Sono giorni che oramai dò poca confidenza a Davide mi limito a eseguire il mio lavoro e parlo con lui solo e soltanto di esso come la conversazione cambia direzione me ne tiro fuori. La mia testa mi dice che da una parte sbaglio perchè alla fine non ne ho nessun diritto di sentirmi così delusa da parte sua, l' altra parte di me invece si complimenta con me perchè così gli dimostro che io non mi faccio abbindolare da lui. Quel ragazzo è veramente strano e cambia pensiero e opinione in base al vento che tira. Fìnito qui in ufficio mi affretto per andar via e raggiungere l' università mentre passo davanti il suo ufficio proprio da quella stanza esce una ragazza con i capelli arruffati e il stucco sbavato, sorrido alla visione della ragazza lei mi saluta come se ci conoscessimo < ciao cara> ricambio il mio saluto sempre con il sorriso e la sorpasso metre stavo per fare il primo scalino lui sbuca dalla porta a torso nudo e mi chiama < khloè posso parlare due secondi con te> mi dice con tono serio che mi fa venire i brividi ma ancora di più mi vengono perchè è la prima volta che mi chiama per nome, mi giro lo guardo negli occhi facendo finta di non notare che è mezzo nudo < possiamo parlare nel pomeriggio devo correre in università> < è una cosa velocissima non ti ruberò molto tempo> <ok> supero nuavamete la ragazza e mi avvicino a lui quando sono così vicino lui mi fa spazio per entrare nel suo ufficio e saluta la ragazza come a cacciarla < ciao Anna ci vediamo in giro> e mentre lui si scosta per chiudersi la porta alle spalle sentiamo la sua voce < mi chiamo Teresa> lui non la risponde ma bonfocchia < Anna Teresa Maria che cambia> a questa sua affermazione alzo gli occhi al cielo è proprio un troglidita, lui nel mentre si rimette la maglia e poi inizia a parlare < come va con la situazione sponsor> < bene ci sono un sacco di locali che aderiscono e ora sto cercando di suddividere i loghi> sorrido e lui ricambia quasi fiero < ora scusami Davide ma devo sul serio scappare> annuisce cosi mi avvio alla porta ma prima che io esca da quella stanza mi richiama < piccoletta> mi giro e lo guardo < tutto bene?> < si certo> si avvicina a me siamo l'uno di fronte all' altro prende una ciocca di capelli fa per mettermela dietro l' orecchio < sicura? sei sempre così impegnata tra le tue cose che a volte sembri un fatasma tra questi muri> tolgo la ciocca di capelli dalla sua mano e la sposto lontano da me gli sorrido < grazie del complimento, è bello sentirsi chiamare fantasma > < non intentevo quello anzi sei sempre cosi perfetta che non so come tu faccia con la vita che fai e non passi per niente innosservata anzi,ma fai il tuo lavoro anche bene e poi sparisci non ti si vede se non veniamo noi la sera al bar> alzo le spalle < la mia vita funziona così> lui annuisce abbassa il capo < sei diversa l' ultimo periodo> < no sono sempre io, ci vediamo domani> < non vieni questa sera alla gara?> nego con la testa < non è il posto per me lo hai detto anche tu no? Ciao Davide> mi giro e vado via e lo sò che lui è rimasto lì a guardami me lo sento sulla pelle.
La mia giornata è quasi svolta al termine è mezzanotte sono al bar sono rimasti pochi clienti e mio fratello ancora non è tornato dalla gara ho un pò d' ansia e se fosse successo qualcosa? chissa che ha fatto il grande Gelo. Nel frattempo i clienti stanno andando via noi iniziamo a lavare i bicchieri e a iniziare a sistemare qualcosa almeno fin quando non vanno tutti a casa e possiamo pulire, proprio quando l' ultimo cliente paga dalla porta entra mio fratello con tutta la marmaglia alle spalle e sembrano tutti interi e sorridendo ciò significa che le cose sono andate bene, il ragazzo finito di pagare saluta tutti e poi si gira nella mia direzione < ciao khloè ci vediamo domani> < ciao> rispondo con un sorrisone, il bastardo di Davide gli passa di fianco e gli tira una spallata invece mio fratello inizia a prendermi in giro imitando il ragazzo < ciao khloè ci vediamo domani. che dovete fare domani eh?> nel mentre alza le sopraciglia e fa lo sborone < smettila scemo non dobbiamo fare proprio niente> <mmm certo koko il giovane lì fuori era super felice che vi vedete domani> rido < il giovane mi vede tutte le mattine dal lunedì al venerdi> < hai capito la mia koko ha degli appuntamenti tutte le mattine> dice spalleggiando Giò il quale si aggiunge a mio fratello < ecco perchè è sempre con il sorrido e non è mai stanca> <dai Giò anche tu ti ci metti?> scoppiano a ridere, scuoto la testa e vado a pulire i tavoli che prima non siamo riusciti a pulire, tra gli specchi del locale vedo che quelli occhi belli sono puntati su di me e mi seguono in ogni movimento, infastidita dalla situazione perchè vi giuro non capisco cosa vuole o cosa cerca di fare mi avvicino a Miriam e gli sussuro che io mi occupo dei bagni, vado nel ripostiglio prendo tutto l' occorente soprattuti dei maxi guanti e vado a pulire i cessi. Bello no? Pulisco prima il bagno degli uomini e poi vado a quello delle donne faccio prima i gabinetti e poi vado ai lavantini mentre pulisco il primo dei 3 guardo allo specchio e salto dalla paura perchè dietro di me vedo Davide che è appoggiato alla colonna e mi guarda <cazzo ma tu non puoi fare ogni volta così> lui fa la sua solita risatina e si avvicina lo guardo dallo specchio, ha così tanto fascino e sicurezza che ti fa sentire trementamente in difetto, eccolo dietro di me si attacca con il suo corpo al mio e questo mi manda un crisi anche se sono una con carattere e la mia verginatà l'ho persa anni fa lui riesce a scobussolarmi un sacco. Prende la mia treccia nelle mani ci gioca poi con un dito sfiora il mio collo < a cosa stavi pensando?> cerco di scostarmi ma lui mi blocca non mi fa muovere <ferma> <cosa vuoi?> mi accarezza di nuovo il collo poi si abbassa leggermente a me < quello che voglio io credo proprio che sia impossibile quindi non ha importanza tu invece piccoletta cosa vuoi?> < niente io non voglio niente> poggia la fronte alla mia testa inala il mio profumo < mi ecciti piccoletta> appogia la sua intimità al mio sedere e sento molto bene che è ben dotato, avanzo cercando di spostare il mio sede ma lui mi stringe ancora di più a se < chi era qual ragazzo piccoletta?> < che ti importa?> < chi era?> dice con voce ancora più cupa di quanto già non è < un ragazzo del mio corso di studio a volte ci scambiamo gli appunti> < solo gli appunti vi scambiate?> cerco di tiragli una gomitata ma mi blocca < ma si può sapere cosa vuoi da me? cosa cerchi di fare perchè io non ti capisco tu mi mandi al manicomio> mi prende dai fianchi e mi fa girare verso di lui ora siamo faccia a faccia mi prende il viso < voglio te ...cazzo se ti voglio> e mi bacia prima un bacio focoso quasi da stapparci il viso a vicenda poi e tutto più lento ma sempre con desiderio, si stacca e sussurra < e tu mi vuoi tanto quando ti voglio io> lo allontano lui mi guarda e questa volta nei suoi occhi c'è lussuria, vittoria e anche soddisfazione < noi due ci vogliamo e non resisteremo molto lo sai> dice pogiandosi al muro < perchè mi stai dicendo questo?> alza le spalle si volta e se ne va di la. Brutto figlio di puttana tu pensi di poter giocare con me come giochi con le altre? Io non te lo permetterò.
STAI LEGGENDO
Cenere
Storie d'amoreIO sono kloè una ragazza che nella vita ha avuto tutto, due genitori, un tetto sulla testa, cibo caldo sulla tavola, vestiti e cellulari all' ultima moda, amici e conoscenti eppure sono sola con me stessa perchè sin dalla nascita si è soli. Sono una...