XVI. The start

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Felix era disteso sul fondo dell'abisso scuro dei suoi sogni. Era troppo stanco perché la sua mente vagasse in un posto più lontano rispetto a dove si trovava adesso. Brevi lampi di ricordi belli e brutti si alternavano nel cielo di quella voragine da cui li guardava scorrere davanti ai suoi occhi.

Non riusciva a distogliere lo sguardo dai ricordi della sua famiglia, di Chan, e della sua vecchia vita che danzavano nel cielo.

Queste brevi e istantanee rievocazioni gli avevano provocato un mix di emozioni che lo avevano lasciato con le lacrime agli occhi. Sentendo gli occhi umidi sbatté le palpebre e qualche lacrima gli rigò il viso, improvvisamente quel fiume di ricordi si fermò su un immagine specifica.

Hyunjin.

A fissarlo dall'alto c'era l'ultimo ricordo che aveva, Hyunjin che gli dava da mangiare.

Il modo in cui i suoi capelli neri gli ricadevano dolcemente davanti agli occhi, come per una volta non sembrasse indifferente, ma piuttosto premuroso e preoccupato. Il viso del vampiro era morbido e accogliente, emanava quasi una sensazione di calore. Sebbene fosse pallido e freddo, qualcosa di questa immagine scosse il corpo di Felix, inviandogli una sensazione di formicolio in tutto il corpo.

Le lacrime si erano fermate, quindi si mise a sedere per guardare più da vicino quell'immagine nel cielo limpido. Hyunjin era bellissimo e su questo non c'erano dubbi, ma ora c'era qualcosa in più che si aggiungeva alla sua bellezza, calore.

Si alzò in piedi e fece un passo indietro, come per allontanarsi da quella visione e prese coscienza del fatto che stava trattenendo il respiro. Inspirò lentamente, ma sentì che il cuore che gli martellava nel petto non accennava a calmarsi, come se non bastasse si sentiva le ginocchia deboli.

Non poteva succedere.

Non avrebbe permesso che accadesse, ma sapeva che era ormai troppo tardi.

Spalancando gli occhi, Felix si svegliò sentendo il cuore che gli batteva forte nel petto. La sensazione di avere le farfalle nello stomaco lo sorprese, quindi di si strofinò gli occhi sperando di distrarsi dalle sensazioni che il sogno gli aveva lasciato.

Riaprendo gli occhi si spostò verso un lato del letto lasciando penzolare le gambe dal bordo. Oggi si sentiva già molto più energico rispetto al giorno precedente quando si era svegliato la prima volta dopo quel lungo tempo di svenimento. Guardandosi attorno, notò che c'era qualcosa di diverso. I libri erano spariti tutti. Si alzò e cominciò a camminare verso la libreria vuota, poi camminò fino ad oltrepassare la scrivania, ma di sfuggita notò che sulla superficie vi erano appoggiati degli oggetti.

Si fermò di colpo e girò la testa, allora vide un pezzo di carta e del carboncino. Avvicinandosi, vide che il foglio sulla scrivania era pieno di piccoli schizzi di varie cose presenti nella stanza. C'erano la libreria vuota, la scrivania, il candelabro e quello che attirò di più la sua attenzione, le sue mani.

Prese in mano il foglio per esaminarlo più da vicino e vide quanto fosse dettagliato lo schizzo. Si vedeva il modo in cui le sue nocche si piegavano e come un palmo riportava la cicatrice di quando la lama del pugnale lo aveva ferito.

C'era solo una persona che avrebbe potuto disegnarlo ed era Hyunjin.

Sentendo il suo cuore saltare più battiti, fissò più a lungo e più intensamente lo schizzo meravigliosamente dettagliato. Felix iniziò a chiedersi cos'altro ci fosse oltre a questo nuovo talento scoperto che il vampiro possedeva.

Rimettendo il foglio dove lo aveva trovato, si diresse verso il bordo del letto. Ripiegati sul baule accanto a esso c'erano dei vestiti puliti. Questa volta si trattava di una camicia di raso nero con uno scollo a V e un paio di pantaloni dello stesso colore. Prendendo delicatamente i vestiti, si diresse verso il bagno annesso alla grande camera da letto.

Red Moon || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora