XXIII. Silent Cry

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Quando Felix sentì il suo nome lasciare le labbra di Hyunjin, notò che non c'era traccia di un tono forte, ma piuttosto era una voce morbida e spezzata dal dolore. Gli occhi di Hyunjin sembravano stanchi e più affaticati del normale, una lucente patina di tristezza li faceva brillare alla luce lunare che si propagava dalle finestre nella stanza.

"Io—io non sono riuscito a trovare la strada per tornare nella mia stanza..." Felix parlò a bassa voce sapendo bene che non ci aveva neanche provato, ma piuttosto voleva assicurarsi che Hyunjin stesse bene.

"Da quanto sei qui?" Hyunjin parlò confuso con voce spezzata.

"Un po'."

Hyunjin distolse la sua attenzione da Felix per guardare fuori dalla finestra. Guardando nella stessa direzione del vampiro, il più giovane riusciva a distinguere i colori del mattino che spuntavano all'orizzonte.

Notò che il maggiore si era alzato e aveva cominciato a camminare lentamente verso di lui che era ancora per terra sul terriccio. Mentre Hyunjin si avvicinava gradualmente, lo guardò come se stesse cercando aiuto. Si tirò su dal terreno duro e sporco e iniziò ad andargli incontro sapendo che cosa aveva bisogno di fare e che cosa voleva fare.

Felix non aveva mai visto un uomo tanto distrutto prima d'ora. La sua figura non si stagliava sicura e non camminava con audacia come faceva sempre. Si muoveva trascinando i piedi, aveva le spalle curve per la sconfitta, e la testa bassa. Con il ritmo del suo cuore che accelerava, i due si incontrarono nel mezzo.

Fissò Hyunjin che aveva la testa bassa, non riusciva neppure a guardarlo negli occhi, poteva leggergli in viso quanto fosse effettivamente infranto. Hyunjin in quel momento non era neppure capace di mantenere un contatto visivo. Felix allora chiuse gli occhi e fece scivolare le mani intorno a Hyunjin abbracciandolo stretto e avvicinando quell'uomo distrutto al suo corpo.

Con i loro corpi vicini, il più piccolo si rese conto della tensione che si alimentò nel corpo dell'altro a causa dello shock improvviso per ciò che stava accadendo. Sollevò una mano e la appoggiò sulla testa di Hyunjin, guidandolo gentilmente per appoggiarla sulla sua spalla.

Il vampiro si sentì abbassare la testa sulla spalla del ragazzo, di conseguenza ricambiò l'abbraccio avvolgendolo e lo portò ancora più vicino a lui. La tensione che tratteneva il suo corpo lo abbandonò completamente quando lasciò che gli sfuggisse una lacrima, la quale atterrò sul collo dell'altro.

Felix sentì il cuore che gli batteva forte nel petto mentre i due stavano lì abbracciati l'uno nelle braccia dell'altro. La sensazione che i loro corpi fossero così vicini lo faceva sentire completo, non c'era più alcun vuoto.

"Dovremmo andare." Felix disse a bassa voce mentre dalle finestre intorno a loro intravedeva il sole che cominciava a sorgere.

Sentì le braccia di Hyunjin che lo liberavano e lo lasciavano andare. Il maggiore fece un passo indietro, e solo allora Felix notò il lieve flusso di lacrime che gli cadevano dal viso. Ci volle tutto il suo autocontrollo per non asciugargli quelle lacrime che gli macchiavano le guance. Un gorgoglio improvviso che proveniva dal suo stomaco ruppe il silenzio tra i due e impedì a Felix di allungare la mano per asciugare le lacrime di Hyunjin.

"Seguimi." Hyunjin parlò piano voltandosi e cominciando a camminare verso la porta del giardino d'inverno.

Annuendo lievemente, Felix seguì il vampiro che faceva strada. Mentre uscivano dalla veranda, Felix lanciò uno sguardo alla finestra aperta e la fissò mentre la superavano. Poi distolse bruscamente lo sguardo da lì e aumentò il passo per camminare fianco a fianco con Hyunjin.

Felix non voleva iniziare a fare domande, ma non poteva fare a meno di pensare che il suo sogno avesse una sorta di connessione con Hyunjin. Voleva sapere tutto su di lui, voleva risposte sul suo passato. Dalle lettere, ai sogni, e ora alle crepe sulla corazza di cui si era circondato, aveva bisogno almeno di qualche risposta.

Red Moon || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora