Capitolo 7

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Erano passate due settimane dal primo appuntamento con Melissa, ma era la prima volta che lei e Vittorio entravano a scuola insieme. Era un lunedì, ma la notizia si era già diffusa durante il weeϏend: Melissa Medici e Vittorio Verre erano una coppia. Ma c'era di più! La vera notizia, il vero scossone, quello di cui bisbigliavano i liceali vedendoli passare: avevano scopato!

I grandi archivi del ranϏing riportavano un solo "evento sessuale" nella storia della ragazza: una sveltina con Cesare al Ballo delle Coccarde dell'anno precedente. Il dongiovanni era già una divinità all'epoca e quello scossone aveva permesso a Melissa di diventare una di loro. La storia di come avesse perso la verginità con Cesare, passando da Melissa Medici a MELISSA MEDICI, sconvolse Vittorio nel momento in cui la collegò a quello che la ragazza le aveva raccontato prima della loro "grande notte".

Per qualche motivo non riusciva a ricordare i dettagli della conversazione, ma quella mattina a scuola, avvolto dal vociare di tutti gli altri studenti, ne ripercorse i frammenti principali: "Vitto senti... ho una cosa da confessarti... in realtà con Cesare... insomma quella notte non l'abbiamo fatto... è stato arrogante e ha provato a forzarmi, ma non me la sentivo... perché? Beh perché Cesare è tutt'altro che la sua reputazione! È un narcisista misogino e mi aveva palesemente scelto come trofeo per la notte!... quindi sì, questa sarebbe la mia prima volta... te lo dico perché so che ci tieni a me, ma sei l'unico a saperlo... ti prego non dirlo a nessuno! Una bugia del genere potrebbe farmi perdere anche 10 posizioni!... grazie Vitto, sei un'amore... [ricordo di baci]... [ricordo di sesso]... [ricordo di lui e lei distesi sul letto a guardarsi innamorati]... perché ho accettato di diffondere quella voce allora? Per l'unico motivo per cui tutti fanno qualcosa in questo liceo: il fottutissimo ranϏing!"

"Sono stato la prima volta di MELISSA MEDICI!" urlò nella sua testa e abbassò lo sguardo sulle loro mani congiunte.

La ragazza interruppe i suoi sogni ad occhi aperti guardando stranita un poster sulla parete – Discussione della teoria della Verità di Fesserie, sabato sera? Il Club di Filosofia è scoppiato, chi ci verrà mai? - e rise.

Vittorio notò piacevolmente come il suo linguaggio si era fatto sempre più naturale e spontaneo nella loro relazione, ma il suo stato d'animo fu stravolto non appena ebbe inquadrato bene quel poster. Un enorme codice QR si stagliava al centro del manifesto, codice che stordì Vittorio caricando nella sua mente i ricordi della conversazione con Ϗai. Le sue gambe iniziarono a tremare e la sua fronte si bagnò di sudore.

"Non è mai successo" sussurrò nella sua testa e sentì la sua mano sempre più scivolosa. "Come ho fatto a dimenticarlo? Hanno così tanto potere da cancellare i miei ricordi? E perché io ho letto il codice e Melissa no? Oddio, Melissa non è reale! Niente di quello che abbiamo fatto è reale!"

- Che succede, tesoro? - chiese lei, sentendo le sue dita umide.

- No niente, ho riesumato l'ultimo trauma con Fondelli.

- Sì, che stronzo ad annullarti quel compito. Per una volta che hai studiato! - sorrise e lo baciò, per poi riprendere la loro parata per il corridoio.

"Sta calmo Vitto!" si disse "Nessuno sa nulla, non farti scoprire! Sei ufficialmente fidanzato con Melissa e probabilmente sarai già entrato tra i Sette. Vero, oggi è lunedì: il ranϏing esce questo pomeriggio!" e tornò a sorridere. "Quindi... va tutto bene? Tutto è perfetto e sono felicissimo. Allora perché la simulazione continua? Ϗai aveva detto che si sarebbe fermata una volta raggiunto un finale da romanzo adolescenziale: perché questo non va bene? Che altro può succedere?" e quell'altro si conficcò nel suo petto come una coltellata, non appena ebbe visto gli occhi lucidi di Aurora.

La sua migliore amica forzò un sorriso e gli venne incontro – Congratulazioni Vitto, anche questo fa parte del piano, giusto?

- Quale piano? - chiese lui inquietato.

- Beh sai, il piano di frequentare le Divinità per aiutarmi a conquistare Melissa – la sua voce si fece stridula e tremolante – la ragazza che mi piace da anni, su cui fantastico ogni giorno e di cui ti parlo costantemente ogni giorno... - i suoi occhi cedettero e iniziò a piangere – Sai, quella che somiglia molto alla tua fidanzata!

Vittorio non seppe che rispondere. Aveva decisamente torto. Fortunatamente, la fidanzata corse in suo soccorso – Sono stata io a provarci, Rora. È inutile che roviniate la vostra amicizia per me: io ho scelto lui, non sei stata tradita da nessuno.

Aurora tirò su col naso – Non è questo, Meli! Ci mancherebbe! Sai cos'ha fatto il tuo ragazzo in queste ultime settimane? Sai come mi ha risposto ogni volta che gli ho chiesto com'era la situazione, se tu parlassi di me, di farmi da spalla? Ha risposto di si! Ha continuato a prendermi in giro e a dirmi che stava "preparando il terreno" per me – e iniziò a singhiozzare – e in realtà scopavate! – fino a scoppiare in lacrime.

Melissa folgorò Vittorio con lo sguardo, ma lui non vi prestò attenzione. Si dissociò un attimo dalla situazione e ripercorse mentalmente le ultime settimane. Si chiese per ognuno di quei ricordi le domande postegli da Ϗai e realizzò che tutto quello di cui Aurora lo aveva accusato gli era stato impiantato: era vero, ma non ricordava nulla di sensoriale.

- Forse è meglio che ve la discutiate in privato – disse la fidanzata – A dopo, tesoro – lo baciò sulle labbra, e si diresse verso l'aula.

Aurora sentì il sangue ribollire – Quindi? Che hai da dire in tua discolpa, traditore?

La realizzazione che quel mondo non fosse reale influenzò pesantemente la sua reazione. Quel tradimento gli sembrò un'azione non sua, come se il regista del Lovelace Show gliel'avesse messo nel copione – Scusa.

La ragazza rimase allibita – SCUSA? TUTTO QUI?

- Si, ho sbagliato. Avrei dovuto dirtelo.

Rimase senza parole. Era pronta a distruggerlo e quella risposta andava contro ogni suo ricordo di Vittorio. "Dov'è finito il suo orgoglio? La sua ossessione di apparire sempre come il buono della situazione?" si chiese, quasi andando nel panico "Melissa lo ha già cambiato così tanto?"

- Ti conosco Rora, so che tu eri pronta a demolire ogni mia giustificazione e a sbattermi in faccia questo tradimento. Hai ragione, che altro devo dirti? Onestamente non so perché l'ho fatto, non so perché te l'ho tenuto nascosto, ma l'ho fatto e non avrei dovuto. Mi perdoni?

Un "COSA?" esplose nella mente dell'amica "Perché sta reagendo così? Perché non mi lascia il diritto di avercela con lui?" e sfogò tutto il suo fastidio rispondendo – No.

- No?

- No! Non mi importa se hai capito I tuoi errori Mister Maturità, mi serve del tempo per tornare a fidarmi di te – il fastidio fece a cambio con la tristezza e i suoi occhi tornarono lucidi – Non ce la faccio a guardarvi insieme – prese lo zaino da terra e fece per andarsene.

- RORA!

Si fermò e si voltò verso il traditore.

- È una cosa momentanea, vero?

- Non lo so Vitto – e si allontanò da lui.

RanϏing 96Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora