XIX. Waiting

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La giornata passò in solitudine, Felix seduto a rotazione nei vari punti della stanza pensò al fatto che psicologicamente era come se fosse stato lasciato a marcire tra queste mura. Perché Hyunjin lo lasciava sempre così? Se voleva che fosse un servo obbediente avrebbe almeno potuto dargli qualcosa da fare.

Stanco e annoiato, Felix decise di dormire per il resto della giornata. Si sistemò nel letto e si stese in direzione della porta. Fissando l'uscita, sentiva che il suo cuore non perdeva la speranza della possibilità di vedere il vampiro fare la sua comparsa. Poi i suoi occhi si fecero più pesanti e alla fine si addormentò.

"Afferrala!" Hyunjin disse con un sorriso, tendendo la sua mano al ragazzo.

Sentendo il cuore palpitare, Felix fissò la mano aperta che si tendeva verso di lui. Le sorrise e poi girando la testa verso Hyunjin la afferrò.

Dopo avergli preso la mano, le lunghe dita del maggiore si avvolsero strettamente intorno alla sua. Delle scintille risalirono lungo il suo braccio, incendiandogli il cuore con i fuochi d'artificio. Regalò un sorriso brillante a Hyunjin, poi si sentì tirare quando l'altro iniziò a correre precedendolo. Gli strinse forte la mano e anche lui lo seguì correndo.

Le alte mura di cespugli si estendevano dietro di loro mentre i due correvano nel labirinto di siepi, Hyunjin che faceva strada con sicurezza e Felix che gli teneva la mano dietro. Sul viso del più grande c'era un sorriso raggiante che non smetteva di splendere mentre si addentravano in quel groviglio, Felix percepiva del calore che proveniva da lui.

Confidando nel fatto che Hyunjin conoscesse la strada del labirinto, Felix lo seguì sorridendo e ridendo nel momento in cui giravano gli angoli e si fermavano ai vicoli ciechi per poi voltarsi e ricominciare a correre. Minuti di giri, giravolte e fermate giunsero al termine quando attraversarono rapidamente l'uscita che li portò in un bellissimo giardino.

Rallentando la loro corsa, Felix rimase a bocca aperta davanti a una tale bellezza. Degli splendidi colori luminosi accolsero i suoi occhi, facendolo commuovere per la meraviglia. Si tenevano ancora per mano e il più grande lo stava guidando attraverso il giardino.

Passarono davanti a diversi fiori e Felix avrebbe voluto allungare la mano per toccare ciascuno dei loro morbidi petali. Dove lo stava portando Hyunjin?

All'improvviso si fermarono e il ragazzo guardò il vampiro chinarsi e raccogliere un fiore. Tra le dita della sua mano girava una rosa bianca.

"Per te, mio angelo." Hyunjin parlò a bassa voce mentre la porgeva a Felix.

Il profumo caldo e delizioso del brodo lo svegliò dal sogno, facendolo sospirare perché avrebbe desiderato che quella magia durasse un po' di più. Lasciò che i suoi occhi si abituassero alla luce, poi si stiracchiò sotto le coperte e si voltò verso la scrivania dove di solito si trovava il cibo.

Poggiati sulla scrivania infatti, c'erano la solita scodella accompagnata dal cucchiaio, ma questa volta si aggiungeva anche una pila di libri. Sfregandosi gli occhi per svegliarsi del tutto, li fece concentrare sui testi appoggiati lì, e capì che c'era qualcos'altro oltre a dei semplici libri, c'era una risma di carta con una penna e dell'inchiostro.

Hyunjin gli stava dando qualcosa da fare.

Ignorando il battito nel suo petto, Felix si mise a sedere e scrutò la stanza chiedendosi se Hyunjin fosse lì con lui. Volse l'attenzione alla porta e il suo battito accelerò nella possibilità che il vampiro potesse essere nella stanza. Poi però si sentì sprofondare nel momento in cui realizzò di essere da solo.

Era deluso ma non sorpreso. A Hyunjin piaceva fare questo gioco in cui lo lasciava da solo per un paio di giorni facendogli desiderare ancora di più la sua attenzione. Era un gioco malato, ma sapeva perfettamente come giocare. Scese dal letto e si avvicinò lentamente alla scrivania dove era sistemato il tutto, poi fissò la scodella di brodo fumante.

Mangiò lentamente, ma non potè fare a meno di girare la testa di tanto in tanto verso la porta sperando che Hyunjin entrasse. E ogni volta lo accoglieva una porta chiusa. Alla fine ci rinunciò e pensò a terminare il pasto. Era seduto lì a fissare quel piatto vuoto quando spostò l'attenzione alla pila di libri.

Le sue mani raggiunsero il libro in cima alla pila, aprì la prima pagina e iniziò a leggere. Lasciò che parole e interi paragrafi gli scorressero davanti agli occhi mentre leggeva, ma non riusciva a non tenere l'orecchio teso in cerca di quei passi familiari. Ogni volta che voltava pagina, alzava lo sguardo sulla porta, sperando di vederla aprirsi.

Ma a ogni pagina girata restava ancora con una porta chiusa a chiave.

Passarono ore e ore e Felix faceva fatica a immergersi completamente nella storia. Tutto ciò che aveva in mente era la domanda 'quando sarebbe arrivato Hyunjin?'. Pensava che avere qualcosa da fare lo avrebbe aiutato a passare il tempo, e per un po' infatti aveva funzionato, ma non tanto quanto aveva sperato.

I pensieri persistenti su Hyunjin erano sempre nella sua mente. Fremeva per la sua attenzione e la sua presenza. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per stargli vicino e per soddisfarlo pur di passare del tempo con lui.

Scosse la testa. Non poteva pensare tutto ciò. Hyunjin era il suo rapitore, colui che lo ha portato via da quella sua vita di merda e lo ha messo in una situazione ancora peggiore. Che cosa gli stava causando questo forte bisogno di stare con lui?

A Felix sfuggì un respiro tremante. Sapeva perché e aveva troppa paura di ammetterlo, ma stava sviluppando una forte attrazione nei confronti di Hyunjin. Un'attrazione che andava al di là delle apparenze, ma risiedeva nell'alone di mistero che avvolgeva il vampiro, che lo ha affascinato e gli ha fatto desiderare sempre qualcosa di più. Lasciò che il pensiero gli sfuggisse prima che si fermasse a pensarci troppo, poi si alzò e cominciò a vagare in vari punti della stanza.

In poco tempo si rese conto di aver iniziato a camminare su e giù, e questo era qualcosa che faceva quando era in ansia. Si mordicchiò le unghie, la sua andatura divenne sempre più veloce mentre scuoteva la testa come per mandare via quei pensieri insistenti.

Quando si sarebbe fatto vedere, solitamente adesso sarebbe già qui?

E se non si presentasse?

Sto forse impazzendo?

Che cosa faccio?

Queste erano tutte domande che gli passavano per la mente mentre vagava in lungo e in largo. Sentendosi sopraffatto dai pensieri e dalle domande che gli passavano per la testa, Felix afferrò il libro che stava leggendo dalla scrivania e si lasciò cadere sul letto. Sospirando si mise comodo sul letto e cominciò a leggere.

Non passò molto tempo prima che la sua mente tornasse di nuovo a Hyunjin. Non poteva sfuggire a quei pensieri, qualunque cosa facesse. Frustrato, chiuse di colpo il libro, si alzò dal letto e si avvicinò alla scrivania. Afferrando la penna e un pezzo di carta, cominciò a scrivere,

Grazie per il cibo, i libri e la carta, signore. Se sto dormendo per favore svegliami.

~ Felix

Sistemando il bigliettino al centro della scrivania e posizionando la ciotola vuota vicino ad esso, Felix sperò che Hyunjin lo leggesse. Dopo aver fatto un po' d'ordine sullo scrittoio, tornò verso il letto e si infilò comodamente sotto le coperte.

Chiuse gli occhi e si addormentò, sperando di essere svegliato da una leggera spinta da parte di Hyunjin.

Red Moon || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora