XIV. Lost

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Felix era seduto sul pavimento della stanza, stava stringendo forte le ginocchia al petto e fissava il vuoto nel tentativo di elaborare quanto appena successo. A partire dal sogno che aveva fatto sull'ultima volta che aveva visto Chan fino a Hyunjin che gli dava la possibilità di dimostragli che poteva fidarsi di lui quando lui stesso credeva di non meritarsi una seconda occasione.

Nel momento in cui aveva pronunciato quell'ultima frase, Hyunjin gli era apparso diverso. Aveva uno sguardo che covava rabbia e delusione. Felix non riusciva a cancellare la visione di quell'espressione dalla sua mente.

Aveva già le lacrime agli occhi, ma in quel momento si tirò su e cominciò a vagare avanti e indietro nella stanza. Anche i suoi pensieri andavano e venivano mentre cercava di capire cosa fare. Avrebbe dovuto provare a Hyunjin che era degno della sua fiducia? Oppure sarebbe stato meglio lasciarsi morire in questo inferno?

Continuando la sua maratona solitaria, iniziò a pensare a quanto aveva letto sul diario. Il modo in cui la madre di Hyunjin scriveva di suo figlio gli trasmetteva calore in tutto il corpo. Grazie a quelle pagine sapeva che in un tempo lontano, prima ancora che la trasformazione avvenisse, Hyunjin era una persona speciale.

Tum tum.

Si portò una mano al petto, come se volesse afferrare il suo cuore che in quel momento aveva fatto un tonfo. Non riusciva a capire che cosa stesse succedendo.

Tum tum.

Questa volta il suo cuore fece un tuffo ancora più profondo. Felix ora aveva realizzato che cosa aveva provocato quel battito irregolare, ma non era comunque preparato ad affrontare la realtà.

Scosse la testa e continuò a camminare per lasciare che tutti quei pensieri e quei sentimenti abbandonassero la sua mente, ma non poté fare a meno di pensare a Hyunjin quando era ancora umano. Un ragazzo a cui importava il prossimo e illuminava il mondo come scriveva sua madre.

Fermò i suoi passi di colpo. Sapeva cosa doveva fare. Doveva rompere quella corazza ghiacciata che circondava il vampiro e rivelare il vero Hyunjin che si era perso nel profondo. Dentro di lui era sicuro che fosse ancora lì.

Il modo in cui si lasciava scappare qualche emozione umana quando era accanto a lui, o il fatto che ogni scodella di brodo fosse sempre più carica di cibo rispetto alla precedente dimostrava che si impegnava nel preparargli i pasti e considerato che lo tenesse in vita dopo tutto ciò, era sufficiente a Felix per fargli dimenticare tutto quello che era successo.

Non c'è dubbio che sul piano della fiducia fossero tornati al punto di partenza, tuttavia il più grande si era preso cura di lui in qualche modo. Nelle profondità di quella fitta foresta in cui si nascondeva Hyunjin c'era una fiamma; Felix voleva trovare quella fiamma e incendiare l'intera foresta.

Tum tum.

Ignorando i battiti che gli scuotevano il petto, si sedette e si appoggiò al muro concedendosi di chiudere gli occhi. Voleva dimostrare a Hyunjin che poteva fidarsi di lui, e lo avrebbe fatto fidandosi a sua volta. Sentendo il suo corpo sprofondare nell'oscurità si addormentò.

Era bellissimo.

I capelli neri lunghi fino a sopra le spalle, gli occhi castano scuro e un sorriso più luminoso del sole. Felix osservava il vampiro che sedeva sul prato in pieno giorno. La sua pelle dorata brillava sotto la luce di quella grande stella.

Tum tum.

Il cuore gli batteva forte quando guardava Hyunjin raccogliere i fiori attorno a loro per poi intrecciarli in una piccola corona.

"Lixie, guarda!" disse Hyunjin mostrandogli ciò che aveva appena realizzato.

Le sue labbra si allargarono in un sorriso, poi afferrò delicatamente la corona e se la posò sulla sommità della testa.

Red Moon || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora