Il leader dell'Organizzazione Giona Galvani, camminava per i corridoi del COW con in mano un caffè e una tisana. "È sospetto che la vada a trovare così, senza una scusa?" si chiedeva "No, ma che dici: tu hai una scusa! Le hai dato cinque cavie, ci sta che controlli come sta andando l'esperimento" e accelerò il passo, esercitandosi a sorridere.
"Sei agitato, stai sudando. Rilassati, dai! Ricorda che c'è Erika con loro, ti darà una mano. Aspetta, ma Erika sa? Certo che sa, Erika sa tutto! E poi ormai lo hanno capito tutti, guarda! Il grande Giona Galvani ha una crush per la dottoressa Leone e si comporta come un 14enne: che umiliazione!" e si fermò dietro alla porta del laboratorio. Fece un respiro profondo e premette il citofono col mignolo.
Il dottor Ortensi aprì la porta e gli fece cenno di fare silenzio – Entra Giona – gli sussurrò.
Il Professore lo seguì all'interno del laboratorio, facendo attenzione a non inciampare nella miriade di cavi che attraversavano la stanza. Quella rete collegava le cinque sdraio con le cavie alle due postazioni degli scienziati. Si voltò poi verso Ludmilla, seduta in una di quelle postazioni accanto ad Erika e Federico. La ragazza salutò Giona con la mano e gli fece cenno di fare silenzio, indicando la dottoressa.
Ludmilla indossava un visore VR, intenta a massacrare il suo controller con le dita - Infatti! Dove hai vissuto finora, Vitto? Comunque... a mezzanotte finisce l'Ora di Caos e inizia la premiazione. Fede, quanto serve a voi del comitato ranking per aggiornare i punteggi?
La stessa frase echeggiò dall'altra postazione. Lì sedevano Fabrizio e Otto, illuminati da una parete 4x4 di monitor. Metà degli schermi proiettava quello che sembrava un videogioco dei primi anni 2000, l'altra i valori vitali e celebrali dei Goldilocks.
Il dottor Ortensi indicò le sedie accanto alla parete, Giona ne prese una e la posizionò accanto alle loro, aggiungendosi agli spettatori della simulazione – Che sta succedendo? - sussurrò ai registi.
Otto sapeva che Ludmilla gli aveva già parlato del progetto, per cui rispose direttamente – I Sette stanno trascorrendo una notte al Liceo per discutere del Ballo.
- Una notte?
- Sì, la situazione è peggiorata: Vittorio sta attivamente provando a sovvertire la narrativa. Qualunque cosa sia questo Kai, sta rischiando di far saltare tutto!
Galvani si finse stupito dalla notizia - Kai gira ancora nella simulazione?
- Lo avevamo quasi catturato, ma ha smesso di apparire da allora, salvo per alcuni easter-eggs grafici. Pensavamo di provare...
- Otto! - lo interruppe Fabrizio – Vittorio è fermo, troppo fermo!
Il dottor Ortensi si alzò di scatto, scagliando gli occhi contro uno dei monitor. I grafici della sua attività celebrale erano leggermente diversi da quelli delle altre cavie, ma quelle leggere differenze avrebbero potuto avere un enorme impatto sulla simulazione – Sta rivivendo dei ricordi del mondo esterno! - e ruppe la regola del silenzio urlando – ERIKA, FEDERICO, ENTRATE SUBITO!
I due indossarono i caschi VR, premettero dei tasti sui controller e spawnarono dietro alla porta dell'aula. Discussero per alcuni secondi e iniziarono un conto alla rovescia. Tre, due, uno... - Qualcuno ha detto COCCARDE?
Vittorio tornò attivo nella simulazione, rigenerando la quarta parete. Otto e Fabrizio non abbassarono però la guardia: continuava a fissare Laura, sforzandosi di rievocare quella visione.
Fanelli inviò allora un messaggio al fratello, "Fede, dobbiamo sedare e resettare Verre. Dosi?"
"Mezza" rispose lui attraverso lo schermo della chat. Otto lo lesse e si diresse verso i lettini delle cavie, mentre il collega preparava l'animazione per lo svenimento. Vittorio fu così sedato da Otto nel mondo reale e da Fabrizio nella simulazione.
"Lasciatelo a me!" scrisse Erika nella chat, "Ho un idea per contrastare l'anti-narrativa di Kai. Tenete occupati i Sette mentre sto fuori con lui. Poi proseguiamo con Fiamma"
Tutti e quattro le diedero l'ok e, alcuni minuti dopo, Vittorio respawnò fuori dall'aula con Nathalie.
La noia di Giona sparì vedendo la performance di Erika. La sua migliore agente stava trasformando Kai in un punto di forza della loro trama, "Ma a Kai non interessa veramente sovvertirla" pensò, "Kai vuole l'unica cosa che ho sempre rifiutato di darlə".
Spinto dall'istinto di distogliere l'attenzione da ləi, chiese – Ma devo aspettare ancora molto? Quando posso...
- Potrai parlare con Ludmilla quando sarà finita la notte – rispose bruscamente Fabrizio – Scusa, ma è troppo rischioso interrompere.
Il Professore appoggiò allora la schiena alla sedia e si godette lo spettacolo, passando dalla falsa confessione della Neko, al gioco della Fiamma, alla corsa al bagno di Vittorio.
Quella fuga improvvisa mise tutto il team sull'attenti. Ludmilla ed Erika rimasero nella stanza a monitorare le altre cavie, mentre Federico seguì di corsa il protagonista, provando a distrarlo con la propria sottotrama. Vittorio lo ignorò e cominciò a scrivere allo specchio, davanti agli occhi sconvolti di Fanelli.
L'ingegnere premette il tasto start sul controller, arrestando la simulazione - LUDMILLA! ERIKA!
- Che c'è Fede? - risposero le due, glitchando accanto a lui.
- Dobbiamo interrompere e ripianificare tutto – e ruotò la visuale in direzione dello specchio.
Tutti lo lessero sconvolti, per poi vedere la scritta illuminarsi e scomparire. Al suo posto apparve un disegno stilizzato dei capelli a caschetto di Kai.
Quella esplicita presa in giro fece andare Ludmilla in escandescenze – BASTA! NON NE POSSO PIÙ, KAI! SAPPI CHE TI TROVERÒ E TI FARÒ UCCIDERE, CHIUNQUE TU SIA!
In risposta, un enorme sorriso azzurro apparve sotto il caschetto.
La dottoressa urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, premette aggressivamente dei tasti e lanciò via controller e visore – MA PORCOD... - si voltò verso gli schermi – Ehi Giona! Da quanto tempo sei qua?
STAI LEGGENDO
RanϏing 96
Science FictionLiceo Lovelace, una scuola ossessionata dalla reputazione sociale. Qui la vita degli studenti ruota intorno al Ranking, una maniacale classifica della popolarità. Tutti vivono per il ranking, tutti cercano di accumulare punti e raggiungere il leggen...