Capitolo 3

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Vittorio guardava perplesso la sbobba grigia nel vassoio. "Sarà soia?" si chiese "O avena? O forse crema di pollo?"

Aurora gli diede un colpo sulla nuca, abbastanza forte da far oscillare quella sbobba – Terra chiama Vitto!

- Si, scusa... è che...

La ragazza scattò davanti a lui, facendo scontrare il vassoio contro il suo – Ehi, Guardami! So quanto ti mette ansia uscire dallo status quo, dalla comfort-zone o qualunque altra parola esotica che descriva la nostra sfigataggine sociale. Ma questa è la nostra occasione! Andiamo a quel tavolo e conquistiamo Melis... volevo dire le Divinità!

L'amico deglutì, annuì e i due si diressero verso il leggendario Tavolo dei Sette.

- Ehi Vitto! - esclamò Melissa vedendoli arrivare – Vi abbiamo lasciato due posti, sedetevi dai!

Aurora quasi perse l'equilibrio vedendo la divinità sorriderle.

I due si sedettero al tavolo e Vittorio rispose al saluto generale – È veramente un onore sedere al...

- Chi è questa gente al nostro tavolo? - disse uno dei ragazzi. I suoi meravigliosi occhi azzurri scrutarono i due con disprezzo – Da quando socializziamo con gli 80ini?

- Li ha invitati Giona, Cesare – esclamò una ragazza dai capelli bianchi – Qualche problema?

Neanche il grande Cesare Castelli era immune al suo sguardo gelido. Cercando di nascondere l'inquietudine, sospirò e rispose – No assolutamente, alla fine è lui a rischiare di decadere dai Sette, vero Giona? - e diresse il suo sguardo avvenente verso il nerd.

Giona rise – Si certo, come se non fossi io a capo del comitato dei secchioni che calcola il ranϏing! - poi si voltò verso i due ospiti, percependo il loro imbarazzo – Comunque, non mi sembra corretto terrorizzarli così!

- Giusto Giona! - esclamò una ragazza dai capelli viola – Perché non facciamo una bella presentazione?

Laura, la ragazza dagli occhi di ghiaccio, sbuffò – Ma se ci conoscono tutti, Giada? Per poco Aurora non si è bagnata quando Melissa le ha sorriso!

Aurora arrossì e abbassò lo sguardo, quasi nascondendo il volto nella sbobba.

- Appunto per questo, no? - rispose Giada – Chissà quante voci false girano su di noi! Ad esempio... Vittorio, giusto?

Il ragazzo annuì.

- Avresti detto mai che Cesare, il carismatico ranϏing 96, sarebbe stato così ostile con te?

- Ehi! - esclamò lui.

Vittorio accennò ad una risata – In effetti...

- A me piace l'idea di Giada! - esclamò un ragazzo dai capelli rossi – Sa molto di teatro, no? Siamo personaggi che dobbiamo introdurci allo spettatore, Vittorio nel nostro caso!

- Per te tutto sa di teatro, Nico! – commentò Melissa ridendo.

- Iniziamo allora! - esclamò l'attore – In ordine crescente, giusto Giada?

La ragazza annuì e sorrise al suo simp preferito – Ovvio, il climax è fondamentale! Giona, a te i riflettori!

- OϏ... allora... - si guardò intorno incerto e disse – Sono Giona Galvani, ranϏing 90, classe 5A come voi. Sono il ragazzo più intelligente del liceo, vincitore nazionale delle gare di matematica e fisica. Sono a capo della Commissione RanϏing e mi occupo di aggiornare regole e classifiche settimanalmente.

- Si Giona, bel curriculum, ma qua Vittorio e Aurora vogliono conoscerci come persone, non come Divinità! - esclamò Giada.

Il leader della commissione si sentì più in imbarazzo di prima – Ehm... sono una persona creativa, introversa e... ho una passione per la filosofia politica? Veramente, non so cosa dire, ragazzi! – e rise.

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