CAPITOLO QARANTADUE
Il bello della vacanza sta nel fatto che prima o poi finisce, ed anche quella settimana sospesa nel tempo, nella quale Lorenzo e Claudia viaggiarono in lungo e largo per la Sicilia era terminata, ed entrambi, alla fine, erano tornati alle loro case. Ma erano diversi, le loro vite erano cambiate irrimediabilmente, quei sette giorni vissuti così intensamente, all'insaputa di tutti i loro conoscenti, compresi i genitori, avevano finalmente fatto maturare in Lorenzo la consapevolezza che Claudia fosse la donna della sua vita, quella che aveva cercato per anni, e che in un modo o nell'altro era sempre stata lì, al suo fianco, nei momenti migliori, ed anche in quelli meno belli, lo conosceva bene, sapeva praticamente tutto di lui, come trattava le sue ragazze, cosa gli piacesse leggere, mangiare, fare, e cosa no, anzi, era l'unica che sembrava già sapere cosa volesse, come se lo intuisse, e la cosa più bella era che praticamente sempre, anche lei voleva la stessa cosa.
Lo aveva capito, quindici anni anni dopo di lei.
Meglio tardi che mai.
Ma come spesso succede nel momento in cui capisci che vuoi passare tutta la vita con una persona, vuoi che tutta la vita inizi il prima possibile, e così quando lui tornò nella sua grande casa di Palermo, la trovò più vuota ed insignificante che mai, quelle stanze, così spaziose, arredate bene, ma con il classico gusto di un uomo single, lo intristivano. Lui aveva bisogno di lei, ed ormai c'era poco da fare, dovevano vivere insieme, in un modo o nell'altro. Da allora cominciarono a sopravvivere nei giorni feriali per vivere il fine settimana, praticamente trattenevano il respiro dal lunedì al giovedì per tornare in superficie il venerdì. Era dura ma dava loro la forza di andare avanti, cercando la soluzione migliore per finalmente vivere insieme, ma non era facile, lei avrebbe dovuto lasciare lo studio ben avviato e sicuro per trasferirsi in una città dove non conosceva nessuno e quindi non aveva clienti. Ce l'avrebbe fatta, ma senza dubbio avrebbe avuto una certa difficoltà almeno all'inizio. D'altra parte lui sapeva che se fosse tornato a Napoli avrebbe dovuto definitivamente affrontare il padre, confessare che non avrebbe mai fatto l'avvocato e con l'occasione magari presentargli Claudia. Prima o poi la loro storia sarebbe diventata ufficiale, non c'era niente che li ostacolasse ormai, a parte un matrimonio che non era mai stato tale e di cui era rimasta solo qualche traccia sulla carta. Lui voleva gridarlo al mondo, non aveva niente di cui vergognarsi, l'amore è senza pudore, brucia tutto ciò che ha intorno, tutto, senza guardare se è bianco o se è nero. E Lorenzo dovette bruciare un bel po' di cose, e si, perché da bravo chef di un locale, che poi diventava bar sulla spiaggia, nel passato recente non si era fatto mancare qualche scappatella mentre stava ancora con Cinzia, ed in più di una occasione aveva approfittato della superba location per ammaliare le sue prede. Un drink, un po' di buona musica, i lettini in riva al mare, ed il suo modo di punzecchiare l'autostima femminile riusciva spesso a fare breccia nei cuori delle ragazze. Cinzia forse lo aveva sospettato, ma non ne aveva mai fatto parola, anche quando lui tornava a casa con l'odore di qualche altra donna sui vestiti, lui riusciva a trovare qualche scusa plausibile e lei alla fine non andava a fondo. Alla fine di quell'estate, che si era rivelata un tornado per la stabilità emotiva di Lorenzo, si erano rifatte vive un paio di ragazze con cui si era incontrato qualche volta di più rispetto alle altre durante la primavera e che poi aveva perso di vista durante Agosto. La notizia che aveva scaricato Cinzia si era sparsa tra le sue conoscenze, ed entrambe le ragazze si erano convinte di essere la causa della rottura, per cui tornarono alla carica con una certa insistenza. Le incontrò separatamente, per fortuna nella stessa settimana, per chiudere con loro definitivamente, dopo che ripetutamente aveva cercato di sottrarsi all'uscita adducendo scuse banali. Con la prima, Federica, una donna piccola di statura e sempre molto abbronzata, dolcissima e con una voce divina, sorella di un cameriere del locale, si era frequentato saltuariamente a casa di lei, dopo averla incontrata per la prima volta al locale in compagnia del collega, ed aver chiacchierato con lei tutta la sera, perché era rimasto rapito dalla voce. Non la trovava bellissima, ma era dolce e sensuale, e quando gli parlava sottovoce nell'orecchio lo faceva impazzire, ma ormai, da quando Claudia aveva letteralmente fatto irruzione nella sua vita, tutta la magia era sparita. Le diede un appuntamento davanti ad una gelateria dell'Addaura e le spiegò tutto, che si era innamorato, in modo inspiegabile ed irrazionale di una donna che gli aveva rubato il cuore, insomma le fece capire in poche parole che non aveva speranza e che doveva lasciarlo in pace. Lei la prese con una certa filosofia, e gli augurò ogni bene mentre si mordeva la lingua. Con la seconda, Antonella, fu molto più difficile, per due motivi, il primo, molto poco nobile, era legato alle labbra di lei che erano per lui un'istigazione agli atti osceni, il secondo era la sua coscienza, che gli impediva di essere brusco e ferirla, perché sapeva che quella era totalmente persa per lui, tant'è che quando lo guardava aveva sempre l'aria sognante di una bambina innamorata. Si sentì un verme a chiamarla solo per mandarla via, cosicché quando la vide per un attimo fu tentato di farci l'amore per l'ultima volta e poi salutarla. Per fortuna la sua parte nobile prese il sopravvento su quella meno nobile e resistette alla tentazione, confessando anche a lei l'amore per Claudia, mentre la vedeva piangere per il sogno infranto. Antonella era meno filosofica, con le mani pesanti e le unghie lunghe, perciò Lorenzo tornò a casa con un orecchio tagliato e graffi su tutte le zone del corpo scoperte.
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Stelle Gemelle
RomanceDue ragazzi. Due anime. Due corpi. Lorenzo e Claudia. Nati l'uno per l'altra. Si conoscono, tra i banchi dell'università, diventano amici. Molto amici. Condividono gioie, amori, emozioni. Lui, studia per compiacere il padre, uomo all'antica, che non...