CAPITOLO TRENTAQUATTRO
E' passato un mese dalla morte di papà ed ho capito tante cose, forse troppe.
Ho capito che tutto quello che ho fatto nella mia vita fino ad oggi l'ho fatto per lui, per farlo contento, per renderlo fiero di me, io dipendevo dal suo giudizio, più che da quello di mia madre, non ho mai voluto che rimanesse deluso di me, e per questo ho fatto il lavoro che voleva lui senza nemmeno pensare di scegliere qualcosa che mi appassionasse, mi sono sposata, perché volevo che lui mi vedesse all'altare prima di morire, poco mi importava chi fosse lo sposo, perché chi volevo vedere accanto a me era lui. Anche per questo sono tornato da lui quando il mio matrimonio si è sfasciato, anche se non ho mai avuto il coraggio di dirgli la verità, per non deluderlo. Poi all'improvviso mi sono svegliata, la bolla in cui ho vissuto trenta anni è scoppiata, in un milione di lacrime, che sembravano infinite, ma poi giorno dopo giorno si sono seccate, e con gli occhi asciutti mi sono resa conto che questa non è la vita che voglio, io devo essere felice e posso farlo, da adesso posso fare le mie scelte pagandone il prezzo, ma godendone del pieno sapore. Lorenzo mi da gioia, ogni volta che lo sento al telefono, quando mi scrive un messaggio, anche solo quando penso a lui, è il primo pensiero del mattino e l'ultimo della sera, e così riesco ad andare avanti. Ho eliminato definitivamente le amicizie di comodo e interessate solo al mio corpo o alla mia professione, ne restano poche, anzi pochissime, ma con loro almeno mi posso confidare.
Si, ho raccontato tutto ad Eugenia, anche lei mi è stata vicino durante questo brutto periodo e ha visto come me l'inconsistenza di tante persone che avevo intorno, lei è una vera amica ed ha sofferto con me, poi ha sorriso, quando le ho raccontato di Lorenzo, almeno all'inizio. Non ho potuto tenermi tutto dentro, anche se ci ho provato, oh si, ci ho provato, ma è troppo difficile tenere nascosto qualcosa di così bello. L'altro ieri sera lei mi ha chiamato perché aveva saputo che il suo bell'Alberto era uscito con un'altra ragazza della piscina, una bionda esagerata con due tette da denuncia, che risponde al nome di Ramona, una garanzia di qualità. Comunque dopo averla lasciata parlare dei due amanti che erano stati scoperti in un baretto a vico Belledonne a Chiaia, dopo averla lasciata sfogare, lasciando stemperare la frustrazione in un bel bicchiere di Morellino di Scansano, ho aspettato che si calmasse e per condividere un po' di pene d'amore le ho parlato di quello che è successo a Capodimonte, non sono scesa esattamente nei dettagli, ma le ho fatto capire come è andata. Lei, dopo i primi sorrisi, si è rabbuiata, mi ha guardato come si guarda un cane che fa l'ennesima marachella e mi ha chiesto: "Ma scusa, non ti avevo dato il nome di un sacerdote con cui parlare?". Io ho cercato di spiegarle che questa volta è stato tutto diverso, non è stato sesso, anche se certamente l'abbiamo fatto, ma è stato molto di più, io per la prima volta sono stata un tutt'uno con Lorenzo, e sono convinta che anche per lui sia stato così. Lei non mi ha creduto, mi ha chiesto se stavo ancora vedendo Giacomo, ma io le ho assicurato che da quando sono stata a Palermo non lo ho più visto, certo lui mi ha cercato, le volte che aveva voglia di uscire dalla routine della famiglia, ma io ho sempre rifiutato ed alla fine gli ho semplicemente detto che non ero più disposta a vedermi con lui. D'altra parte, le ho detto, se avevo troncato con Giacomo era stato anche per i consigli suoi, certo, non avevo ancora consultato il suo sacerdote, ma per quello c'è sempre tempo. Poi ha voluto qualche altro particolare di Lorenzo, tanto per capire la gravità della mia situazione, e io glielo ho dato, e le ho assicurato che glielo farò conoscere, e sono sicura che anche lei se ne innamorerà, in senso figurato ovviamente. Poi ho calato l'asso, quando meno se lo aspettava, le ho detto che abbiamo deciso di fare una seconda vacanza insieme, questa volta di una settimana, lei mi ha guardato con uno sguardo severissimo e mi ha detto semplicemente: "Tu sei completamente pazza! Come pensate di fare? Pensi che non se ne accorgeranno?", io invece le ho sorriso e l'ho rassicurata, dicendole che non era stata una mia idea, ma sua, visto che lui aveva promesso una vacanza alla la sua ragazza e qualche giorno fa mi aveva chiamato per chiedermi un consiglio, io le ho suggerito diverse località, tipo le Eolie, Capri, Barcellona, poi gli ho detto che mi ero anche informata su una casa a Formentera, e lui mi ha suggerito di prenderla insieme per risparmiare il costo dell'affitto. Mi è parsa una buona idea, così abbiamo organizzato. Eugenia ha commentato con un asciutto: "Mi stai prendendo per il culo? Prendete una casa insieme tu, Luca, questo Lorenzo e la sua ragazza? E cosa pensate di fare?", io ho cominciato a ridere, "Cosa dovremmo fare?" le ho risposto, "Ci divertiamo, usciamo, andiamo al mare, balliamo, insomma siamo in vacanza, non penserai mica che ci saltiamo addosso, non siamo animali, sappiamo tenere a freno gli istinti, andremo in vacanza da buoni amici!". Non ha fatto nemmeno finta di credermi, mi ha liquidato con un secco "Se, se, poi me lo racconterai quando tornerete!".
Comunque sono fiduciosa, è vero, un minimo rischio di perdere il controllo c'è, ma siamo adulti e vaccinati, andiamo con i nostri rispettivi partner, che cosa può succedere? Io ho già comprato la guida dell'isola, e le ho già dato uno sguardo, sono sicura che ci divertiremo, sia di giorno, ad esplorare le miriadi di calette nascoste dove poter far il bagno senza nessuno che rompa le scatole, sia al tramonto, a frequentare i vari locali sulla spiaggia pieni di gente e di cocktail venduti nelle caraffe. L'isola è grande, anzi, soprattutto lunga, affitteremo dei motorini probabilmente, per girarla più velocemente, ed avremo la casa in una zona strategica, proprio a metà della lunghezza. Sono certo che sarà una esperienza fantastica. Non vedo l'ora di partire, mi farà bene.

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Stelle Gemelle
RomanceDue ragazzi. Due anime. Due corpi. Lorenzo e Claudia. Nati l'uno per l'altra. Si conoscono, tra i banchi dell'università, diventano amici. Molto amici. Condividono gioie, amori, emozioni. Lui, studia per compiacere il padre, uomo all'antica, che non...