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Ho passato una notte insonne, il mio unico pensiero e stato lui, i nostri orgasmi e la sensazione che mi ha lasciato, infatti questa mattina sembro una rincoglionita < koko buongiorno> < buongiorno> mio fratello scoppia a ridere < sei sveglia o stai ancora dormendo?> < in realtà non ho proprio dormito> < come mai?> alzo le spalle fingendo di non sapere ma vorrei dirgli "perchè ho pensato a come scopa bene il nostro capo non chè tuo amico" ma non posso e fingo il nulla. Una volta sistemata mi reco in ufficio, oggi sono arrivata all' orario normale infatti al contrario del solito c' è movimento appena entro il primo che incontro è Luca che mi urla <buongiorno principessa> < buongiorno Lu> sto per sorridergli ma il sorriso mi muore nel momento cui i miei occhi si posano su quelli di fuoco di Davide <tu immediatamente sopra dobbiamo parlare> < oggi è nervosetto a quando pare la tizia di ieri sera lo ha lasciato in bianco> sorrido sileziosamente ma Occhi belli lo ha sentito < Luca nessuno mi ha lasciato in bianco anzi> nel mentre mi prende per mano e ci avviciniamo alle scale < non trattare male la principessa> a queste parole si innervosisce ancora di più, stringe la mia mano e minaccia il suo amico < Lucaa smettila se non vuoi un pugno in faccia> luca ride < non lo faresti mai> <non sfidarmi smettila>  detto questo mi strascina sopra sbalanca la porta del suo ufficio e mi spinge dentro, sbatte la porta e poi inizia ad urlami contro < che cazzo ti dice la testa? ieri sera te ne sei andata sei sparita come niente fosse > faccio una risatina un pò cattiva e poi rispondo < mi credi tanto stupida?> < che cazzo dici?> < i tipi come te li conosco molto bene conosco anche le tue abbitudini e cavolo mi stavi per fare il discorsetto dopo aver dormito insieme sul divano figurati dopo aver fatto sesso> < khloè> dici con tono duro < khloè un cazzo io non mi faccio cacciare dal tuo letto o da casa tua sò come funziona perciò ho fatto da sola.Ho tolto il disturbo evitandoti il lavoraccio> alzo le sopraciglie < non... sai che ti dico va fanculo khloè > < vado subito coglione> esco dal suo ufficio e mi vado a chiudere nel mio fino alle due. Finito il mio lavoro qui devo andare a mangiare qualcosa e poi mi devo occupare della signora Cristina, sto per scendere le scale e cazzo mi ricordo che devo avvisare il coglione che domani mattina non vengo a lavoro, in raltà non sò se farlo dopo la discussione di questa mattina ma non voglio passare io in torto così mi giro apro la porta del suo ufficio e lo trovo con una sulle sue gambe, lui e senza maglia e con la lampo aperto, rimango di sasso < si bussa> sorrido alzo gli occhi nei suoi e da li non li tolgo più < non volevo disturbare ma volevo solo dirti che domani mattina non sarò a lavoro> lui non mi da nemmeno il tempo di girarmi che si toglie la tipa di dosso e me lo ritrovo d'avanti e lei in sottofondo si lamenta < ok che mi piacciono gli uomini rudi ma un pò meno eh> lui non la calcola e difronte a me con i suoi occhioni nei miei < perchè che hai di meglio da fare> < ho un impegno> mette la sua mano sul mio fianco lo scosto immediatamente come se mi stessi bruciando < che impegno?> < un impegno personale che non ha nulla a che vedere con il lavoro perciò non ti riguarda> detto ciò mi allontano da lui anche perchè la vicinanza non mi fa ragionare con lucidità < ci vediamo dopodomani> < ci vediamo questa sera al bar> < non ci sarò> lui alla mia risposta stringe gli occhi in due fessure < come?> < ciao Davide> guardando la ragazza le sorrido < scusate il disturbo>  sento lui urlare un va fanculo e me ne vado. Felice che per le prossime 48 ore non lo vedrò.
Il giorno seguente dopo la visita medica e la mia cunsultazione con la psicologa la quale mi sta dando una mano dopo il trauma lasciatomi dai miei genitori vado a fare il mio lavoro dalla signora cristina, apro la porta < signora cristina sono arrivata> <khloèèèè> sento urlare il piccoletto che mi raggiunge immediatamente e mi abbraccia < ciao piccoletto> dico dandogli un bacio tra i capelli e ci spingiamo in salatto ma come entro nel salone rimango bloccatta < ciao cara> mi riprende la signora Cristina < ciao signora Cristina> la raggiungo e l' abbraccio ma il mio corpo si muove ma sono un legno < ti presento mio nipote lui é Davide> mi giro verso di lui e noto che anche lui è scioccato e mi guarda con occhi sballorditi <non si chiamava clotilde la ragazza che ti faceva compagnia?> chiede a sua nonna ma risponde il fratello < no la nonna non la sa chiamare è la chiama clotilde> <ah> capisco che lui non vuol far sapere nulla della sua vita alla sua famiglia  perciò faccio finta di non conoscerlo e mi presento < piacere khloè> lui quando vede il mio gesto capisce che li reggerò il gioco e sorride, quel sorriso vero che mi fa impazzire < Davide piacere> < tesoro c' è del gelato in frigo lo mangiamo?> < cristina prima misuriamo la glicemia e poi ne parliamo> così vado a prendere il cosino che utilizio per misurare la clicemia mi abbasso vicino a lei e gli buco il dito una volta fatto < ottimo possiamo mangiare il gelato> gli sorrido poi lei mi spiazza < com'è andata oggi la visita?> < bene> <mmm e come ti senti> alzo le spalle < bene o comunque starò bene> < ooh piccola mia> e ci abbracciamo mi stacco < ok vado a prendere il gelato> dico mentre mi asciugo due lacrime velocemente facendo finta di niente < guarda che le tazze dei gelati sono troppo in alto per te> mi dice Marco  < ehi piccoletto tu potrai parlare solo quando sarai più alto di me per ora silenzio e poi prendo una sedia> gli faccio la linguaccia ed entro in cucina ma prima di fare qualsiasi movimente tiro un gran sospiro altre lacrime mi scendono cerco di fermarle ma mi viene difficile sento in lontanaza Davide dire alla nonna  con tono divertito<vado a prenderli io i bicchieri da gelato> questo mi agita ancora di più perchè non voglio che mi veda così ma troppo tardi perchè me lo sento alle spalle, io di fretta mi sciaquo la faccia nel lavantino ma lui mi affinca < che succede piccoletta?> chiede con tono preoccupato  sfodero la mia migliore maschera e sorrido < bene siamo tornati al piccoletta> sorride anche lui poi si avvicina mi accarezza il viso < tutto bene?> annuisco < dove sei sata oggi?> < a fare una seduta dalla spicologa> opto per la verità <oh> dice < per gli attacchi di panico che ho da un anno e mezzo circa> ok mezza verità non sono solo gli attacchi di panico, lui in questo momento mi guarda come un se io fossi un cucciolo ferito < e come stai ora?> <meglio> mi da un bacio sulla fronte e prende i bicchieri io nel mentre prendo il gelato e i cucchiaini < ti adorono> < anche io adoro loro> sorride < lo so> < scusa per ieri> continua lo guardo < ho esagerato> < si lo hai fatto> mi sorride di nuovo < Davide io non sono come quelle con cui sei abbituato tu, non sono la tipa che si fa cacciare> < non ti avrei cacciato> < solo perchè l' ho fatto da sola> < no se ti dovevo cacciare non ti portavo a casa mia e l' ho fatto perchè sapevo che con te non ci sarebbero stati problemi dopo il discorso che mi hai fatto> annuisco < alla fine ci sono stati però di natura diversa> <chi lo avrebbe mai pensato che mi sarei incazzo perchè la ragazza con cui ho passato la notte se ne è andata di sua spontania volontà> ridiamo entrampi prendo due bicchieri di gelato e mi avvio per il salotto ma lui mi blocca <khloè>  mi giro < io ti volevo lì in casa mia> ci guardiamo negli occhi proprio come fa sempre e capisco che è sincero.Mangiamo i nostri gelati lascio giocare i ragazzi alla play ma dopo richiamo Marco perchè deve studiare <si vai a fare i compiti tanto io devo andare via tra poco arriva la mamma> < ok però mi prometti che verrai presto> annuisce e poi lo abbraccia, saluta la sua nonna e poi arriva a me < è stato un piacere conoscerti khloè> < anche per me> mi passa accando e mi sussura <ti aspetto sotto>...          

CenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora