Adelaide mangiò velocemente il muffin, si tolse i vestiti di dosso e andò davanti all'armadio. Scelse un vestito nero e si andò a preparare. Mise un paio di orecchini tondi e un po' di trucco sugli occhi. Aveva rischiato di morire per via di Xavier tanto valeva non farsi più scrupoli al riguardo. Gli mandò un messaggio chiedendogli di vedersi alla caffetteria, si mise il cappotto e uscì dalla stanza. Sperava che Xavier fosse dell'umore giusto per uscire quella sera con lei.
Entrò dentro la caffetteria e Tyler la salutò da dietro il bancone.
«Come siamo eleganti stasera. Hai un appuntamento con tu-sai-chi?» la prese in giro porgendole la sua solita ordinazione.
«Forse sì, forse no. La verità è che volevo fuggire per un po' di ore da quella gabbia di matti»
«E ti sei infilata nella mia» Tyler indicò i tavoli pieni che aspettavano solo lui. La guardò di sottecchi mentre armeggiava con la macchina del caffè «Va tutto bene, Ade?»
Ma lei non lo stava ascoltando. Aveva sentito il campanellino appeso alla porta della caffetteria e ora stava guardando Bianca e il suo gruppo di sirene prendere posto ad un tavolo. Istintivamente si toccò il collo con le dita.
«Studenti della Nevermore?» Adelaide annuì.
«Quella ragazza lì» disse indicando con la testa Bianca «è l'ex fidanzata di Xavier e una delle mie migliori amiche»
«Cavolo, deve essere una situazione orribile per te. Lei come l'ha presa?»
Adelaide sospirò «Ha tentato di uccidermi»
Tyler scoppiò a ridere pensando che la sua amica stesse scherzando, ma quando incontrò gli occhi chiari di Adelaide capì che la ragazza era seria.
«Oh mio dio! Tu stai bene?» fece il giro del bancone e le mise le mani sulle spalle squadrando ogni centimetro del suo corpo per accertarsi che fosse tutta intera. Adelaide annuì e Tyler continuò «Mi dispiace, credevo che scherzassi. Quando parlo con te non penso di parlare-»
«Con un mostro»
«Non era quello che volevo dire. E solo che... Tu non mi hai mai detto cosa...sì, insomma, cosa sei»
Adelaide scosse la testa. Cos'era lei? Una strega, una sensitiva? Oppure non era nulla? Troppo strana per il mondo dei normali, troppo normale per il mondo della Nevermore. Non aveva un posto da chiamare casa, non lo aveva mai avuto.
«Perché non lo so neanche io»
La porta della caffetteria si aprì di nuovo e questa volta gli occhi cerulei di Adelaide incontrarono finalmente quelli verdi e vispi di Xavier. Si guardò intorno e quando la vide un sorriso sornione si formò sul suo viso.
«Vi libero un tavolo» sentì sussurrare a Tyler, ma ormai non badava più a nulla di quello che aveva intorno.
Xavier era lì. Ripensò a quando le aveva dato buca la prima volta che gli aveva chiesto di uscire. Il posto vuoto davanti a lei era stato finalmente occupato dalla persona a cui più teneva al mondo.
La avvolse in un abbraccio e le lasciò un bacio sui capelli. La tenne stretta a sé per qualche secondo e Adelaide pensò di non volersi staccare mai più dal contatto con il ragazzo.
«Stai bene» constatò facendola dondolare ancora avvolta tra le sue braccia «Mercoledì mi ha detto cos'è successo»
Si staccò dall'abbraccio per guardarla in viso. Adelaide rivolse lo sguardo verso il tavolo in cui sedeva Bianca e Xavier se ne accorse. Andò dritto verso di lei e la sirena si alzò dalla sedia.
«Come ti è saltato in mente, Bianca?»
«Non volevo farlo, io-» ma Xavier la interruppe.
«Non voglio sentire le tue scuse. Avvicinati ancora una volta ad Adelaide e non finirà bene per te»
Lasciò la sua ex ragazza in piedi in mezzo alla caffetteria e trascinò Adelaide fuori.
«Non dovevi reagire così»
«Ti rendi conto di quello che ha fatto? Sei viva per miracolo, Adelaide!»
Il miracolo aveva un nome: Mercoledì Addams. Senza di lei non sarebbe uscita viva da quel corridoio. Non incolpava Bianca. Lei non aveva idea di come dovesse voler dire gestire un potere come il suo. Forse era più difficile di quanto pensasse.
Xavier addolcì il suo sguardo e intrecciò le loro mani «Voglio farti vedere una cosa»
La guidò verso la scuola e poi sulla collinetta dove si trovava il suo ripostiglio. Accese la luce e con un grande sorriso tolse il lenzuolo da sopra una tela. Adelaide si ritrovò a fissare i suoi occhi azzurri. Xavier si era messo di impegno. Le onde dei suoi capelli che si infrangevano sul suo viso pallido, la gobbetta sul naso pronunciato.
«È bellissimo»
«Sono contento che ti piaccia»
Adelaide sfiorò il segno lasciato dalla tempera con le dita e avvertì la setosità dei suoi capelli sulla tela. Era proprio lei.
«Potevi evitare di disegnarmi le occhiaie» scherzò facendo ridere Xavier «Non era così divertente»
«Sono solo felice che tu sia viva»
Si avvicinò a lei e le scoccò un bacio sulle labbra. E poi un altro e un altro ancora, fino a quando non si trovarono uno sopra l'altra sul lenzuolo bianco che Xavier aveva fatto cadere.
Tornò molto tardi in camera quella notte, ma non si stupì di trovare Yoko sveglia.
«Notte brava?»
Adelaide non sapeva come rispondere. Si buttò sul suo letto con un sorriso timido.
«Domani voglio tutti i dettagli. Carino il vestito. A proposito-» si mise a letto insieme a lei «Non sto trovando più il vestito che ti ho prestato un po' di sere fa, ti ricordi?»
Adelaide ebbe un lampo di lucidità. Si ricordava dove lo aveva messo. Si sporse sotto il letto e tirò fuori la cesta dei panni sporchi «È qui dentro! Scusa, credevo di averlo già lavato»
«Non importa, ci penserò io domani»
Si stesero di nuovo vicine e dormirono abbracciate, come i vecchi tempi.
Il giorno dopo tutta la scuola parlava dell'attacco del mostro che aveva quasi ucciso Bianca Barclay.
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The Devil Within|| Xavier Thorpe
FanfictionE se ci fosse un altro mistero da svelare? Alla Nevermore Academy sta succedendo qualcosa di molto strano. Più del solito. Adelaide "Ade" Shadow, è una studentessa della Nevermore Academy. Schiva e silenziosa, avrà subito un'attenzione particolare...