Capitolo 18

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L'agente Lidia Locatelli sorrise nel vedere uno dei suoi uomini tornare con Vittorio Verre in manette – SI, FINALMENTE! - si chinò verso il prigioniero – Non sai da quanto tempo sogno questo momento, Vittorio! Grazie a questa cattura otterrò finalmente una promozione!

L'espressione del criminale rimase tetra, pesantemente rivolta verso il basso.

- Che gli è successo? Dov'è la ragazza... la Adamo?

- Risonanza l'ha spalmata sulla strada – rispose il collega – Abbiamo raccolto dei campioni da mandare alla scientifica, ma lo scoiattolo ha già confessato.

La donna rimase sconvolta dalla notizia – Risonanza ha ucciso un membro dei Goldilocks a sangue freddo? Ma come fa la gente a considerare un eroe questo sociopatico? - sbuffò e si diresse verso gli altri prigionieri, guidandoli ad uno ad uno nel cellulare.

Una Violetta strappò e attraversò i nastri gialli della polizia, posteggiando all'interno della scena del crimine. La Locatelli vi si avvicinò e strinse i pugni indisposta: sapeva bene di chi fosse – A cosa devo la visita?

Una ragazza uscì dal veicolo. Indossava dei guanti neri e teneva tra le mani un cofanetto metallico – Ciao Lidia – e le sorrise, venendole incontro – Mi dispiace ma non potete portare i Goldilocks all'Istituto: l'Organizzazione li richiede, ordine diretto del Professore.

- Cosa? No! - rispose lei infuriata - Li ho inseguiti per mesi, colpo per colpo: merito di catturarli!

La ragazza rise – Non è negoziabile.

L'agente la guardò innervosita.

- Cosa vuoi, Lidia? Una promozione? Fatto! - e aprì il cofanetto, rivelando sei siringhe piene e un foglietto – Sedali tutti e portali a questo indirizzo. L'Organizzazione ti ripagherà a dovere, come ha sempre fatto.

La Locatelli sospirò e accettò il cofanetto – Comunque sono cinque: Risonanza ha fatto fuori Aurora Adamo.

La ragazza assunse un'espressione scocciata, ma cercò di non darlo a vedere – Capisco. Vedremo di correggere il progetto per tenerne conto – la salutò con un gesto freddo e tornò alla Violetta.

Si sedette dietro al volante, chiuse lo sportello e sospirò.

L'ingegnere Federico Fanelli sedeva accanto a lei – Che è successo, Erika? Hanno rifiutato.

- Risonanza ha ucciso Aurora, ce ne manca uno – e avviò l'auto.

- Posso interpretarla io, tranquilla. Ne discutiamo col gruppo appena arrivati, non dovrebbe essere un problema.

- Chi sarebbe il gruppo esattamente? - chiese la spia di Galvani – So per certo che Ludmilla è il leader, altrimenti il Professore non avrebbe mai supportato un progetto del genere.

Fanelli rise - Perché non lo avrebbe fatto, scusa?

- Tuo fratello fa parte del team, vero?

- Sì – e sbuffò – Davvero? Giona non avrebbe supportato un progetto sulla Verità soltanto per Fabrizio?

- Non nutre particolare simpatia neanche per te. Sappiamo che hai venduto alla Fiamma una ricetta per produrre una nuova droga psichedelica. Sai quanto potere politico hanno ottenuto? Per colpa tua è fallito il disegno di legge per legalizzare la psilocibina per uso medico.

L'ingegnere genetico abbassò lo sguardo – Ah, non pensavo...

- Certo! Non pensavi che la Fiamma l'avrebbe somministrata aggressivamente ai loro sgherri, mandandoli berserk nei quartieri poveri! Come se non avessero mai tenuto la droga intenzionalmente illegale, giusto?

- Ok capito, Giona ci odia entrambi. In pratica ha accettato di collaborare per Ludmilla e Otto.

- Esatto – gli lanciò un sorriso di superiorità – e ha mandato me a sorvegliarvi – abbassò lo sguardo verso il navigatore e notò mancavano pochi minuti all'arrivo – Quindi... in cosa consiste esattamente il progetto?

- L'idea nasce da una teoria di Ludmilla e Otto: se si innesta la Verità in maniera inconscia e la si evoca in "condizioni particolari", potrebbe risultare non letale. Per evitare che la vittima si metta ad urlare la frase nel mondo esterno, vogliamo provare a riprodurre queste condizioni in una realtà virtuale immersiva al 100%.

- In pratica Fabrizio ha programmato la realtà e assemblato il setup, mentre tu hai sviluppato un allucinogeno per le cavie – dedusse la ragazza.

Federico annuì.

- E noi staremo lì a giocare come NPC, mentre uno dei Goldilocks completa il gioco?

Annuì ancora – Il protagonista sarà Verre, ovviamente.

- E a che gioca?

- Sarà uno studente del Liceo Lovelace, una scuola ossessionata dalla reputazione sociale. È un'idea di Ludmilla, sarà lei a spiegarti i dettagli.

Erika rise – Adesso capisco perché il Professore ha mandato me: non è un videogioco, è una missione sotto copertura.

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