Marzo 2023
Silvia
Due mesi erano passati con una velocità impressionante. Il primo Gran Premio si avvicinava e lei iniziava a percepire la tensione che aleggiava a Maranello.
La macchina sembrava ok. I due piloti carichi. Gli ingegneri lavoravano duro da mesi per permettere ai due giovani di competere ai massimi livelli. La nuova macchina era stata presentata qualche giorno prima: in quell'occasione aveva rivisto Charles.I loro sguardi si erano incrociati per qualche secondo prima che l'attenzione del giovane venisse catalizzata dalla rossa.
Lui non si era avvicinato, e lei aveva fatto lo stesso. Avrebbe voluto dirgli che aveva visto ogni singola gara dei suoi rivali, che aveva individuato i loro punti di forza e i momenti di difficoltà. Avrebbe anche voluto dirgli che aveva ragione, che studiando era riuscita a comprendere tante cose che prima le sembravano inconcepibili. Aveva studiato la macchina, le gomme, il sistema frenante. Aveva fatto di tutto per arrivare pronta alla prima gara.
Aveva fatto di tutto per impressionarlo: eppure adesso si rendeva conto che il tempo che si era presa aveva irrimediabilmente raffreddato i loro rapporti. Con quelle premesse, non avrebbe mai avuto modo di mostrargli tutto ciò che aveva imparato."Perché prima di Miami eravate migliori amici e adesso nemmeno vi salutate?"
Carlos non aveva peli sulla lingua, era evidente.
"Secondo me ti fai troppi film."
"Può essere, ma Charles mi aveva detto che sareste venuti al gala insieme e invece tu non c'eri."
"Mi sono ammalata e sono tornata a casa."
"La versione coincide. Ma non sono ancora convinto." Silvia aveva tirato fuori la prima scusa plausibile, ed era sollevata che Charles avesse detto la stessa cosa.
"Parliamo di te, piuttosto. Come ti senti? Carico?"
"A palla chica. Voglio puntare al massimo."
"Non dimenticarti che anche se siamo nella stessa squadra siamo nemici."
Lui rise. Era brutto da dire ma era vero. E in quei giorni di avvicinamento al mondiale lo aveva capito con chiarezza. I due team convivevano a Maranello, condividendo officine, uffici, corridoi. Eppure la tensione tra i due team diventava sempre più evidente."Ti rubo un attimo la nostra tirocinante."
Binotto le fece cenno di seguirlo in ufficio, dopo aver gentilmente allontanato Carlos.
"Qualcosa non va tra te e Leclerc?"
"Non che io sappia."
"Prima di Miami sembravate molto più... intimi."
Lei sorrise, facendo capire al team principal quanto fossero fuori luogo le sue illazioni.
"Non mi interessa la tua vita privata. Sei libera di fare ciò che vuoi, ovviamente. Ma i team devono essere uniti, un solo membro meno integrato e tutto l'equilibrio salta."
"Puoi stare tranquillo, ho un ottimo rapporto con tutte le persone che fanno parte del team. E se dovessero esserci frizioni, ti assicuro che sono in grado di separarle dal lavoro."Charles
L'aveva vista parlare con Carlos, con una complicità di cui si scoprì terribilmente invidioso. E poi aveva visto Binotto avvicinarsi. Sapeva perfettamente cosa avrebbe detto alla giovane. Lo stesso discorso era toccato a lui, quella mattina.
Binotto era curioso di sapere cosa fosse successo a Miami, ma Charles era rimasto vago, cercando di non lasciargli alcun margine per le sue speculazioni. Non aveva detto a nessuno di quella notte: lo avrebbe tenuto per sé. Non avrebbe permesso a una scopata di rovinare la carriera di Silvia, di metterla in una posizione scomoda. Se necessario, se lo sarebbe portato nella tomba.La vide uscire dall'ufficio e si decise a raggiungerla.
"Ti ha chiamato per spettegolare, vero?"
Lei gli regalò un sorriso sincero che dimostrava tutta la felicità per quel contatto.
"È toccato anche a te?"
Lui annuì e ricambio il sorriso.
"Allora, ti piace la macchina?"
"È bellissima, non vedo l'ora di provarla. So che hai passato parecchio tempo in officina e che hai anche risolto qualche problema. I meccanici sembravano stupiti."
"Diciamo che ho studiato e osservato molto."
La modestia della giovane cozzava con i racconti dei suoi ingegneri: aveva passato giorno e notte con loro, aveva studiato la macchina, aveva suggerito delle migliorie. Erano straniti dalle conoscenze di quella ragazza che era stata presentata come ignorante in materia."Ho anche studiato i tuoi avversari."
"Trovato qualcosa di interessante?"
"Qualcosa, si. Se vuoi ti mando tutto."
Oppure potresti mostrarmelo, di persona, a casa mia, avrebbe voluto dirle.
"Si, girami pure quello che hai."
Lei sorrise, lo salutò con la mano e sparì nell'ufficio.
Si maledisse per essere stato così professionale, quasi freddo. Ma rivederla gli aveva scatenato dei sentimenti che aveva tentato di sedare per due mesi. Doveva pensare al mondiale, non poteva perdere la testa. E sapeva benissimo che lei gliel'avrebbe fatta perdere.
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PROMISES - Charles Leclerc
FanfictionMentre Charles Leclerc vede sfumare l'ennesimo titolo mondiale, Silvia risponde a un'offerta di tirocinio in Ferrari.