CAPITOLO 50

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Inizio dicendo che non sono mai stata una ragazza al culmine della popolarità, né la ragazza più carina della classe o della compagnia, nemmeno quella con il fisico più bello e neanche la più simpatica. Non sono mai stata la rosa nel campo di margherite, ero una delle tante margherite uguali neppure una di quelle margherite con sfumature rosa sui petali. Ero e sono la margherita bianca senza particolarità senza nessun pregio ma piena di difetti.
Mentre Harry è sempre stato l'orgoglio della sua famiglia, bello, aitante, pieno di simpatia e quello più invidiato da tutti.
Era la rosa nel campo di margherite, ma non una di quelle rose classiche, era una rosa rara una di quelle che appena la vedi ne rimani affascinato e desidereresti a tutti i costi: era una splendida rosa nera ma intrisa di bugie.
Era la mia rosa traboccante di peccato e bugie.
Ma perchè una rosa simile avrebbe mai potuto scegliere una scialba Margherita?
La sera ci sarebbe stata la festa di fidanzamento con tutti i nostri parenti, l'unico che mancava era Harry il quale non sarebbe tornato prima di alcuni giorni.
Ero spossata e davvero irritabile in quei giorni, ero divorata dall'ansia mi sembrava letteralmente incredibile che di lì a poco mi sarei sposata.
<<Angelo! Scendi immediatamente>> urlò mio padre dal piano terra, prevedevo guai.
Corsi verso i miei genitori in sala da pranzo, una volta entrata,ormai mentalmente pronta alla sgridata, quando vidi in piedi girato di spalle mio fratello, mi fondai verso di lui appoggiando il viso nella sua schiena e stringendolo forte.
<< hey piccola!>> disse voltandosi e prendendomi in braccio.
<<come sei cresciuta>> esclamò nostalgico Miky stringendomi fra le braccia << questo lo dici ogni volta!>> esclamai stringendolo a me. Erano mesi che non vedevo mio fratello, mi mancava tremendamente.
Nell'arco della giornata lo notai a disagio e davvero infastidito quando i miei genitori intraprendevano il discorso sul matrimonio.
Eravamo in camera mia quando iniziai a parlare del mio vestito << perciò volevo chiederti se mi accompagneresti a sceglierlo>> gli chiesi prendendogli la mano << sono cose da donne, non sarebbe meglio se andassi con le tue amiche o la mamma?>> disse quasi infastidito <<c'é qualcosa che mi devi dire?>> chiesi stufa delle sue reazioni << hai 18 anni...>> sussurrò abbassando lo sguardo << hai tutto il tempo del mondo per sposarti>> continuò << aspetta ti prego, dopo il matrimonio verranno i figli, credi di essere pronta ad avere un figlio con quell'uomo?>> mi chiese con il suo sguardo severo. Tentennai alla risposta <<non ne abbiamo ancora parlato >> dissi <<avremo tutta la vita per decidere>> mi avviai verso la mia scrivania sfogliando il catalogo di abiti da sposa.
<<il matrimonio non é uno scherzo Angi, è vero c'è il divorzio, ma hai in mente quanto tempo e fatica per non parlare di soldi andrebbero con esso?>> si avvicinò, togliendomi il giornale dalle mani buttandolo nel cestino << hai tempo per tutto questo, goditi la vita>>.
Se né andò dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
Rimasi allungo a guardare il catalogo nel cestino allungo senza dire o fare nulla, mi sedetti sul letto cercando di vedere con chiarezza i pro e i contro della situazione, non mi era ben chiara la situazione.
Mio fratello era sempre stato maturo per la sua età, sapeva e credeva in quello che diceva.
In fondo ero ancora una bambina per quel passo che stavo intraprendendo, avevo da poco terminato il mio quarto anno di liceo e a breve mi sarei sposata con l'uomo che acero rincontrato dopo due anni e poco prima mi aveva chiesto di sposarlo mentre ero ubriaca fradicia e parlavo di unicorni con un barista di cui non ricordavo nemmeno il nome. Aveva ragione, ero terrorizzata.
Il telefono squillò ed mi alzai a rispondere, era un messaggio di Giulia
"Pronta all'altare mia cara sposina?"
Sbuffai alla domanda sbagliata al momento giusto.
Mi guardai intorno in cerca di una risposta evasiva.
Posai lo sguardo sulla frase scritta tempo fa su cui non ero stata l'unica a posarci lo sguardo "Baby don't go,stay with me".
Sorrisi al ricordo.
Non potevo e ne volevo perderlo di nuovo, ora che era tornato doveva restare.
Il destino ci aveva fatto incontrare di nuovo, nessun dubbio mi avrebbe confusa questa volta.
" pronta più che mai." Digita in fretta.
Era mio fratello, mi spiaceva andargli contro, ma lui aveva deciso di aspettare il più tardi possibile per provare ad uscire con qualche ragazza; lui aveva fatto la sua scelta ed io la mia.
La mia strada era verso le braccia di Harry.
Decisi di sentire la sua voce:
<<parla Fontaine>> disse serio << hey, come va laggiù?>> chiesi con un sorriso instancabile <<hey, ahaha cosí mi fai sentire dall'altra parte del mondo tigre>> rise << diciamo che Milano non è proprio vicino a Los Angeles caro>> ironizzai << sei pronta per stasera?>> chiese con una punta di ironia.
Dimenticavo la serata con tutti i parenti. Merda.
<<diciamo, sicuro di non riuscire a liberarti?>> chiesi speranzosa di una risposta positiva << tesoro, avrò una decina di clienti, anche se per ipotesi riuscissi a liberarmi nemmeno con il jet riuscirei a fare in tempo>> disse scusandosi. << tranquillo me la caverò>> dissi sospirando << tranquilla tra un po' ad ogni feste sarò al tuo fianco>>sorrisi <<la mattina ti giuro mi troverai accanto, non come ho fatto anni fa>> continuò <<farò del mio meglio per farti sentire la regina che meriti di essere tigre>> disse calmo con la sua voce calda e profonda << ti amo>> dissi <<anche io piccola ci vedremo presto>>.

~spazio autrice~
Mi scuso per il capitolo corto e non proprio il massimo, scusate spero di rifarmi nel prossimo.
Grazie mille ai lettori che seguono a storia davvero grazie 😭

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