Errico Buonanno ha fatto parecchie cose originali e preziose: libri come
Piccola serenata notturna, Sarà vero o La sindrome di Nerone, e due figli.
Il primo, Peppino, ha un anno e un mese, e io sono la sua madrina. Il secondo,
Carletto, è nato tre settimane fa.
Errico e Claudia, proprio come me e Mio Marito, stanno insieme dall'ultimo
anno delle superiori.
Loro però resistono.
Noi facciamo scuola guida.
Non avevo ancora conosciuto Carletto, ed eccolo qui: innocente, spaurito,
neonato in braccio a sua madre.
Claudia ha i capelli cortissimi, sempre la solita salopette di jeans, le solite
scarpe da ginnastica sfasciate, mille lentiggini, mai un filo di trucco: sembra una
bambina. Eppure è un'oculista quotata. Una che va e viene da Miami per
convegni internazionali. Una che un'estate ha preso e se n'è andata in Uganda
con Medici Senza Frontiere. Una che a trentadue anni, tre settimane fa, ha
appena partorito per la seconda volta. E ora sorride, pronta a mettere i suoi figli
a disposizione dei miei dieci minuti.
"Vuoi cambiare il pannolino a Peppino o a Carletto?" mi chiede.
"C'è qualche differenza?"
Errico e Claudia si guardano, complici.
"C'è una differenza enorme," risponde Errico. "Carletto ha ancora il cordone
ombelicale attaccato, bisogna fare attenzione, pulirlo per bene. La sua cacca è
verde, liquida e odora di pajata."
"Quella di Peppino invece è come la nostra," taglia corto Claudia. "Ma in dieci
minuti, se ti guido io, puoi cambiarli tutti e due."
Cominciamo da Peppino.
Sarò di parte, perché è il mio unico figlioccio e perché sono sinceramente
affezionata ai suoi genitori, ma credo che sia davvero un bambino eccezionale.
Spudoratamente sicuro di essere amato, curioso, furbo, un po' matto.
Adesso, per esempio, mi studia come fossero suoi e basta, questi dieci minuti,
e fosse lui a fare un esperimento. Ma per fortuna gli esperimenti gli piacciono.
E, steso sul fasciatoio, sgambetta divertito.
"Levagli i calzoncini," mi guida Claudia. "Bene. Poi slaccia il body e apri il
pannolino."
In effetti, la cacca di un bambino di un anno non ha niente di diverso dalla
nostra. Nel bene e nel male, come dire.
"Adesso acchiappa le gambe con una mano sola, sollevale e sfila via il
pannolino sporco."
Peppino è dalla mia e rende tutto naturale.
"Dove si buttano i pannolini sporchi?" chiedo: ed è una delle tante domande
che, per merito o per colpa dei dieci minuti, scopro di non essermi mai posta.
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per dieci minuti
Random© Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano Prima edizione nella collana “I Narratori” novembre 2013 ISBN edizione cartacea: 9788807030710 A Yab, per tutti i minuti del suo futuro In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli p...