"Tesoro, brava: mi pare un'idea meravigliosa!" trilla Gianpietro.
"Davvero?"
"Ma certo! Sinceramente, quella tua fissazione che ci avrebbe obbligati tutti a
fare finta che la vigilia non fosse la vigilia, mi angosciava."
"Sai bene quanto angoscia me, questa vigilia. Diciotto anni, ti rendi conto,
Gianpi? Era da diciotto anni che Mio Marito e io lo evitavamo insieme e
dall'altro capo del mondo, il Natale."
"Ok. E da diciannove anni mio padre non vuole parlare con me e io da quando
mia madre non c'è più lo passo da solo, il Natale. L'anno scorso l'ho passato in
una sauna, figurati. Per non parlare di Ato che chissà, povera stella, quanto
penserà alla sua famiglia laggiù in Etiopia, in questi giorni."
"In Eritrea."
"In Eritrea, va bene. Comunque, tesoro: vogliamo lagnarci tutti insieme delle
nostre disgrazie o vogliamo passare una bella serata?"
"Vogliamo passare una bella serata?"
"Esatto. E hai fatto benissimo a invitare i tuoi genitori e tuo fratello a Roma.
Vedrai, preparerò una cena che si ricorderanno... Fammi fare mente locale e
poi ti chiamo per dirti quanto pesce devi ordinare, d'accordo?"
"Gianpi, ma manca più di una settimana!"
"Tesoro, scherzi? C'è l'assalto alle pescherie, in questi giorni! Va bene che te
andavi in giro a fare la punkabbestia con la Tua Marita, ma le regole base, per
un Natale come si deve, dovresti conoscerle... Che cosa vuoi cucinare ai tuoi,
per la vigilia? Le pancake? Su, forza, non fare storie. Ora ragiono su quello che
serve e poi ti richiamo. Che ne so... Sarebbe bello cominciare con una paella:
che dici? Così faremmo anche un omaggio alla nostra vacanza a Formentera,
giusto?"
"Giusto."
"Non farmi quel tono, per favore. Animo! Felicità! È Natale, è nato Gesù, nella
povera grotta laggiù. Viva!"
"E questa?"
"È una poesia che avevo imparato in terza elementare. Vedessi com'ero
carina..."
"Immagino."
"Senti, oggi come li passi i tuoi dieci minuti?"
"Vado al mercatino dell'usato."
"Alla mercatina?"
"Sì. Poi ti racconto. Ciao."
"Ciao tesoro. Passami Ato, per cortesia. Voglio che la sera della vigilia mi
faccia da assistente."
Lo chiamo: "Ato, vieni! C'è la zia Piera al telefono che ti vuole parlare".
Ato si precipita, come sempre quando si tratta di Gianpietro.
Li lascio chiacchierare ed esco.
Uno degli infiniti motivi per cui quando mi chiedono in che quartiere di Roma
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per dieci minuti
Acak© Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano Prima edizione nella collana “I Narratori” novembre 2013 ISBN edizione cartacea: 9788807030710 A Yab, per tutti i minuti del suo futuro In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli p...