20 dicembre, giovedìun pannolino

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Errico Buonanno ha fatto parecchie cose originali e preziose: libri come

Piccola serenata notturna, Sarà vero o La sindrome di Nerone, e due figli.

Il primo, Peppino, ha un anno e un mese, e io sono la sua madrina. Il secondo,

Carletto, è nato tre settimane fa.

Errico e Claudia, proprio come me e Mio Marito, stanno insieme dall'ultimo

anno delle superiori.

Loro però resistono.

Noi facciamo scuola guida.

Non avevo ancora conosciuto Carletto, ed eccolo qui: innocente, spaurito,

neonato in braccio a sua madre.

Claudia ha i capelli cortissimi, sempre la solita salopette di jeans, le solite

scarpe da ginnastica sfasciate, mille lentiggini, mai un filo di trucco: sembra una

bambina. Eppure è un'oculista quotata. Una che va e viene da Miami per

convegni internazionali. Una che un'estate ha preso e se n'è andata in Uganda

con Medici Senza Frontiere. Una che a trentadue anni, tre settimane fa, ha

appena partorito per la seconda volta. E ora sorride, pronta a mettere i suoi figli

a disposizione dei miei dieci minuti.

"Vuoi cambiare il pannolino a Peppino o a Carletto?" mi chiede.

"C'è qualche differenza?"

Errico e Claudia si guardano, complici.

"C'è una differenza enorme," risponde Errico. "Carletto ha ancora il cordone

ombelicale attaccato, bisogna fare attenzione, pulirlo per bene. La sua cacca è

verde, liquida e odora di pajata."

"Quella di Peppino invece è come la nostra," taglia corto Claudia. "Ma in dieci

minuti, se ti guido io, puoi cambiarli tutti e due."

Cominciamo da Peppino.

Sarò di parte, perché è il mio unico figlioccio e perché sono sinceramente

affezionata ai suoi genitori, ma credo che sia davvero un bambino eccezionale.

Spudoratamente sicuro di essere amato, curioso, furbo, un po' matto.

Adesso, per esempio, mi studia come fossero suoi e basta, questi dieci minuti,

e fosse lui a fare un esperimento. Ma per fortuna gli esperimenti gli piacciono.

E, steso sul fasciatoio, sgambetta divertito.

"Levagli i calzoncini," mi guida Claudia. "Bene. Poi slaccia il body e apri il

pannolino."

In effetti, la cacca di un bambino di un anno non ha niente di diverso dalla

nostra. Nel bene e nel male, come dire.

"Adesso acchiappa le gambe con una mano sola, sollevale e sfila via il

pannolino sporco."

Peppino è dalla mia e rende tutto naturale.

"Dove si buttano i pannolini sporchi?" chiedo: ed è una delle tante domande

che, per merito o per colpa dei dieci minuti, scopro di non essermi mai posta.

per dieci minutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora