Red Moon || Hyunlix

XXV. Oh My God

I giorni passarono, dopo quella notte c'era stato un cambiamento in Hyunjin. Felix adesso era molto più libero e non era più tenuto dietro una porta chiusa a chiave. Il ragazzo con le lentiggini era libero di vagare per il castello ma secondo regole specifiche. Se una porta era chiusa, non doveva entrare e se voleva uscire all'esterno doveva farlo sotto sorveglianza.

Felix trascorreva le giornate con Hyunjin in biblioteca, lui leggeva e l'altro passava le ore a lavorare sui suoi disegni. Questo era quanto per lui fosse più vicino alla normalità da un po' di tempo. Passava i giorni perso in qualche romanzo, mentre l'eco della matita sulla tela gli risuonava dolcemente nelle orecchie.

Sebbene Hyunjin si fosse confidato col più piccolo poco tempo prima, era ancora abbastanza silenzioso. C'era di più in lui e Felix voleva continuare a scavare nel suo passato per abbattere quella muraglia di cui si era circondato che ormai stava cadendo a pezzi. Ogni tanto faceva qualche domanda, ma di solito Hyunjin rispondeva con il silenzio.

Quella di oggi non era una giornata insolita rispetto alle ultime. Felix si era svegliato con l'odore della zuppa calda nella stanza che era stata appoggia sulla scrivania con il vapore ancora fumante che saliva lentamente. Si stiracchiò e si alzò dal letto, andò verso la scrivania e si sedette. Felix mangiò lentamente, godendosi ogni boccone fino a saziarsi.

Quando ebbe finito si alzò e allontanandosi dalla scrivania si diresse verso la porta. Girò la maniglia che si aprì, quindi uscì nel corridoio chiudendosi la porta alle spalle. Percorrendo l'ormai familiare corridoio, Felix si diresse verso la biblioteca sapendo che Hyunjin sarebbe stato probabilmente alla sua scrivania a disegnare.

Mentre si avvicinava ebbe la sensazione che qualcosa non andasse. La porta della biblioteca era aperta ma il rumore prodotto dal disegno era assente. Entrando, Felix volse la testa in direzione dello scrittoio dove solitamente stava Hyunjin, ma vide che lì non c'era nessuno, nella stanza però stava bruciando un fuoco nel caminetto. Confuso su dove avrebbe potuto essere il vampiro, Felix si diresse verso la solita sedia su cui leggeva di solito, prendendo il libro dal tavolino accanto.

Si mise comodo e iniziò a leggere. Lasciò che la storia lo consumasse e perse la cognizione del tempo. Le ore passavano, il suono delle pagine che giravano delicatamente e lo scoppiettio del fuoco stavano cominciando a farlo addormentare. Trovando difficile rimanere sveglio nonostante la storia fosse intrigante, Felix chiuse il libro posandolo sul tavolino e si rannicchiò sulla sedia per addormentarsi.

Proprio mentre i suoi occhi cominciavano a chiudersi, l'eco dei passi nel corridoio glieli fece spalancare. Esattamente quando aprì gli occhi, Hyunjin apparve sulla soglia. Sul viso del più grande c'erano diverse emozioni che non riusciva a decifrare. Sentì il suo cuore accelerare nel petto per il timore, poi gli sorrise mentre si alzava dalla sedia.

"Dove sei stato, signore?" Felix disse mentre iniziava a camminare verso di lui.

"Vai nella tua stanza."

"C-cosa?" disse Felix sentendo il suo cuore incrinarsi un po'.

Non poteva tornare ad essere rinchiuso, aveva appena ottenuto questa libertà e non voleva che gli fosse tolta. Cominciò ad indietreggiare, ma Hyunjin lo afferrò da un braccio fermando i suoi passi.

"Dai vai nella tua stanza." Questa volta gli parlò con un tono più dolce.

Felix deglutì sonoramente, e cominciò a camminare per uscire dalla biblioteca e andare verso la sua camera. Mentre procedeva si voltò indietro e vide Hyunjin fermo sulla soglia che lo fissava. Gli si strinse il cuore, abbassò la testa e sentì le lacrime che cominciavano a scendere.

Che cosa era successo?

Sapeva che Hyunjin fosse imprevedibile, ma credeva davvero che avesse fatto progressi. Lentamente svoltando a qualche angolo trovò la direzione per la sua camera. Alzando la testa man mano che si stava avvicinando, notò che la porta era aperta per metà.