7. Rilassati

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Charles
Era ufficialmente iniziata la stagione 2023 e Charles non vedeva l'ora di iniziare le gare. Dopo la crisi di novembre il pilota aveva lentamente ritrovato l'entusiasmo: quei mesi lontano dalla rossa gli avevano fatto capire che non poteva farne a meno. Aveva trascorso quel periodo in famiglia, con gli amici, con la fidanzata, e a nessuno aveva raccontato di quando, preso dallo sconforto, aveva scritto la lettera di dimissioni.

Era certo che non avrebbero capito, e quei giorni insieme glielo confermarono. A nessuno sembrava importare più di tanto della stagione disastrosa di Charles: in fin dei conti erano in vacanza, il suo conto in banca era pieno, gli amici felici, Charlotte più provocante che mai. Ma lui non riusciva a dimenticare tutti gli errori, le decisioni sbagliate. E iniziò a crescere in lui un desiderio profondo di rivalsa. Ogni giorno si dedicava alla preparazione fisica, stava attento alla dieta.

"Rilassati." Aveva detto Charlotte una sera durante le vacanze di Natale. L'aveva presa male, e avevamo litigato. Come poteva anche solo pensare a rilassarsi, quando aveva quasi gettato tutti i suoi sacrifici alle ortiche? Quando aveva appena disputato le peggiori gare della sua carriera.
"Sei intrattabile in questi giorni Charles, sarei stata meglio in montagna con i miei." La goccia che fece traboccare il vaso.
"Ne sono certo, tesoro. Infatti domani potrai raggiungerli, io torno a Maranello, devo prepararmi per il mondiale." Poi uscì dalla stanza e raggiunse la palestra per una sessione d'allenamento. L'ennesima.
Vide Charlotte andarsene piangendo, ma non la fermò. Non riuscivano a capirsi, e forse stare separati per un po' poteva aiutare.

Non la sentiva da quel giorno, oltre due settimane prima. Ma non gli importava. Aveva solo un pensiero in testa. Solo un obiettivo.
Era così felice di ricominciare che ripensare a quella decisione di novembre lo faceva impazzire. Cosa cazzo avevi nel cervello?, si chiedeva Charles più o meno sei volte al giorno.
Proprio mentre rimuginava, vide entrare Silvia dal cancello. Sembrava spaesata, e si promise di aiutarla in ogni modo per permetterle di ambientarsi in quel covo di iene.

"Ehi amico, chi è la nuova?" Chiese Carlos, che lo aveva raggiunto nel cortile della fabbrica.
"Una tirocinante, l'ho conosciuta a novembre."
guapa. Sarà un piacere vederla ogni giorno, sicuramente meglio di Binotto."
"Fai poco il simpatico." Disse il team principal, che era giusto arrivato alle loro spalle, facendo trasalire lo spagnolo.
Il monegasco si allontanò, andando incontro alla giovane.
"Cerca di essere gentile con lei. E di farla sentire a suo agio. Qualsiasi cosa accada, è importante che lei rimanga." Disse Binotto al suo secondo pilota. Sainz capì immediatamente.
"Charles... è lei, vero?" Binotto annuì, guardando da lontano l'incontro tra il suo gioiellino e la sua benedizione.

Silvia
Il primo giorno era partito male ancor prima di iniziare. Appena alzata Silvia aveva spento la sveglia e notato la notifica di Instagram. Charles le aveva inviato la richiesta. Non le sembrava tanto strano. Poi aprì il profilo del ragazzo, vide i milioni di follower, e realizzò. Cazzo se era strano.
Seguiva poche persone; se il suo nome fosse apparso in quella esigua lista sarebbe stata esposta a chiacchiere e gossip. Esattamente ciò che voleva evitare.
Non accettò la richiesta, però iniziò a seguirlo: nella moltitudine di fan del monegasco non avrebbero di certo notato lei.

Arrivò a Maranello dopo una breve passeggiata e subito vide lui. Il pilota parlava fitto fitto con quello che riconobbe come Carlos Sainz. Poi lo vide avvicinarsi.
"Buongiorno, agitata?"
Il monegasco sembrava intenzionato a darle un bacio, ma alla fine si ritrasse e non lo fece.
"A dire il vero si, mi sento un po' fuori luogo."
"Beh all'inizio fa questo effetto, ma ti assicuro che non è così male. Come sei venuta?"
"A piedi, Mattia mi ha trovato casa a due passi."
"Stasera ti porto a guidare."

Provò a rispondere ma Charles la lasciò lì, senza possibilità di replica. Binotto le venne incontro, spiegandole lo svolgimento della giornata.
"Allora, la casa ti piace?"
"È bellissima, fin troppo grande."
Poi le presentò Sainz, il secondo pilota. Sembrava simpatico.
"Piacere di conoscerti, non farti spaventare da questo circo. Sembrano tutti matti ma ti assicuro che qualcuno si salva."
"E tu saresti tra quelli che si salvano?" Rispose Silvia sarcastica.
"Assolutamente no, io sono il re del circo."

Silvia rise di gusto. Si sentiva osservata e infatti Carlos confermò la sua sensazione.
"Il mio compagno di squadra non ti toglie gli occhi di dosso e mi guarda come se mi volesse uccidere, saresti così gentile da spiegarmi il motivo?"
Silvia sorrise per l'audacia del giovane pilota.
"A dire il vero non ho molto da dirti, ci avrò parlato si e no per trenta minuti. Però sul perché potrebbe desiderarti morto ho una mezza idea..."
"Sentiamo..."
"Un avversario in meno per il titolo."
Rispose sicura, e si allontanò verso la sala convegni.
Carlos rise: iniziava a capire Charles. Quella ragazzina sapeva il fatto suo.

PROMISES - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora