TW: All'inizo di questa parte ci sarà un flashback che contiene omofobia.
"Non è un uomo, deve andarsene!" Felix sentì suo padre che urlava dall'altra stanza.
Le lacrime gli rigavano il viso mentre cercava di trattenerle anche se continuavano a scorrere senza accennare a fermarsi. Come poteva un padre dire una cosa simile al suo stesso figlio?
"Per favore non farlo, è nostro figlio e ha solo 15 anni!" Felix ascoltò sua madre che lo stava supplicando.
"Non mi interessa quanti anni ha! Va in giro a baciare e a scopare dei ragazzi!"
Felix sentì i passi di suo padre avvicinarsi alla stanza in cui si trovava lui, mentre il tono della voce si faceva più forte. Si guardò rapidamente intorno per prendere poche cose essenziali: un mantello, una giacca, un paio di pantaloni e infine una camicia; voleva scappare prima che suo padre arrivasse, ma non fu abbastanza veloce.
La porta si spalancò di colpo, suo padre aveva gli occhi pieni di rabbia. Il ragazzo si immobilizzò senza sapere cosa fare.
"Fuori. Adesso."
"Perché?" chiese Felix con voce tremante.
"Lo sai perché, ora fuori da casa mia."
Felix sentì sua madre piangere in sottofondo, sapeva che non aveva alcuna voce in capitolo, soprattutto su questa decisione e questo lo spezzava ancora di più. Sentendo le lacrime che continuavano a scendergli sempre più numerose, raccolse le sue cose in una piccola borsa e si diresse verso suo padre.
"Comunque non sei mai stato un padre." disse il figlio con amarezza mentre si avvicinava alla porta e lo scansava con una spallata.
Felix si svegliò con gli occhi lucidi e il cuore un po' dolorante. Il ricordo di quella notte era ancora così vivido.
Iniziò a scuotere la testa come per scacciare quel flashback dalla sua mente e portare i pensieri a qualcos'altro, non aveva ne tempo e né energie per ripensare a quella notte. Alzandosi dal letto si stiracchiò e si diresse verso la libreria per trovare qualcosa da leggere e distrarsi.
Cercando e esaminando lo scaffale, trovò un libro che catturò la sua attenzione. Il dorso era di un rosso vivido, attraversato da due strisce dorate. Girando il volume e aprendolo, Felix vide cadere una lettera che vi era custodita all'interno.
Chinandosi, il ragazzo la raccolse dal pavimento e vide che la carta era talmente vecchia che quasi si disintegrava tra le sue mani.
Sulla parte anteriore della busta c'era scritto, Al mio Hyunjinnie, con una calligrafia estremamente delicata. Girandola sollevò il sigillo di ceralacca già rotto per svelarne il contenuto. La carta ingiallita sembrava essere stata letta centinaia di volte, aveva diversi strappi e pezzi mancanti.
Felix l'aprì con estrema cautela, all'interno trovò la stessa calligrafia delicata che c'era all'esterno della busta. Mentre i suoi occhi la studiavano, notò che alla fine c'era una macchia d'inchiostro e mancava la firma.
Sentì che l'istinto gli diceva di fermarsi, non avrebbe dovuto leggerla, ma non riuscì a tenere a freno la curiosità. Si voltò verso la porta per assicurarsi di essere al sicuro, appurato questo tornò alla lettera.
"Mio dolce piccolo Hyunjinnie,
Le cose per noi non stanno andando molto bene in questo periodo. Ci sono delle persone molto cattive sulle tracce del tuo papà e della tua mamma. Ho bisogno che tu stia al sicuro.
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Red Moon || Hyunlix
Fanfiction"Man mano che si avvicinava a lui, il profumo diventava così intenso che non vedeva l'ora di nutrirsi e trasformare questo bellissimo essere umano nella sua personale riserva di sangue." Quando il vampiro Hyunjin rimane affascinato dall'umano Felix...