Capitolo 28: Intero

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Hermione osservò la sua porta chiusa per diversi istanti, il libro nella sua mano sembrava quasi vivo. Alla fine lo guardò, era una semplice copertina in pelle, molto fine, naturalmente, vuota e liscia ma un po' consumata agli angoli, come se l'avesse accompagnato spesso negli ultimi mesi.

Si lasciò cadere sulla sedia della scrivania e accese la lampada. Posò il libro nel quadrato di luce proiettata e lo contemplò.

Aprirlo avrebbe significato...

Vederlo. Conoscerlo. Tutto di lui. Meglio di quanto avesse mai avuto o avrebbe potuto avere in una breve estate, o in questa parodia di un anno scolastico.

Le sue mani, adagiate su entrambi i lati del libro, si contrassero. Una parte codarda della sua mente sussurrò che questa era la sua ultima possibilità. Poteva lasciare il diario non letto, riconsegnarglielo con un biglietto di scuse. Abbottonare il suo desiderio e impacchettarlo. Chiudere questo capitolo della sua vita e andare avanti.

Ma poi aveva pensato alla sua faccia quando le aveva chiesto se lo amava ancora. E stranamente pensò a una notte a San Cipriano—una delle ultime—di ritorno da Blaise, sulla motocicletta nell'aria calda, le braccia attorno alla sua vita e la guancia sulla sua schiena.

E se avessero potuto tornare là e questa fosse stata la strada?

E inoltre, chi stava prendendo in giro?

Cercò il libro e lo aprì con uno strattone, ripiegò la copertina e cominciò a leggere.

***

Le prime annotazioni erano come le aveva descritte - più una registrazione che altro - un mero resoconto della notte del vincolo, un elenco aggiornato degli effetti dell'incantesimo, note sui tentativi suoi e di Astoria per contrastarlo. Hermione sfogliò abbastanza velocemente queste pagine, gli occhi che scorrevano sulla sua scrittura audace:

27 marzo

Confermato che era un incantesimo vincolante. La mamma ne sa parecchio su di loro. Non è contenta di questo. Non lo sono neanche io, ma sembra saggio fingere che lo sia. Non sono sicuro di A.

28 marzo

Consapevole di una sensazione di calore quando sono vicino ad A. Dice che lo sente anche lei. Ci siamo toccati le mani per vedere se si intensificasse e così è stato.

Ne abbiamo parlato e nessuno di noi due lo vuole.

29 marzo

Non c'era nient'altro che un graffio scuro nella pagina qui e Hermione scosse la testa su di esso.

Il giorno in cui era stata al Maniero.

Le visioni dei lineamenti contorti di Bellatrix le attraversarono la mente, e le sue dita si contrassero al ricordo della Cruciatus. Ovviamente Draco non ne aveva scritto—se questo diario fosse caduto nelle mani sbagliate... Ma anche senza parole, lei conosceva il profondo senso di colpa che si portava addosso quel giorno, non importava quante volte l'avesse rassicurato.

"Vorrei poterti far vedere," sussurrò, tracciando il segno frastagliato e girando alla pagina successiva.

14 aprile

Ho parlato con A oggi. Entrambi abbiamo notato le stesse cose: il cercarsi l'un l'altro, i pensieri invadenti, la sensazione di benessere quando si è insieme. Tutto ricalca i resoconti che abbiamo letto sui vincoli. La mia mente e...i miei sentimenti fondamentali...rimangono invariati, ma mi sembra sempre meno di avere il controllo su questo. A conferma lo stesso. È fottutamente terrificante.

Falling Dark - scullymurphy - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora