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POV DAVIDE

E' lunedì mattina, rinizia la routine settimanale infatti sto andanto al magazino sono quasi le dieci dovrebbero essere tutti  gia a lavoro anche lei, lei che mi ha rubato il sonno questa notte e con la quale ho passato un fine settima di fuoco sotto le lenzuola. Credo che la sto pensando un pò troppo, arrivo al magazino e alcuni ragazzi mi salutano tra i quali anche Michele proprio quest ultimo mi tiene a parlare di alcune modifiche che vanno fatte alla mia moto ma io non lo ascolto perche il mio unico pensiero fisso è quello di salire al piano di sopra e andare da sua sorella e perchè no mangari anche rubargli un  bel bacio. <sisi fai come credi sia meglio poi quando è pronta chiamami che la provo> dico andado a passo spedito su per le scale, arrivo vicino alla porta del suo ufficio e la sento parlare al telefono < a tuo fratello lo hai detto almeno?> aspetta la risposta dall' altro lato del telefono ma io gia dalla domanda ho capito con chi sta parlando, poi continua a conversare con il suo caro amico< eeh hai fatto bene altrimenti solo dovevi stare in ospedale> silenzio< seeee per me ci potevi stare in quella stanza> credo che lui gli abbia detto che in tal caso lui non lo avrebbe detto a suo fretello andava lei, ah bello col cazzo che ti lasciavo via libera con il mio angelo. La sento ridere e poi risponde < va bene riprenditi, un abbraccio > e chiude la telefonata a quel punto busso non aspetto e apro la porta appogiandomi ad essa lei si gira, mi guarda, e sorride cazzo quel sorriso mi toglie ogni respiro " Davide cazzo riprenditi e una ragazza bellissima come tante" così scuoto la testa e parlo < buongiorno piccoletta hai finito di flertare con il tuo amichetto invece di lavorare?> scoppia a ridere e io nel frattempo per non incantarmi alla sua risata entro nella stanza e guardo ovunque tranne che lei fin quando non mi risponde alla mia domandata con tono provocatorio < perchè sei geloso per caso?> < chi io? e perchè mai dovrei esserlo?> <perchè voi siete come i cani che pisciano in torno al proprio territorio> <stai dicendo che sei mia? bhe perchè io mi sono perso questo particolare non mi risulta che tu sia mia > lei alza le mani e toglie quel sorriso da stronza che la caratterizza e guardandomi negli occhi mi risponde <mai pensato e mai voluto> mi avvicino al lei mi appogio alla  scrivania e mai staccando i miei occhi dai suoi dico < allora spiegami la cosa del cane che piscia> si alza dalla sua sedia e si stiacchia ma resta lontana < bhe voi essere umani forniti di pene siente molto competitivi perciò per voi è questione di "onore"> < mmm con il tuo amico nemmeno mi ci metto in competizione non c'è bisogno la risposta è facile> alza gli occhi al cielo  e io ne approfitto per allungare il braccio e tirarmela verso di me, apro le gambe e la blocco tra esse < che ti ridi piccoletta? i due giorni passati ne sono la conferma> gli sussurro ad un orecchio < sei troppo sicuro di te> <bhe allora dammi dimostrazione che mi sto sbagliando> cerca di allontanarsi ma io la tengo stretta a me e poi faccio quello che volevo fare da quando ho messo piede in questo magazino la bacio e Dio questo si che è il mio momento preferito della mattinata, ci stacchiamo di pochi millimetri per riprendere fiato e gli dico < non ti nego che mi stai creando dipentenza> sorride e mi accarezza i capelli< e di cosa di preciso?> < da tutto ciò che fa parte del tuo corpo> scoppio a ridere e lei mi segue a ruota, mi fa stare maledettamente bene questa ragazza e fin quando ognuno di noi resta nel suo senza sentimenti non perderò nemmeno un momento per godermi la mia tranquillità < promettimi che non ti innamorerai mai di me e appena ti rendi conto che stiamo andando verso quella strada se non me ne accorgo io scappi tu> < guarda che tu non rendi facili le cose da facilitarmi ill' innamoramento?> < ah no? le ricordo le ottime recensioni per l'ottimo sesso> < guarda che un ottima scopata o limonata non basta per farmi innamorare> la guardo amaliato e poi nella testa mi chiedo cosa ci vuole per farla innamorare, cosa fa innamorare questo gioello di donna, però scuoto la testa e mi riprendo < bene allora non avremmo problemi però promettimelo lo stesso> < promesso> e sigiliamo questa promessa con un bacio. A interrompere questa aria frizzantina è proprio suo fratello che arriva da sotto e sento chi mi chiama perciò si allontaniamo in fretta e ci diamo guardiamo, lui mi richiama e rispondo < EHi mi arrivo subito> < muoviti vieni a provare la moto se vui che la perfezioni per la prossima gara> < arrivo> mi alzo mal volentieri dalla scrivania, non mi era mai successo prima d' ora di non voler salire sulla mia amata moto, guardo lei < devo andare piccoletta il tuo fratellino chiama> ride mi spinge fuori dal suo ufficio < vai vai io devo lavorare> < ecco brava e non distratti con telefonate inutili> < in realtà sei tu che sei venuto a distrarmi > < eh no non te la faccio passare, ti ho trovato che parlavi al telefono> muove la mano come per mandarmi via ma io prima di andare via mi prendo un altro bacio. E con una felicità in corpo vado a provare la mia moto.     

CenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora