Capitolo 25: Deliberazione

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Quando le aveva piegato la testa all'indietro contro la pietra e la sua lingua era scivolata nella sua bocca. E la sua mano si era posata sulla sua spalla. Era stato così caldo e lei gli era penetrata dentro come un liquido, come una gelatina. Poi lei gli aveva fatto scorrere quella mano sotto il colletto della camicia fino al collo e lui aveva emesso quel suono, e le sue mutande erano completamente...

Hermione si alzò a sedere e ritirò la punta della penna dalla bocca. Riportò a fuoco i suoi occhi vitrei e imprecò a bassa voce.

Onestamente, era diventata del tutto inutile?

Abbassando lo sguardo sulla sua pergamena, si costrinse a leggere le parole lì - qualcosa sulla costruzione di incantesimi rinfrescanti - e a non scivolare nei ricordi del bacio con Draco.

Ci riuscì per circa 30 secondi, poi si spostò con impazienza.

Aveva  bisogno di un maledetto incantesimo rinfrescante.

Il suo sguardo caldo e preoccupato saettò sugli scaffali della biblioteca che la circondavano, su fino all'alto soffitto e poi di nuovo giù al suo tavolo.

Dio, ma era stato così eccitante. La sensazione di lui, il suo sapore e il suo profumo. La seta della sua pelle sotto le sue labbra. E sarebbe potuta andare subito nella sua stanza. Bussare alla porta. E quando lui avrebbe risposto, lei non avrebbe nemmeno detto niente. Si sarebbe limitava a spingersi contro di lui con un bacio. Infilare la mano nella sua camicia - sarebbe stata di nuovo calda e oggi avrebbe indossato la maledetta maglietta nera - riaccompagnarlo a letto. Spingerlo giù. Scavalcarlo e far scivolare su quella maglietta, mettere le sue labbra sulla sua pelle e contro il suo...

"La barba di Merlino!" La sua penna stava scivolando lentamente dentro e fuori dalla sua bocca. Hermione la tirò fuori disgustata e lanciò un incantesimo di asciugatura sulla sua punta. Aveva davvero bisogno di  concentrarsi. Questo test sarebbe stato difficile e complicato. Il professor Flitwick li aveva avvertiti che sarebbe stato più duro dell'esame MAGO. E non aveva una presa così forte sugli incantesimi che cambiano la temperatura come avrebbe voluto.

Abbassò lo sguardo sui suoi appunti, rendendosi conto di aver copiato le proprietà degli incantesimi riscaldanti nella sezione rinfrescante.

"Maledizione," mormorò, facendo sparire il testo impreciso.

Si alzò a sedere con un sonoro sospiro. Stava andando a gonfie vele. Non era stata in grado di concentrarsi su una sola cosa da ieri. Da quando era sceso da quella dannata scopa come una specie di eroe in una magica storia d'amore.

Ti amo. Sono libero.

Le parole che l'avevano spalancata. L'avevano scioccata nel profondo. Emozionata anche lei. La prima volta che Draco le aveva detto che l'amava.

E poi c'erano stati i baci e le carezze. Il ridere. Vederlo sorriderle. Ascoltare la sua voce profonda e bella. Parlando con lei. Dicendole che gli era mancata e che si ricordava.

Ti amo, sono libero.

Era fottutamente libero. E l'amava ancora. Lo amava, ovviamente. Questo non era mai stato messo in dubbio. E lei si era alzata verso di lui ieri come una marea, inesorabile e veloce.

Finché non aveva smesso.

Perché si era fermata? Una parte di lei non riusciva nemmeno a ricordare adesso - la parte di lei che gli aveva lanciato occhiate furtive per tutto il giorno (vedendo anche lui voltarsi indietro...dio), la parte di lei che voleva davvero mettere in borsa il suo materiale di studio e correre verso il suo camera.

Ma no. C'erano state delle ragioni. Motivi diversi dal tema che l'avevano tenuta alzata fino a tardi.

E quando si era seduta qui e aveva ottenuto solo un minimo di controllo su sé stessa, erano tornati di corsa abbastanza velocemente.

Falling Dark - scullymurphy - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora