XXI. Rosetta

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Il silenzio che seguì allo sbattere della porta riempì tutta la stanza. Felix era seduto lì, con una tale frustrazione addosso, non sapendo che cosa avrebbe potuto fare per evitarsi i soliti commenti di Hyunjin. Proprio quando sembrava che stessero facendo dei passi avanti se ne facevano tre indietro.

Il ragazzo si stese su un fianco e lasciò che la sua mente iniziasse a riposarsi, chiudendo lentamente le palpebre per dormire. Respirando lentamente, Felix riusciva a sentire il suo corpo diventare sempre più pesante mentre il sonno lo avvolgeva.

Era sdraiato in un campo di erba e fiori selvatici, sentiva il calore del sole attraverso la pelle. Il vento che soffiava dolcemente causava un fruscio silenzioso dell'erba, in questo modo l'odore fresco dei fiori aleggiava attorno a lui. Prese un respiro profondo per assaporare quel profumo floreale che calmò il suo corpo.

Felix sentì qualcosa prendergli la mano. Girò la testa in direzione di quel tocco, aprì gli occhi e vide Hyunjin steso accanto a lui. I suoi capelli scuri gli ricadevano perfettamente attorno alla testa che era delicatamente poggiata sul prato. Un sorriso morbido gli decorava il viso, le sue labbra erano di un rosa così delicato che le rendeva piene e invitanti.

"Hyunjin..." Felix parlò piano sorridendo.

"Sì ?" Hyunjin mormorò in risposta.

Il più giovane si limitò a fissare quegli occhi profondi marrone scuro mentre le palpebre sbattevano lentamente. Sentendo quella forza invisibile tra loro diventare sempre più forte, permise al suo corpo di avvicinarsi di più a Hyunjin. Inclinando la testa verso quelle labbra carnose, Felix chiuse gli occhi, lasciando che quella stessa forza li unisse.

La sensazione delle labbra di Hyunjin che si univano alle sue generò una scarica di elettricità che lo percorse interamente. Le labbra del maggiore si schiusero, lasciando che il bacio diventasse più profondo e azzerando la distanza tra i due corpi. Sciogliendosi in quel bacio, Felix sentiva l'intensità del battito cardiaco che martellava nel suo petto, i loro respiri caldi che stavano condividendo e una sensazione di fuoco ad ogni contatto.

Non aveva mai sentito tanto calore e conforto prima d'ora, si sentiva a casa.

"Angelo mio"

In uno stato a metà tra la confusione e il sonno, Felix sentì una leggera spinta scuotergli la spalla. Non riusciva ancora ad aprire bene gli occhi dal momento che il suo corpo era ancora troppo stanco e aveva bisogno di più riposo.

"Felix..."

Dato che il continuo chiamare del suo nome lo stava sfinendo decise di girarsi dall'altro lato per sfuggire a quella sveglia incessante. Si sentì bloccato da qualcosa e a quel punto sollevò le palpebre ancora troppo pesanti per vedere che cosa lo stava trattenendo.

"Lixie..."

Spalancò gli occhi quando si sentì chiamare in quel modo. Sul lato opposto del letto c'era Hyunjin con il braccio appoggiato sulla sua spalla. Lo fissò con due occhioni che lasciavano trasparire quanto fosse disorientato e confuso.

"Alzati angelo mio." Hyunjin mormorò scuotendolo gentilmente dalla spalla.

Il più giovane non era ancora in grado di formulare qualcosa da dire quindi si limitò a guardare l'altro in modo perplesso. Visto da così vicino, il suo viso era ancora più perfetto, sembrava davvero morbido e delicato. I suoi occhi trasmettevano calore ed erano invitanti e lui, per la prima volta, aveva un sorriso morbido e spontaneo sulle labbra.

"Buongiorno." Hyunjin disse sorridendo dolcemente.

Silenziosamente, Felix si sedette e lo guardò perso e oltremodo confuso per questo improvviso cambio del comportamento. Negli occhi di Hyunjin c'era una scintilla che non aveva mai visto. Questa visione rese il suo cuore molto più leggero, gli venne naturale ricambiare il sorriso per la tale bellezza e conforto che trasmettevano gli occhi del ragazzo più grande.

Red Moon || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora