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I pensieri e l' ansia anche questa notte mi danno tormento e anche questa notte mi sveglio spaventata. Guardo l' orario sono le 5, mi rigiro cercando di chiudere occhio e cercare di dormire per almeno queste poche ore che mi rimangono di riposo anche perchè poi rinizia un altra giornata di merda.  Suona la sveglia e questa volta sono le 7, bhe almeno ho dormito anche se a tratti, mi alzo dal letto vado a fare colazione mi preparo e corro verso la mia moto perchè il primo lavoro della giornata mi aspetta. Arrivo qualche minuto prima delle 8 perciò sono super in orario < buongiorno Maria> saluto la mia collega maria, signora di 50 anni sposata e che fa questo lavoro da tutta la vita, lei è un pò il mio mentore in questo posto. vado a mettere il camice prendo il mio carrello il quale contiene scopa, paletta, stracci e vari prodotti per pulire questo edificio di lusso.Questo lavoro mi serve per mantere me stessa mi danno 800 euro al mese in nero e mi stanno benissimo cosi non li devo nemmeno dichiarare. Lavoro qua da quasi due anni e tutte le mattine dalle 8 alle 10 puliamo una delle sedi più belle di Roma qua c' è uno degli studi di avvocati più importati della città. Ma niente avvocati sexy di cui potersi innamorare e che potrebbero svoltarmi la vita. Tra un ufficio e un bagno il tempo passa e sono le 10 perciò significa che qui il mio lavoro e finito e devo volare in università.Arrivo in uni con 5 minuti di ridardo per la lezione ma entro molto silenziosamente e siedo al primo posto che trovo vuoto e seguo la lezione.  Presto arriva la pausa pranzo e mi ritrovo a fare la fila nella mensa universitaria " che palle" penso, odio quando c'è troppa gente in mensa per il semplice motivo che non si trova facilmente posto. Infatti non trovo posto cosi decido di andare all' esterno, mi appoggio ad un muretto e cerco di non sporcarmi. <sai sono proprio felice che io e te non troviamo mai posto> sento dire dietro di me non mi giro nemmeno perchè so chi sta parlando < le cose sono due o dobbiamo arrivare qui prima delle dodici o dopo le tredici e rischiare di non trovare nulla> < no ti sbagli mia cara la cosa è solo una siamo due anzi tre sfigati includendo Martina> scoppio a ridere < credo sia proprio questo> lui è Francesco mio amico dalla prima  elementare, lui è una delle poche persone che mi conosce veramente ma veremente bene. <però oggi siamo due gli sfigati perchè Martina non è venuta o meglio verra per i corsi del pomeriggio>. Finiamo di pranzare e ognuno di noi va verso le proprie facoltà, mi fermo davanti l' entrata e aspetto che arrivi qualla sclerata <  ehi eccomi> arriva tutta scombussolata , come sempre, sorrido <siamo quasi alla fine e tu sei peggiorata nei tuoi ritardi> < bhe mia cara l' università non mi ha cambiato sono rimasta sempre la umile ragazza di provincia> <no sei rimasta sempre la solita scema>  ridiamo insieme < dai entriamo> . Martina l' ho conosciuta il primo anno di università un pò per caso, lei come il solito era in ritardo ed è arrivata alla seconda ora del prof di economia proprio metre stavamo facendo una pausa di 2 minuti, cosi imbranata come sempre, mi chiese se fosse nel posto giusto e da lì non ci siamo più separate. sono le 16 e appena finita la mia giornata universitaria e devo letteralmente correre se non voglio fare tardi < marti devo correre ci vediamo domani> < si ciao tesoro e stai attenta> mi dice dandomi un bacio sulla guancia, a passo spedito raggiungo la mia moto e sfreccio verso il mio secondo lavoro ovvero faccio compagnia a una vecchietta di 80 anni metre la figlia lavora, in pratica gli faccio prendere le medicine e le faccio fare qualche attività. Arrivo davanti casa della signora Cristina prendo le chiavi, si perchè ho le chiavi di casa per evitare che lei nella attesa del mio arrivo possa aprire qualche sconosciuto pensando fossi io. < Signora cristina sono arrivata> < entra tesoro vieni oggi c' è anche mio nipote> arrivo nel salone e trovo la signora Cristina seduta al tavolo con suo nipote Marco che giocano a buraco < buonasera, vedo che oggi vi state proprio divertendo> < oh si ti vuoi divertire con noi> < oh no grazie non mi piace giocare a carte> Marco si gira verso di me  mi guarda e dice < come non può piacerti giocare a carte?>  alzo le spalle < va bhe mi rendo utile e preparo la merenta cosa preferite?> < io un tost alla nutella> < ok e lei signora Cristina?> < anche per me> <mmm però misuriamo prima il diabete> misuro il diabete ed è basso < ok può magiare la nutella però metà tost e una bella spremuta> cosi mi reco in cucina < ehi Khlò mamma ti ha lasciato un foglio sulla mesola.> vado in cucina e trovo un foglio con 50euro leggo " cara per favore bada anche a marco che oggi è uscito prima da scuola, anche se è grande e vaccinato sorveglialo" Mi intasco la mia 50 e poi penso a Lucrezia la figlia di Cristina la quale è una donna forte e con carattere, lei è rimasta vedova molto giovane con un figlio di 14 anni che piano piano ha perso e poi Marco il quale era veramente piccolo se non neonato. In Realtà di questa storia so ben poco perchè nessuno ne parla molto ma una volta il piccolo Marco mi raccontò del padre e di questo fratello il quale lui vede ogni tanto quasi una volta al mese quando passa di nascosto dalla madre per salutare sua nonna e se lui si trova in casa lo vede, quando ne parlava aveva gli occhi a cuoricini e lo ha dipinto come un bravo fratello, invece la nonna lo ha mezzo nominato con le lascrime agli occhi facendomi capire che ha preso brutte strade.Poi c' è lei Lucrezia che non lo nomina mai ma deve avere un dolore enorme dentro se si vede dagli occhi, lei con me è veramente buona e mi tratta con amore proprio come farebbe una brava madre. Finito di preparare la merenda vado di la e cosi mangiamo tutti insieme, il pomeriggio passa lento ma in realtà io lo uso non solo per guadagnare altri 800 euro al mese in nero ma anche per studiare. Ad una certa preparo la cena per i tre, anche  se non è un mio compito ma lo faccio quasi sempre perchè in realtà mi dispiace veramente tanto per lucrezia. Sono le 19 precise e Lucrezia entra in casa < ciao eh!> dice alla madre e al figlio intenti a guardare "avanti un altro"  < ciao Lucrezia, vi ho lasciato la cena in cottura ora che sei arrivata scappo al Bar> < tesoro lo sai che non dovevi ma grazie ti hanno fatto arrabbiare?> sorrido < no sono stati bravissimi, Buonanotte a tutti> salgo sulla mia moto e corro al bar da mio fratello, quello che una volta era una delle tante attività di mio padre ed è l' unica che non ci hanno sequestrato. Arrivata saluto il buttafuori e i dipendenti, cerco mio fratello e lo trovo in ufficio < ehi sono arrivata> < ehi tutto bene?> annuisco < sei stanca?> <un pò> <koko guarda che se non ce la fai posso travare qualcuno> < no tranquilo> sfodero un sorriso  metto il grembiule e vado  a servire per tutta la sera.               
così un altra giornata di merda si è conclusa non è successo nulla di nuovo lavoro-università-lavoro- lavoro -casa e così sarà anche domani ma purtroppo per me, per noi, questa è la mia, la nostra vita.





IL CAPITOLO é DA CORREGERE
Questo è il primo Capitolo racconta la vita quotidiana Di Khloè.Vi Aspetto domani sera per un altro capito. Fatemi sapere cosa ne pensate..

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