Ato, Gianpietro e io abbiamo pranzato con gli avanzi di ieri.
Dalle due del pomeriggio, poi, è cominciata ad arrivare gente. Alle quattro di
notte ancora suonava il citofono.
È durato sedici ore, questo Natale.
Ma per dieci minuti, verso le otto di sera, sono stata in un angolo del salotto,
sprofondata in una poltrona, a osservarli: tutti.
Quelli che tre giorni fa hanno ricevuto il mio messaggio, IL 25 DICEMBRE, DA
DOPO PRANZO A QUANDO TI PARE, TI ASPETTO A CASA MIA. FACCIAMO NATALE INSIEME, DAI. E
che oggi sono qui. Ce l'hanno fatta. Anche se hanno dovuto prendere un treno in
giornata da Milano, come Rodrigo. Un aereo da Bruxelles, come Carlo, il mio ex
coinquilino. Da Torino, come Alessandra, l'altra mia ex coinquilina, l'amazzone.
Ce l'hanno fatta. Compagni delle medie, del liceo, protagonisti della Mia
Rubrica, editor, gente incontrata per caso, gente incontrata per sempre, perfino
il Cinese e la moglie. Ce l'hanno fatta. Hanno portato panettoni, pandori,
torroni, hanno portato bottiglie di vino, salami, regali per Ato. Li guardo
mangiare, bere, chiacchierare, lamentarsi, dividersi una sedia, perché lo spazio
è quello che è, li guardo guardare la televisione, stendersi per terra a pancia
sotto, perché a pranzo hanno esagerato, li guardo addormentarsi sul bracciolo
del divano, accendersi una sigaretta.
Nessuno di loro è Mio Marito.
Ma sono tutti qui. A fare Natale. Con me.
E sono ottantanove.
Sono tanti.
Tantissimi, sono.
E?
Da quando la mia vita è vuota non mi ero mai accorta che fosse così piena.
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per dieci minuti
Random© Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano Prima edizione nella collana “I Narratori” novembre 2013 ISBN edizione cartacea: 9788807030710 A Yab, per tutti i minuti del suo futuro In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli p...