E se avessero ragione i Maya? Se oggi davvero fosse oggi, se fosse il 21
dicembre 2012?
Qual è l'ultima cosa che non ho mai fatto e che farei?
Non so. Perché ne farei una che ho già fatto, questa è la verità: ragiono,
mentre corro sul tapis roulant, in palestra. Nel rumore delle troppe, troppe
parole fra me e Mio Marito, tanto più dopo il pomeriggio di ieri a casa
Buonanno, vorrei tornare a quando c'erano solo quelle due. Semplici. Che
bastavano a tutte le altre.
Vorrei che qualcuno, se lui non può più dirle, le dicesse a me.
Vorrei dirle a qualcuno, se a lui non posso più dirle.
E allora blocco il tapis roulant. Vado nello spogliatoio, prendo il cellulare.
Digito un messaggio: TI AMO. Poi torno nella sala dei tapis roulant e delle
cyclette, mi avvicino a un tizio che sta pedalando con la foga di chi davvero
sembra volersi mettere in salvo dalla fine del mondo.
"Scusi..."
Il tizio si ferma, si gira: è il Cinese! Il proprietario del negozio dove ho
comprato le lanterne magiche. Non avevo idea che frequentasse anche lui
questa palestra. Era stato molto cortese con me, quel giorno. Ma ora è
chiaramente infastidito per aver dovuto interrompere il suo allenamento.
Sorrido. Lui no.
Gli allungo il cellulare: "Potrebbe scegliere un nome a caso, dalla mia rubrica
telefonica, e inviare il messaggio che ho appena digitato?".
Continua a fissarmi con quella vaga ostilità e non si muove.
"È una specie di roulette russa... Insomma, sa, sto facendo una specie di
esperimento steineriano, ma è una faccenda lunga da spiegare, fatto sta che
ogni giorno devo fare una cosa nuova per dieci minuti e oggi, siccome potrebbe
finire il mondo, vorrei dire ti amo a qualcuno, a caso, e vedere l'effetto che..."
Il Cinese mi sfila dalle mani il cellulare, studia velocemente la rubrica, sceglie
un nome, manda il messaggio. Mi restituisce il telefono e riprende a pedalare.
Sempre in silenzio.
Lo ringrazio e torno nello spogliatoio: adesso dovrò rimanere per dieci minuti
a tu per tu con l'effetto di questa roulette russa a forma di messaggio.
A chi sarà stato inviato il mio TI AMO? Al mio editore? Al direttore del giornale
che mi ha licenziata? Al responsabile di Ato? A quella certa persona che? A
quell'altra?
A Mio Marito?
Sono agitata, fibrillo.
Passano sette minuti e poi eccolo: il bip bip.
Il messaggio è stato inviato a Mattia, un mio amico di Lecce con l'anima
profonda e delicata. L'ho conosciuto alla presentazione di un mio romanzo, anni
fa. Mi si è avvicinato per una dedica e abbiamo cominciato a parlare di padri, di
STAI LEGGENDO
per dieci minuti
De Todo© Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano Prima edizione nella collana “I Narratori” novembre 2013 ISBN edizione cartacea: 9788807030710 A Yab, per tutti i minuti del suo futuro In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli p...