Adelaide non riusciva a credere ai suoi occhi. Lo aveva avvertito. Era una sensazione strana, non l'aveva mai provata prima, ma credeva di aver percepito l'anima di Rowan spegnersi.
Aveva percepito il terrore che doveva aver provato in punto di morte, lo squarcio nel petto. Il dolore.
Non poteva essere davanti a lei in quel momento. Non era proprio possibile.
Rowan disse di essere stato espulso perché aveva provato ad uccidere Mercoledì e Xavier lo seguì a passo spedito mentre il suo compagno di stanza andava a fare le valigie.
Mercoledì era in pericolo quella sera. Ecco perché era così attratta dalla sua presenza. O almeno era la risposta più plausibile che riusciva a darsi. Che i suoi poteri di strega si stessero finalmente risvegliando?
Vide la figura tetra di Mercoledì Addams andare verso il suo dormitorio e la prima cosa che le venne in mente fu di seguirla.
«Quindi pensi che Rowan sia morto» le gridò dietro facendola voltare.
«Cosa vuoi, Adelaide?»
Ade fece un respiro profondo per riprendersi dalla breve corsa che aveva fatto per raggiungere la compagna «L'ho percepito. Ho percepito Rowan morire»
Mercoledì la guardò con occhi sbarrati. Entrò dentro la sua stanza, lasciando la porta aperta e Ade lo prese come un invito silenzioso a seguirla.
Vide Mercoledì parlare con... Cos'era? Una mano? E dove era il resto del suo corpo?
Vide la mano piena di ferite uscire dalla porta, non prima di averle fatto un cenno di saluto. Adelaide scosse la testa confusa. Stava impazzendo, non c'erano altre spiegazioni.
«Cosa diavolo-?»
«Ho mandato Mano a seguire Rowan in stazione. C'è qualcosa che non va qui»
«Tipo il fatto che parli con una mano? E poi dov'è il resto del suo corpo?»
«Questo è il segreto più grande della famiglia Addams»
«Non vedevi l'ora di dirlo, vero?»
Mercoledì alzò le spalle in risposta e uscì dalla stanza, lasciandola di nuovo da sola e confusa.
Piano piano si mosse anche lei e si diresse verso il giardino che costeggiava il castello. Da lontano vide la figura alta e slanciata di Xavier che tirava con l'arco e si diresse verso di lui.
Xavier lanciò una freccia ma non riuscì a colpire il centro del bersaglio. Sentì un sospiro esasperato provenire dal suo amico e decise di incominciare a parlare.
«Va tutto bene, Xavier?»
Il ragazzo si girò verso di lei. Adesso aveva i capelli legati e i suoi occhi verdi erano spaventati.
«Perché continui ad arrivare di soppiatto? Mi verrà un infarto prima o poi»
Ade guardò il bersaglio e vide una freccia conficcata nel centro rosso.
«Perché sei così stressato? Hai già preso il bersaglio»
«Non sono stato io. È venuta Mercoledì poco fa»
Un moto di gelosia iniziò a vorticarle nel petto. Odiava sentirsi così.
«Vuoi provare?» le chiese porgendole l'arco.
Ade scosse la testa. Era impedita con tutto quello che avesse a che fare con lo sport e Xavier lo sapeva bene. Le sorrise sornione e tornò a lanciare le sue frecce. Lei gli fece un cenno di saluto e si avviò verso la sua attività extra scolastica.
Appena fu arrivata salutò con un grande sorriso Eugene, già vestito per dare da mangiare alle api. Era la sua attività preferita. Niente archi, fioretti o chissà quale altra diavoleria sportiva.
Solo lei, Eugene e...
«Sai chi è venuta oggi?» le chiese il suo amico ricciolino «Mercoledì Addams»
Adelaide affilò lo sguardo. Questa informazione l'aveva innervosita, ma provò a non darlo a vedere. Avrebbe dovuto vedere quella ragazzina anche in presenza delle sue api. Fece un respiro profondo e andò a mettersi la tuta.
Quella sera ricevette un messaggio strano da Xavier che le chiedeva di raggiungerlo in camera sua.
Si precipitò nel dormitorio maschile e bussò con più calma possibile alla porta. Il viso di Xavier fece capolino da dentro la stanza e lentamente aprì la porta per farla entrare.
Il suo lato della stanza era ricoperto di disegni, mentre il lato che un tempo era appartenuto a Rowan era totalmente spoglio.
«Credi a quello che dice Mercoledì, non è vero?» le chiese vedendo l'attenzione con cui guardava il letto vuoto di Rowan.
«Non credo a Mercoledì, credo a me stessa» Xavier le dedicò uno sguardo confuso e lei continuò «Ho avvertito... Credo di aver avvertito Rowan morire»
«Da quanto ti capita?»
«Dall'arrivo di Mercoledì. È come se avesse risvegliato dei poteri che non credevo di poter avere» disse con rammarico «Credevo di essere inutile» sussurrò.
Xavier la guardò con tenerezza e la avvolse in un abbraccio. Adelaide sperò che non si rendesse conto del suo cuore che correva come un pazzo.
Facendo appello a tutta la sua forza di volontà si staccò da quell'abbraccio e chiese «Come mai mi hai chiamato?»
Xavier la guardò imbarazzato «Io... Volevo passare un po' di tempo con la mia amica Ade» disse dandole uno spintone delicato sulla spalla.
Quella sera, mentre Mercoledì risolveva l'indovinello di Edgar Allan Poe, le sue orecchie vennero invase da un ringhio mostruoso. Musica per le sue orecchie.
Schioccò le dita ed entrò nel passaggio segreto incavato dentro la ruvida pietra.
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The Devil Within|| Xavier Thorpe
FanfictionE se ci fosse un altro mistero da svelare? Alla Nevermore Academy sta succedendo qualcosa di molto strano. Più del solito. Adelaide "Ade" Shadow, è una studentessa della Nevermore Academy. Schiva e silenziosa, avrà subito un'attenzione particolare...