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Rientriamo in casa che oramai è mattina siamo stanchi morti il sabato sera è sempre così, ma in realtà in questo momento accantono la stanchezza e mi rivolgo a mio fratello < che volevano quei ragazzi da te?> < mi hanno offerto un lavoro loro si occupano di corse e alcuni di loro corrono vogliono che mi occupo dei loro motori> < bene e corrono in formula 1 o in moto gp?> rispondo in modo retorico avendo gia capito in che giro sono < no nulla di tutto ciò> < e tu?> < io gli ho detto che ci devo pensare e che mi devo confrontare con te> <aaah ora ho capito perchè quei due si sono avvicinati a me questa sera volevano spronarmi per convincerti> <ti hanno detto qualcosa o fatto qualcosa?> < no e sai che non glielo avrei mai permesso> stiamo in silenzio per un pò ma poi riattacco < che intezioni hai?> < non lo so ma la cosa mi alletta, mi hanno offerto un sacco di soldi il lavoro non è male anzi e poi abbiamo bisogno di quei soldi ci aiuteranno> < non lo metto in dubbio che ci aiuteranno ma non è necessario ed hai pensato alle conseguenze se qualcosa va storto?> < perchè devo pensare alle conseguenze koko? per una volta il vento gira dalla nostra parte, quei soldi ci aiuteranno a velocizzare ad estinguere il debbito> < ho capito ma comunque stiamo lavorando e quei soldi ci bastano> < e che lavoro sono tu che pulisci cessi o guardi una vecchia e io che faccio il meccanico sottopagato> < bhe anche qua farai il meccanico> < farò il meccanico ma anche l' ingegnere e poi cazzo sono tanti soldi> < soldi sporchi MI> < soldi che ci possono aiutare a fare una vita da ragazzi della nostra età> < ma ci hai pensato hai rischi che corri?> < si no senti se pensiamo ai rischi ci dobbiamo solo chiudere in casa e non fare nulla> < io non voglio che fai la fine di papà non voglio perderti> < ehi koko> dice avvicinandosi < non farò nessuna fine di papà ok? sono due cose diverse io lavoro per loro, faccio il mio lavoro mi pagano e buonanotte> mi allontano da lui e mentre mi reco nel bagno gli dico < pensaci bene coglione>. Sotto la doccia la testa fa dei pensieri veramente brutti e non voglio, cerco di distrammi ma è veramente difficile spero solo che quel coglione non si mette nei guai per due soldi del cavolo.
La mattiana seguente anzi a mezzogiorno si può tranquillamente dire mentre faccio colazione e mi bevo il bel latte e caffè arriva mio fratello in cucina con la faccia tutta assonata < buongiorno> < buongiorno> rispondo senza guardarlo < ooh koko dai non fare la musona> mi contrabbatte < io non sto facendo nessuna musona sto semplicemente facendo colazione> < senti non voglio sentire niente nessuna ramanzina o cosa del genere quei soldi ci cabieranno il nostro modo di vivere> < io non ti dico niente ma sei libero di fare quello che vuoi l' unica cosa spero che tu sia lucido e consapevole> detto ciò mi alzo dalla sedia e me ne vado di la a lavarami e mettere una tuta. Per il resto della giornata io e mio fratello non ci siamo rivolti parola e nemmeno uno sguardo, tutti e due siamo avvolti nei nostri pensieri e io anche nelle pulizie di casa. Arrivata l'ora di andare al bar Michele molla e mi chiede <vieni in macchina con me o mi raggiungi in moto?> guardo fuori e non mi sembra proprio bellisimo il tempo cosi rispondo <vengo con te, solo che devi aspettare che finisca di prepararmi> annuisce e io nel frattempo metto un jeans stretto a sigaretta e canottierina nera snekers e un cardigan sopra che poi toglierò prima di inizare il servizio.la serata procede con tanquillità ed essendo Domenica questa sera si dovrebbe chiudere prima di ieri dato che domani vanno tutti a lavoro. verso la mezzanotte arrivano il gruppo dei manzi ma faccio finta di non vederli e continuo ad apettare il mio ordine < ciao ragazzi ben tornati, consumate al bancone o preferite accomodarvi al tavolo?> chiede Lucrezia so già rivolto a chi < al tavolo> risponde uno dei ragazzi, bene se ne sono andati al tavolo ma nel mentre sistemo alcuni drink gia pronti sul vassoio, qualcuno mi parla con voce roca e profonda vicino all' orecchio destro < non ti facevo una da tatuaggi> < bhe a quando pare ti sbagliavi pensa ne ho più di uno> rispondo senza girarmi tanto già sò dalla voce chi è <interessante> non rispondo e cosi dopo poco lui va nuovamente all' attacco < sono curioso... mi piacerebbe vedere anche gli altri> < alcuni li possono vedere tutti altri sono in posti dove è diffile che tutti possono mettere gli occhi> rispondo con strafottenza e anche un pizzico di malizia, lo sento sorride e si avvicina ancora di più a me in pratica in questo momento i nostri corpi sono attaccati < la cosa mi interessa e mi incuriosisce anche di più> < senti io sto lavorando non posso stare qui a giocare con te e poi stai parlado con la costanzo sbagliata> lo guardo di sottecchi senza girarmi e noto il sorrisetto che questa sera se lo ha stampato < e quale sarebbe costanzo quello giusto?> < quello che stai corteggiando, mio fratello> < non ti scende proprio la nostra proposta eh?> <Michele è libero di fare ciò che vuole> mi fermo metto sul vassoio il resto dei drink e poi continuo a parlare ma questa volta mi giro verso di lui lo guardo fisso negli occhi proprio come fa lui < ma per favore non farlo finire nei guai, non portarmelo via ho solo lui> a queste parole lui resta scottato e abbassa lo sguardo per la prima volta, non lo aveva mai fatto lui è un tipo che ti guarda fisso negli occhi ti osserva tramite gli occhi, non è il solito maschio che guarda prima altro no lui ti intimorisce con lo sguardo fisso negli occhi, nel metre io prendo il vassoio e torno a lavoro. Sono andati tutti via tranne i ragazzi ora iniziamo a pulire ma prima di iniziare ho bisogno di nicotina cosi comunico < Lu mi vado a fumare una sigaretta sul retro e attacchiamo> lei annuisce mio fratello si gira di scatto < tutto ok? tu fumi cosi raramente> < si tutto ok ho solo bisogno di rilassare i nervi con la nicotina> gli dico con un sorriso, cosi vado nel retro e mi accendo la mia sigaretta chiudendo gli occhi, sento la porta aprire e la sua voce < sei una falsa> apro gli occhi e me lo trovo nemmeno a due passi da me < che c'è? preferivi che gli dicevo che non mi va che si mette in pericolo per due coglioni?> si avvicina bruscamente < piccoletta attenta> < Davide> sorride sii avvicina ancora di più in pratica se tolgo fuori la lingua lo tocco ma non mi faccio impressionare da questa vicinanza e continuo a parlare < che vuoi da me?> sorride ancora di più < vedere i tuoi tatuaggi> < se ti allontani leggermente alcuni li puoi vedere> < oh no non hai capito, voglio vedere quelli che non tutti possono vedere> lo spingo < sogna> lui si allontana ma dopo poco mi ruba la sigaretta e fa un tiro < sei fastidioso> < tu sei sexy> vorrei rispondere anche tu ma < me lo hanno gia detto sii più originale> scoppia ridere lo sopparso ed entro nel locale dopo poco me lo ritrovo nuovamente dietro < prima o poi li vedrò quei tatuaggi e tu ne sarai felice di mostrarmeli>

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