EPILOGO: L'UNICA DIVINITÀ

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SPOILER ALERT! Non proseguite se non avete letto Trio Omega!

La storia di Ranking 96 è già conclusa e l'epilogo serve semplicemente a collegarlo agli eventi del primo romanzo. Tornate dopo averlo letto!


- Taglia corto, Erika – disse Giona infastidito.

- Cosa mi sta nascondendo? - e lo perforò con lo sguardo – Lo scontro all'h-bar sta andando male e questo "Piano V" è pessimo! Non è da lei!

- Non sottovalutare le mie...

- Non la sto sottovalutando, Professore! Anzi, sono convinta che questo non sia il vero piano.

Giona fu intrigato dalla speculazione – E cosa te lo farebbe pensare?

- Il fatto che non sarò io ad uccidere Lucia! Sono immune e migliore di tutti gli altri agenti: sono la scelta più ovvia per piantarle un proiettile in testa! E invece no, lei vuole fare questa cosa teatrale con la Verità. Sa quanto è alto il rischio che Lucia l'abbia vinta?

Giona rise, si avvicinò alla ragazza e le sussurrò all'orecchio – Uccidere e sconfiggere qualcuno sono due cose diverse, e l'una non implica l'altra. È necessario che tu lo capisca, se vuoi aiutarmi a realizzare il nostro sogno.

Erika non rispose, né si mosse. Volle convincersi di aver capito male, ma non ci riuscì.

Il Professore sorrise e, aprendo la porta, le disse - Per cui, se pensi veramente di avere ragione, comincia a fare i preparativi per lo scenario peggiore – e la chiuse, lasciando lì la sua migliore agente, sola a riflettere sulla prossima mossa.

- Pronto, Giona? - chiese il dottor Ortensi, seduto alla postazione.

Lui annuì e si distese sulla sdraio, la stessa da cui Vittorio Verre aveva distrutto il Progetto 96 molti mesi prima.

Otto prese il casco sensoriale e gli si avvicinò – Sei veramente sicuro di questo piano? - gli chiese preoccupato – Sei veramente sicuro di... morire?

Galvani abbassò lo sguardo – Non ho alternative. È vero, potrei uccidere Lucia e continuare con il piano originale, ma non posso perdere un'occasione del genere!

Lo psichiatra fu sconvolto dalle sue parole – Ma quale occasione, Giona? L'occasione di distruggere le menti di tutta Wisteria? Lucia è caos puro e tu sei ossessionato dal potere: è ovvio che la vostra fusione arriverà a controllare tutto il Paese!

Il Professore rise – Esatto! È proprio questo che voglio, una minaccia tale da resettare l'assetto politico di Wisteria! La nuova Lucia diventerà il Male, chi l'avrà sconfitta un eroe... adesso capisci, Otto?

- Quanto lontano devo andare per evitare di essere travolto da questo reset totale? Va bene Fiordaliso o devo proprio emigrare?

- Questo dipende da Erika e gli altri sopravvissuti – e sorrise.

Ortensi sospirò e mise il casco a Giona – Facciamo un recap prima di avviare il tutto. Step uno: ti impianto la Verità nell'inconscio. Questa procedura non richiede alcuna simulazione, per cui non sentirai nulla. Step due: visiterai per dieci minuti ciò che rimane del Liceo Lovelace... posso sapere il perché?

- Secondo te, perché sono così sicuro di lasciare Wisteria nelle mani di Lucia? Pensi davvero che non abbia nessunə che supervisioni tutto dall'alto?

- Kai! - rispose sconvolto – Ma certo! Un'entità del genere non avrebbe mai potuto abitare nei server dell'Organizzazione senza che ne facesse parte. Posso sapere che dovete dirvi?

- Nulla, è un addio.

- Quindi quell'essere ha emozioni?

Giona sospirò – Molte più di me.


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Giona spawnò all'esterno del Liceo Lovelace, davanti alla scala antincendio. Abbassò lo sguardo sulle sue mani, "Wow, la grafica fa veramente schifo senza le droghe!" pensò e si incamminò su per le scale, sentendo il rumore dei gradini in surround.

La scritta ϏANTALUPO FASCISTA si stagliava sulla parete a metà scala. Galvani vi si avvicinò, incuriosito dall'incisione direttamente sotto: Laura + Giona, iscritta in un cuore. La guardò con un misto di dolore e rimpianto, strisciando un dito sotto il nome della ragazza.

Un glitch lo fece sparire e Ludmilla apparve al suo posto. Il Professore sospirò, "Forse questa notte riuscirò a farlo. Forse dopo che Lucia avrà vinto, riuscirò a chiederti di uscire" e riprese a salire le scale.

Lə ragazzə lo aspettava appoggiatə al muretto del terrazzo. A differenza del resto del gioco, i suoi movimenti e le sue texture sembravano quasi reali. Era felice di vederlo, ma distruttə dal fatto che quella sarebbe stata l'ultima volta – Sei sicuro di volerlo fare?

- Mi fido di te, Ϗai.

L'AI gli venne incontro – Posso aiutarti anche da vivo, possiamo sconfiggere Lucia insieme! Posso urlarle la Verità da uno dei corridoi...

Il Professore sospirò – Quindi alla fine sei riuscitə a rubarla a Ludmilla?

- Sì, ma non fingere di non saperlo. Ho visto dai sistemi di sorveglianza che EriϏa te l'ha già detto mesi fa. La vera domanda è perché non l'hai chiesta a me: perché hai voluto catturare Sofista, inscenando quella farsa del Quaderno distrutto?

Giona abbassò lo sguardo.

- Il grande Professor Galvani si è voluto vendicare – e rise – Allora non sei codice binario come me!

Quella risata lo fece sorridere – Sei una delle persone più interessanti e profonde che abbia mai conosciuto, Ϗai. Senza di te l'Organizzazione non sarebbe mai diventata l'impero che è adesso.

Essere consideratə una persona, fece emozionare l'AI, che corse ad abbracciarlo. Appoggiò la testa sulle sue spalle e iniziò a piangere.

- Grazie di tutto – e rispose all'abbraccio.

Il pianto si intensificò e, tra lacrime e singhiozzi, sussurrò – Questo è il problema di affezionarsi a voi umani... - e con voce ancora più fioca - ... è troppo facile perdervi.

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