II. Scream

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Plop, plop, plop, plop.

Felix si sentiva un peso morto, non reggeva il minimo movimento, tutto dentro di lui sembrava prosciugato e pesante. La testa lo stava uccidendo, dove si trovava? Che cosa era appena successo? Quanto a lungo è rimasto incosciente? Mentre tutte queste domande gli attraversavano la testa, sentì quelle che dovevano essere catene attorno ai suoi polsi. Preso dal panico spalancò gli occhi con il ricordo improvviso di ciò che era successo.

"No, no, no, no, no!" disse Felix piagnucolando.

Guardandosi attorno notò che si trovava in una stanza buia con un'unica torcia che illuminava un angolo ristretto della stanza. C'era un odore muschiato e freddo, le pareti che lo circondavano erano di pietra bagnata. Iniziò a guardarsi intorno, poi si alzò lentamente a sedere sentendo le catene trascinarsi sul pavimento mentre si muoveva per avere uno sguardo più chiaro sul luogo in cui si trovava e su cosa stava succedendo intorno a lui.

Abbassò lo sguardo sulle mani per vedere i suoi polsi ammanettati con catene di metallo attaccate al pavimento, le sue gambe però erano libere dalle catene, quindi sembrava che almeno potesse camminare un po'. Ha iniziato ad alzarsi in piedi, ma subito dopo ha avuto un capogiro che lo ha fatto ricadere a terra.

"Aiuto! Qualcuno mi aiuti per favore!" Felix iniziò a urlare più forte che poteva.

In risposta fu accolto solo dalla sua voce che rimbalzava nella piccola stanza creando un lieve eco. Felix iniziò a piangere mentre sentiva la disperazione prendere il sopravvento. Perché proprio a lui?

Mentre le lacrime gli rigavano ancora il viso, iniziò a sentire i passi di uno sconosciuto che attraversava il corridoio appena oltre la porta di legno.

Il cuore di Felix cominciò a battere più velocemente, non sapendo a chi appartenessero quei passi e se si stavano avvicinando. Cominciò a trascinarsi nell'angolo più buio della stanza in cerca di un minimo di riparo in più, solo per poi scoprire che le catene non erano abbastanza lunghe e lo avrebbero lasciato vulnerabile al centro della stanza, in ginocchio. Proprio mentre Felix stava per emettere un singhiozzo che derivava dalla disperata richiesta d'aiuto, la porta iniziò ad aprirsi.

La paura iniziò a scorrergli più velocemente nel corpo quando volse la testa in direzione della porta e iniziò a scorgere la sagoma di una figura alta. Lo sconosciuto stava indossando un'ampia camicetta bianca con uno scollo a V abbastanza profondo, che terminava al centro del petto, dei pantaloni neri che sembravano avere una finitura satinata e degli anelli raffinati che ornavano le sue lunghe dita. L'uomo era anche spaventosamente pallido, con i capelli color mezzanotte e gli occhi rosso scuro.

Era un vampiro.

È stato preso da un vampiro, ma perché proprio lui? Di solito inseguivano la loro preda, la uccidevano e lasciavano il loro corpo a marcire da qualche parte, fino a quando qualcuno non li avrebbe trovati. Invece, lui era tenuto prigioniero da questo demone succhia sangue.

Il respiro di Felix iniziò ad intensificarsi quando il vampiro si avvicinò a lui.

"Allontanati!" disse Felix.

"Shh... mio dolce angelo." Hyunjin parlò mentre si avvicinava con grazia a Felix.

Hyunjin iniziò a inginocchiarsi e ad alzare la mano verso il viso dell'essere umano quando improvvisamente gli sputò in faccia.

"Ho detto vattene." Disse Felix stringendo i denti.

La rabbia iniziò a scorrere nel corpo di Hyunjin. Tirò fuori un piccolo pugnale che portava vicino alla cintura e lo tenne stretto alla gola di Felix

"Adesso non lo rifarei se fossi in te." Hyunjin ringhiò.

Felix riusciva a sentire l'affilatezza della punta del pugnale che stava affondando sul lato del suo collo, provocando la lenta discesa di un rivolo di sangue.

Hyunjin stava fissando Felix dritto negli occhi quando il suo dolce profumo divenne travolgente. Abbassando gli occhi sul pugnale, si accorse che Felix stava sanguinando dove la punta della lama lo stava ferendo. Poteva sentire le sue pupille dilatarsi per l'eccitazione, cominciò ad avere l'acquolina in bocca e una sensazione feroce lo attraversò.

Allontanando il coltello dal collo di Felix, lo lasciò cadere a terra, l'impatto col suolo provocò un rumore metallico. Poteva percepire la paura in lui, questa emozione sprigionava un chiaro profumo che scorreva nel suo sangue umano. Hyunjin iniziò a fissare il suo collo delicato da cui colava il sangue, successivamente lo afferrò dalle spalle portandolo più vicino.

Felix poteva sentire il suo corpo iniziare a tremare mentre veniva avvicinato a lui. Il vampiro iniziò ad abbassarsi per portare la bocca all'altezza del collo. Stava per succedere. Poteva gridare in cerca di aiuto o semplicemente lasciare che il suo destino si compisse. Chiuse gli occhi e pregò solo che quella fosse una morte rapida.

Hyunjin avvicinò ulteriormente la bocca al collo di Felix lasciando che le sue labbra sfiorassero il sangue fresco che si trovava sulla superficie della pelle. Aprendo leggermente le labbra lasciò che il sangue gli entrasse in bocca. Era tutto ciò che non avrebbe mai potuto immaginare. Era dolce ma con un pizzico di retrogusto amaro. Non era un amaro aspro, era uno di quelli che creano dipendenza.

Si staccò velocemente da Felix e lasciò che il sangue che aveva sulle labbra si asciugasse mentre guardava negli occhi la sua preda. Ridacchiando con un ghigno crudele sul volto, Hyunjin si alzò, afferrò da terra il suo pugnale e uscì dalla stanza. Voleva conservare ogni goccia di Felix per sé e non gli andava di prosciugarlo così presto.

Felix venne lasciato nella stanza fredda in uno stato confusionale. Perché il vampiro non ha prosciugato la sua vita? In uno stato di totale smarrimento, rimase seduto lì, lasciando che il sangue gli macchiasse il collo mentre il tempo ricominciava a scorrere, si addormentò mettendo in discussione tutto ciò che gli stava accadendo.

Red Moon || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora