-longue facendo segno ad Adrien di raggiungerla. Lui le si avvicinò, ma rimase in piedi di fronte a lei aspettando che si decidesse a parlare.
"Da quando Alya è finita in ospedale sei cambiata. So che per te è stato un trauma, ma rivoglio la Marinette della quale mi sono innamorato e sono pronto a sopportare ogni cosa pur di riaverla."
Alla ragazza si inumidirono gli occhi "Vuoi dire che non mi ami più?"
"Voglio dire che sta diventando difficile anche per me. Parlami, Marinette."
Lei scoppiò a piangere e si portò le mani al viso sussurrando un "non posso".
Adrien rimase immobile, combattuto tra il voler consolare la sua ragazza e volerla incalzare con domande sempre più pressanti finché non le avrebbe strappato la verità.
"Non posso aiutarti se non mi spieghi cosa c'è che non va." Disse infine inginocchiandosi davanti a lei. Il suo desiderio di proteggerla aveva vinto sul suo bisogno di sapere e si ritrovò a coccolarla senza che se ne rendesse conto.
"Mi è crollato il mondo addosso. Prima Monarch, poi Alya, infine Rose. Tutto ciò che amo, tutto ciò in cui credevo sta andando in frantumi. E non so come fare per non perdermi!"
Adrien le baciò una guancia, poi l'altra, le sussurrò a fior di labbra che lui ci sarebbe sempre stato e che l'avrebbe sempre difesa. La baciò con forza, con rabbia e tenerezza. Il cuore ancora gli doleva per quello che era successo tre sere prima, ma le viscere gli imponevano di dissetarsi delle labbra di Marinette. La fece distendere sulla chaise-longue e la sovrastò, la sua mano percorse lentamente la lunga felpa che la ragazza aveva indossato come vestito ed arrivò al bordo inferiore. Mentre lei lo stringeva al proprio corpo ed approfondiva il bacio, lui infilò le dita sotto alla felpa e alla maglietta risalendo la nuda pelle della vita. Si bloccò quando arrivò a sentire le ossa delle costole.
"Ma che..."
Si staccò da lei e si rimise seduto. Marinette rimase basita da questo repentino cambio di situazione. Quando lui le afferrò la felpa e cercò di togliergliela con la forza, lei capì.
Aveva scoperto cosa le stava accadendo da quasi due mesi.
Cercò di fermarlo con tutte le sue forze, ma il ragazzo era tenace e riuscì a bloccarla e strappargli di dosso felpa e maglietta sottostante.
La vista del corpo scheletrico della sua ragazza gli raggelò il sangue. Lei cercava di coprirsi con le braccia, tra lacrime e singulti.
Le costole sporgevano, le ossa dei fianchi erano fin troppo evidenti, la pancia un avvallamento preoccupante.
Adrien la prese per i polsi e riuscì a staccarle le mani che cercavano disperatamente di nascondere un corpo martoriato dall'ansia. Non fu difficile, alla corvina mancavano le forze per difendersi da lui.
"Marinette" riuscì a sussurrare Adrien con tono disperato. Mai avrebbe immaginato una situazione così tragica.
"Vattene via" rispose lei distrutta "VATTENE!"
STAI LEGGENDO
L'altra faccia della Luna
FanfictionATTENZIONE!!! Questa storia tratta di tematiche delicate che potrebbero turbare i lettori più sensibili. Adrien è confuso: Ladybug è la regina del suo cuore, ma Marinette sta diventando sempre più speciale ed importante per lui. Monarch è più potent...