CAPITOLO TRENTA
Lo sapevo, lo sapevo che anche lui provava le stesse cose, non potevo essermi sbagliata. Questi giorni passati insieme sono stati fantastici, un lampo di luce nella notte, ne ho avuto la conferma, siamo fatti l'uno per l'altro, da sempre, questo è certo. Anche se... qualche volta mi fermo e mi chiedo come sia stato possibile non rendersene conto anni fa. La vita è strana ti porta su strade lunghe e tortuose per poi farti tornare indietro senza avvisarti.
Stamattina all'alba, quando la costa era già in vista il telefono ha squillato ed è comparsa la sua risposta al mio messaggio. Sono corsa in bagno mentre ancora Luca dormiva, per non perdere neanche un attimo, ed ho fatto bene, perché per poco non svenivo dalla gioia. Avrei gridato, sarei saltata dappertutto, invece niente, ho taciuto e gli ho mandato un bacio affidato al vento. Si, mi ha risposto proprio come speravo, che anche lui ha avuto la stessa sensazione, e chissà, magari in futuro.... ha lasciato anche una porta aperta. E' stato un risveglio meraviglioso, che mi ha tenuto tra le nuvole per tutta la giornata, anche se ogni tanto mi sono fermata ed ho pensato che magari lo ha fatto solo per essere gentile, tanto siamo lontani, e non c'è pericolo per lui. Ora non so che fare, da quando sono tornata penso a lui in ogni momento, a lavoro, in piscina, a casa, dai miei, sempre, ma soprattutto, mi succede quando sono impegnata in qualcosa di ripetitivo, che non necessita di troppa concentrazione, che so, quando lavo i piatti in cucina, o guido la vespa per andare a lavoro, proprio in quelle situazioni mi sorprendo a fantasticare su come sarebbe stato vivere con lui invece che con Luca, immagino una casa, dei figli, la nostra macchina.
A proposito di Luca, con lui è finita, sono andata via di casa. E' stato inevitabile, ciò che prima mi infastidiva di lui ormai mi appariva totalmente intollerabile, la sua ignavia, il suo essere sempre giulivo ed ordinato, mi davano sui nervi, e non riuscivo nemmeno a fare finta di niente come facevo prima. Avrei dovuto lasciarlo molto prima, si, tanto tempo fa, ma ho continuato a rimandare per non dare un dispiacere soprattutto a mio padre, che non so se avrebbe capito, magari sarebbe rimasto deluso di me, e questo non avrei potuto sopportarlo. Ma ora ho le idee chiare, e posso affermare che in questo non c'entra Lorenzo, lui è stato solo la scintilla che ha fatto scoppiare la bomba, ma la polvere da sparo era già li, andava solo incendiata. La mia vita era al capolinea da un po', inutile prendersi in giro, amicizie fasulle, amanti, baretti, discoteche, alcol e sport a palla, solo per riempire il vuoto che avevo dentro e la delusione di non essere io. No, perché io sono altro, io so amare, io voglio la passione, voglio bruciare, voglio qualcuno che mi prenda per mano e che mi dica io sono qui per te e con te sarò per il resto dei miei giorni, qualunque cosa accada. Ho il diritto di essere felice, o no?
Non so se con Lorenzo ci sarà un futuro, è troppo presto per scommetterci, anche perché per ora non abbiamo nemmeno un presente insieme, se non nelle mie fantasie. Per il momento ho piantato un piccolo seme, grazie al coraggio che ho avuto mandandogli quel messaggio, e grazie a quello adesso ci sentiamo quasi ogni giorno, ci mandiamo SMS, email, piccioni viaggiatori, qualunque cosa pur di comunicare, e lui mi sembra piuttosto preso, ogni tanto si lascia andare anche a qualche proposta ardita, tipo quella di venire a Napoli senza dire niente alla sua famiglia e dormire con me in albergo, una cosa che mi sembra piuttosto folle ma non irrealizzabile. Forse. Ma sarebbe bello, se lo pensasse veramente. Per ora non mi importa molto, mi fa piacere sentirlo e lo faccio, ci divertiamo anche a programmare altri viaggi, escursioni e cose del genere, probabilmente verrà a Napoli tra due settimane, perché la sua vecchia compagnia teatrale mette in scena una commedia che lui dice di amare molto e che vuole vedere: Come si rapina una banca di Sami Fayad, un testo scritto per sei personaggi, nella quale il protagonista è un inventore squattrinato che alla fine deluso dalla vita decide di svaligiare una banca con risultati esilaranti. Il primo amore non si scorda mai, si vede, mi ha raccontato la trama della commedia con tale entusiasmo e passione che mi sembrava di vederla. Farà anche lo chef per ora, in un bel ristorante di Palermo, ma lui si sente un attore e sono convinta che sotto sotto voglia continuare a provarci, deve solo trovare l'occasione giusta e magari la persona giusta che lo possa sostenere.
Chissà, forse potrei essere io quella persona.

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Stelle Gemelle
RomanceDue ragazzi. Due anime. Due corpi. Lorenzo e Claudia. Nati l'uno per l'altra. Si conoscono, tra i banchi dell'università, diventano amici. Molto amici. Condividono gioie, amori, emozioni. Lui, studia per compiacere il padre, uomo all'antica, che non...