La missione
Afferrai con tutta la calma del mondo la pistola dalla mia borsa, non doveva sentire nulla, non doveva accorgersene, sennò avrei fallito e poi sarebbero stati guai.
La casa era una di campagna, nessuno avrebbe sentito le sue urla, e nessuno mi avrebbe visto seppellire il corpo.
Era una seccatura però quando mi assegnavano dei ricconi viziati che in una casa in campagna non ci sarebbero andati neanche morti, ma oggi non era il caso.
Sparai, dritto alla testa.
<<Che peccato, magari non avresti dovuto far arrabbiare così tanto uno dei clienti>> dissi sorridendo guardando la faccia del cadavere.
Presi il telefono e chiamai il mio capo, che rispose immediatamente.
<<Sono impegnato che vuoi?>> chiese l'uomo dall'altra parte del telefono, sempre gentile ovviamente.
<<L'ho ucciso, il cliente voleva qualche parte del corpo oppure posso seppellirlo senza problemi? Mi fa anche schifo tenermelo vicino>> dissi sbuffando.
<<No seppelliscilo e basta>> concluse schietto e io riattaccai, contento lui contenti tutti credo.
Era notte fonda, perciò andai fuori e lo buttai dentro la buca che avevo già scavato in precedenza, che noia.
Il mio lavoro era quello di uccidere una specifica persona, che mi veniva assegnata circa una volta al mese.
Dipendeva tutto dal tipo di uomo e dall'intelligenza, tipo mi sono capitati degli obiettivi che ho ucciso in pochi giorni, mentre altri addirittura nel giro di mesi.
Poi a seconda del cliente, a volte dovevo scoprire informazioni specifiche, e lì ci voleva parecchio.
Magari può sembrare facile, ma vi assicuro che non lo è affatto. Insomma, provateci voi a ottenere la fiducia di persone diverse tra loro, scoprire informazioni, rubargli dei dati o soldi e poi ucciderli.
Subito dopo andai a fare la doccia e tornai a casa mia, e mi misi dei vestiti nuovi, li avevo comprato da poco ed erano fantastici.
Una gonna nera che arrivava a metà coscia, una camicia bianca con sopra un cappotto che si abbinava a quello che mi ero messa.
Per finire degli stivali neri con il tacco, e dopo del trucco uscii di casa con la mia valigia visto che io e quell'uomo eravamo restati lì per qualche giorno.
La misi in macchina e poi misi in moto, avrei dovuto fare un po' di strada ma non era importante.
Arrivai dopo un'oretta e mezza, finalmente a casa, non vedo l'ora di bere qualcosa, sono davvero sfinita.
Parcheggiai e poi andai in cucina a prendere un bicchiere e una bottiglia di champagne, era così bella la vita così.
Senza aver bisogno di nessuno, pieni di soldi e con tutto quanto facile, c'è chi direbbe che è ingiusto, ma non è colpa mia.
Andai in salotto e versai lo champagne dentro un bicchiere, non me lo ricordavo così buono.
Bevvi un bicchiere e mezzo, poi sistemai tutto, avevo voglia di fare qualcosa ma non sapevo cosa, era bello stare da soli ma certe volte ci si annoia anche.
Chiamai Erwin, il mio capo, per dirgli che ero arrivata a casa e anche per chiedergli se aveva già altri obiettivi per me.
<<Sono arrivata a casa, tutto fatto. Mandami pure i soldi grazie>> dissi sorridendo incrociando le gambe.
<<Calmati, perché abbiamo una richiesta grossa appena arrivata>> dissi e io mi trattenni dal ridere, lo ha detto altre volte e non ho mai fallito.
<<Devo venire lì?>> chiesi sbuffando, ero già pronta a cambiarmi e buttarmi sul letto.
<<No, ma domani sì, intanto ti invio tutte le informazioni così le studi>> disse l'uomo dall'altra parte del telefono e io gli dissi che andava bene.
Riattaccai e andai a mettermi un pigiama largo e comodo, per poi afferrare il computer e mettermi sotto le coperte.
Le informazioni erano già arrivate, perciò iniziai subito a studiare.
C'era come prima cosa la foto di un ragazzo, davvero molto bello se dovessi essere onesta, forse il più bello che mi sia mai capitato.
Aveva i capelli corvini a taglio militare con le ciocche davanti più lunghe, gli occhi celesti con sfumature di grigio, e sembrava avere la mia età.
Levi Ackerman
Aveva ventotto anni, era a capo di un'azienda non da poco, e oltre a ciò diceva altre informazioni importanti.
La più preoccupante però era il fatto che fosse sposato.
Gli uomini sposati erano una seccatura, perché erano i più difficili con cui entrare in confidenza, e poi mi faceva schifo vedere come uomini che avevano una compagna si facevano subito abbindolare da una come me.
Chissà perché vogliono che uccida questo qua, mi sembra così innocuo e stupido, però meglio, sarà un lavoro facile.
Dopo aver finito di leggere chiusi il computer, c'era scritto che aveva bisogno di qualcuno che si occupasse della casa, perciò avrei fatto richiesta in modo da stare molto tempo con lui senza destare sospetti.
Dimmi te se per dei soldi devo passare da fare la bella vita ad essere una casalinga per chissà quanto? Spero solo che mi faccia dormire lì in casa.
Posai il computer e mi misi sotto le coperte, addirittura voleva un colloquio sofisticato per fare la casalinga. Forse è più viziato di me.
Sarebbero iniziati il giorno dopo, non era necessario mandare una mail per fortuna, anche perché visto che i colloqui erano il giorno dopo non avrebbe avuto tempo di leggerla.
Chissà come voleva che mi comportassi, è la prima volta in non so quanti anni che mi capita di dover fare un colloquio per essere casalinga, ma c'è sempre una prima volta per tutto no?
Mi addormentai, e il giorno dopo passai una ventina di minuti davanti al mio armadio per decidere cosa mettermi.
Qualcosa di sobrio ovviamente.
Mi misi dei pantaloni neri, una camicia bianca è una giacca elegante nera sopra, penso che morirei senza le camicie bianche.
Per concludere misi delle scarpe nere con un tacco non troppo alto, e una volta sistemata i capelli, presi la macchina e andai nel luogo prestabilito per il colloquio.
Che la missione abbia inizio.
Angolo atroce
PRIMO CAPITOLO PERSONE BELLEEEE, COME VI SEMBRA?
LEVI ANCORA NON È APPARSO FISICAMENTE MA LO VEDREMO MOLTO PRESTO NON PREOCCUPATEVI
(Solo io voglio fare la vita di T/N ma senza uccidere gente?)
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Un piano fallito ❤︎︎Levi x reader❤︎︎
Hayran KurguLa vita non l'ho mai capita, l'unica cosa di cui ero convinta era che "se sei debole non sopravvivi". Per questo ho tenuto sempre lontano dalla mia vita amore, amicizia e passioni, non aveva senso avere nulla se tanto tutti gli sforzi sarebbero stat...