Prologo

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Il corridoio che portava alla sua stanza era gremito di persone. Studenti spaventati, la preside Weems, la Thornhill, la responsabile del dormitorio.

Yoko piangeva dietro gli spessi occhiali scuri, avvolta dall'abbraccio incerto di Bianca e delle altre sirene.

Xavier non riusciva a smettere di guardare la scena.

Erano al ballo della scuola, vestiti di bianco. La gente non aveva fatto altro che ballare e divertirsi, ma quell'atmosfera di pace venne interrotta da un urlo straziante.

Appena il ballo fu finito, Yoko fece per tornare in camera sua, adirata per lo scherzo dei normali che le aveva rovinato il vestito bianco.

Girò la maniglia rotonda e mise un piede nella stanza aspettandosi di vedere sempre lo stesso spettacolo. Il suo lato ordinato e preciso come era lei e il lato della sua compagna di stanza pieno zeppo di disegni e vestiti sparsi ovunque.

Ma quella notte trovò altro ad attenderla.

Sentì l'urlo squarciarle i polmoni centenari. La preside e gli insegnanti accorsero immediatamente sulla scena, seguita da tutti gli studenti curiosi.

Mercoledì guardava la scena col suo solito sguardo vispo.

Cos'era successo in quella stanza?

Il suo sguardo cadde prima su Tyler, il suo accompagnatore, e poi su Xavier.

Il ragazzo dai capelli lunghi, adesso raccolti in un codino, non riusciva a distogliere lo sguardo dalla scena che stanziava davanti a loro.

Mercoledì fece scorrere i suoi occhi su tutti i presenti, trovando solo confusione e terrore. Di solito quelle erano le sue emozioni preferite, insieme ad una dose generosa di tristezza e collera, ma quella volta non riusciva a provare nulla se non preoccupazione.

Dietro quei volti terrorizzati si nascondeva il colpevole di quella scena da film horror.

Adelaide era stata una delle poche persone ad essere stata subito gentile con lei. Erano anime affini, per questo la allontanava spesso. Sempre, a dire il vero. E ora non c'era più.

Enid strinse il suo braccio con insistenza. La lupa voleva conforto da lei, che non aveva idea di cosa fosse.

Le rivolse uno sguardo eloquente e la sua compagna di stanza si ritrasse istantaneamente.

Tyler aveva uno sguardo terrorizzato e confuso come tutti gli altri. Più degli altri, rifletté Mercoledì.

Xavier la guardò di sottecchi, si girò di nuovo verso la scena nella stanza e si girò appena in tempo per non fare vedere agli altri le sue lacrime.

Mercoledì sentì la necessità di parlagli, ma in quel momento la Weems fece disperdere la folla e Xavier sparì in mezzo a quegli studenti spaventati e a quel brusio insopportabile.

Xavier immaginò di baciare di nuovo quelle labbra morbide, come aveva già fatto altre volte, ma ogni volta che nella sua mente avvicinava il suo viso a quello di Ade rivedeva di nuovo quella scena angosciante. Il sangue, il dolore che aveva avvertito.

Si guardò le mani intinte di rosso. Quanto era vernice e quanto il sangue di Adelaide?

Arrivò in camera sua e sbatté la porta dietro di sé. E lasciò le lacrime fluire dalle sue iridi chiare.

Enid si allontanò, così come le sue amiche sirene e la vampira dagli occhiali spessi.

Mercoledì Addams guardò ancora una volta la scena prima che la preside Weems chiudesse la porta davanti a lei.

Avrebbe voluto fare la stessa cosa nella sua mente. Chiudere quella visione da qualche parte nei meandri del suo inconscio, ma non ci riusciva.

Entrò in camera sua e si gettò sul suo letto, il vestito nero ancora indosso.

Aveva salvato Eugene dal mostro, ma non aveva fatto lo stesso con Adelaide.

Cos'era quella sensazione che le attanagliava il petto? Senso di colpa?

Non seppe darsi una risposta. Si girò verso il muro e chiuse gli occhi.

La sua mente rievocò quell'immagine senza chiederle il permesso. I disegni appesi alla parete squarciati, gli effetti personali di Adelaide e Yoko gettati alla rinfusa sul pavimento, ogni centimetro quadrato della stanza ricoperto di sangue. Sangue vero, non come lo scherzo fatto dai normali durante il ballo. Nessuno poteva sopravvivere dopo aver perso tutto quel sangue, lo sapeva bene. Il letto era intriso di quel liquido rosso.

E di Adelaide nessuna traccia.

The Devil Within|| Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora