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Oggi mi sono svegliata con un pò di ansia non so perchè, forse il fatto che devo andare a guardare il posto di lavoro dei ragazzi mi agita aggiuggendo il fatto che verrà a prendermi Davide in università non migliora la cosa. Questa ansietta mi ha fatto stare per tutto il giorno con la testa tra le nuvole, a lavoro sembravo una svambita e all' università non ci ho capito un cavolo della spiegazione e infatti non ho preso nemmeno un mezzo righo di appunti. Menomale che c'è Martina almeno copierò i suoi appunti, <oggi sei sulle nuvole> < si la testa mi va a destra e sinistra> < per quale motivo? tu non sei mai cosi> < forse cambio lavoro> < bhe spero migliore di quelli che gia hai> < non lo so tra poco vedrò> siamo nel corridoio e ci stiamo avviando verso l' uscita < che ora sono?> dico a Martina per cambiare discorso < le 13.23> cavolo ora devo aspettare ho detto a Davide per le 13.30 <abbiamo finito prima> <sisi infatti si, ma menomale a volte il professore di bissnes è cosi pesante> < madonna e poi ripete le stesse cose ogni due per tre> appena uscite fuori c'è un bel sole e si sente proprio che è primavera, iniziamo a scendere i primi gradini e mi guardo intorno non vedo Davide perciò ancora di più mi rassegno all' idea di doverlo aspettare un altro pò, se non si è dimenticato e quindi devo prendere il tram, < fra poco inizia la sessione dobbiamo iniziare a studiare> < oddio Martì ancora manca un mese e mezzo non farti venire paranoie> arriviamo agli ultimi gradini la mia amica sta parlando ma io non la sto ascoltando perchè noto che poco distante da me c'è lui che mi aspetta appoggiato alla sua moto con occhiali da sole e mani conserte " dio santissimo che bello" menomale che anche io ho gli occhiali da sole altrimenti noterebbe che lo sto fissando come un ebete <Martì io devo andare ci sentiamo e ci vediamo Lunedì, se passi dal bar in queste sere ti offro qualcosa > < vai via con lui, l' amico di tuo fratello?> <mm mm> dico annuendo e lei invece ha un sorriso da depravata <oh mio dio scopatelo è sexy da morire> < è qui perchè potrebbe diventare il mio capo> < e bhe scopatelo lo stesso> scuoto la testa gli do un bacio sulla guancia < ciao cretina> e mi avvio verso quel pezzo di manzo di Davide. <ciao piccoletta> mi dice con quel sorriso strappa mutante il quale ricambio eh < ciao, le belle giornate ti fanno bene a quando vedo> < kno> nega < ah no allora quel sorriso a cosa è dovuto?> <ti sto portando nella tana del lupo piccoletta perciò fai tu> dice passandomi il casco < guarda che non è detto che io accetto> < lo farai o meglio ti farò accettare> non rispondo mi lego bene il casco e salgo dietro di lui, occhi belli si abbassa la visiera mette una mano sulla mia gamba o meglio dire sul mio ginocchio e poi parte. Ad un semaforo rosso si ferma, rimette la sua mano sulla mia gamba questa volta più sulla coscia e con l' altra alza la visiera < la tua moto? non l' ho vista d' avanti l' università> < sono andata con Francesco il mio amico> lui alza le sopraciglia < tuo fratello non poteva accompagnarti?> < quando io esco da casa mio fratello è nei sonni più profondi soprattutto ora che lavora per te> < scusa tuo fratello alle 8.30 è sul posto di lavoro tu a che cavolo di ora esci di casa per andare in università?> < io alle 6.30 esco di casa perchè alle 7 sono sul posto di lavoro> la conversazione rimane appesa li perchè il semaforo è verde e alcune macchine dietro suonano, cosi lui e la sua espressione confusa si concentrato sulla strada. Siamo nella zona industriale e dopo pochi minuti arriviamo ad un magazino molto bello e curato fuori, lui si ferma aspetta che io scendo e così faccio lui mi segue a rota gli passo il mio casco e ci incamminiamo verso il magazzino principale dove si sente un vociferare maschile, < ehi ehi è appena arrivato il boss e una bella fanciulla>dice uno dei meccanici poi sta un pò in silenzio e continua < strano però> mio fratello alza la testa dal suo compiuter tira uno scappellotto al meccanico e mi viene ad abbraciare il ragazzo mi guarda in modo strano e poi si presenta < piacere Cesare >< khloè piacere> appena finito di presentarci sentiamo una moto che fa un rumore strano ci giriamo ed è Luca il simpaticone, scende < ciao principessina guerriera>  poi si rivolge a mio fratello < ha qualcosa che non va> precedo mio fratello e rispondo io < è la turbina> < e io che pensavo che il meccanico della famiglia fosse lui> mio fratello con ancora il braccio sulle mie spalle asseconda la mia tesi < ha ragione è la turbina> il simpaticone rimane a bocca aperta metre il suo amico con gli occhi belli mi sguarda con uno strano luccichio negli occhi.Tutti si concentrano sulla moto di Luca cosi occhi belli ne approfitta si avvicina a me < sei una scoperta ogni volta sai piccoletta?> gli faccio l' occhiolino < andiamo ti faccio vedere il tuo ufficio> < ehi il mio probabile ufficio> sorride e scuote la testa, mentre saliamo le scale mi giro e provoco il simpaticone < Luca mi dispiace per te che guidi quel catorcio > < stronza> gli mando un bacio e il manzo d' avanti a me scoppia ridere < amico uno a zero per la piccoletta> saliamo altri quattro scalini e lui inizia parlare < questo è il mio ufficio e quello affianco sarò il tuo> < se accetto il lavoro> apre la porta ed entriamo osservo la stanza ed è una bella stanza grande e luminosa con due finestrone grandi, c'è un bel divano, una scrivania con tutto l' occorrente necessario guardo sotto la scrivania e c' è il cestino pieno di preservativi usati < oh cazzo> lui mi guarda confuso < che c'è?> chiede  scoppio a ridere < chi di voi usa questa stanza per far sesso?> lui si gratta la nuca < okok lascia stare non voglio sapere però> dico puntando il dito verso di lui < se accetto il lavoro la dovete disinfettare> lui ancora una volta sfocia il suo sorrisone e prende il mio dito che è puntato verso di lui e mi tira verso se < affare fatto> siamo a pochissimi millimetri di distanza, occhi negli occhi e il mio dito ancora incastrato nella sua mano < allora piccoletta posso già chiamare qualcuno per pulire l' ufficio?> < ci devo pensare, devo valutare> < cosa devi valutare?> < e che non vorrei lasciare il lavoro del pomeriggio, sono affezionata a loro e alla fine non è pesante anzi io ne approfitto sempre per studiare> < e in cosa consiste?> siamo cosi vicini che per parlare sussuriamo come se ci fosse qualcuno che ascoltasse la nostra conversazione < faccio compagnia a una signora anziana e capita spesso che faccio fare i compiti al nipotino> sorride, si morde il labro e mi guarda con lussuria e l' aria dei miei polmoni sparisce sono in apnea in questo momento. Ad interrompere il momento e quindi a farmi tornare l' aria nei polmoni è il mio stomaco che brontola, lui lascia libero il suo labbro inferiore e sorride < hai fame?> io nel metre ne approfitto e mi allontano leggermente appoggiandomi alla scrivania < non hai pranzato?> nego < non ti preoccupare tanto tra poco andrò via se michele ha finito pranziamo insieme al volo o altrimenti prendo il tram e quando scendo prendo un panino poi lo mangio per strada> < se michele non ha finito ti posso accompagnare io e offro il pranzo> <non ti preoccupare non mi magia nessuno con il tram> < in realtà tu potresti mangiare qualcuno> rido e scuoto la testa < perchè non ti fai aiutare mai> < perchè non ne ho bisogno ho imparato a cavarmela da sola> < sei impossibile> < me lo hanno già detto> < però dal tuo amico che ha una cotta per te ti sei fatta accompagnare> < non ha una cotta per me lui è come se fosse un fratello lo conosco da sempre> scuote la testa < fai come vuoi> < certo> fa il suo sorrissetto da stronzo < tu sei cosi simile a me, più di quando si possa immaginare> ricambio il sorriso da stronza, mi alzo dalla scrivania per andare via e lui mi si avvicina < allora ci vediamo questa sera, passo sul tardi ho una gara> < che gara?> < moto, circuto lux> < mmm 3 rettilini e tutte curve> mi guarda sorridendo e anche meravigliato < conosci i circuti> faccio un alzata di spalle e lui in risposta si passa le mani sul viso < ciao Davide e spacca il culo a tutti questa sera> < lo farò piccoletta>.                      

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