- Beth-
I giorni dopo il mio incontro con Dustin, passarono pigri e inconsistenti come non mai.
Gareth non sia era più fatto vivo dopo l'incidente del bacio, e la cosa, se da un lato non poteva che farmi piacere, mi gettava anche nella più completa confusione. Ero davvero sola per la prima volta nella mia vita, e sapere di essere a solo pochi metri da dove si trovava Daryl, mi devastava psicologicamente.Ogni giorno un tizio sempre diverso, mi accompagnava a fare due passi fuori di casa. Venivo scortata su una sorta di terrazza, in un palazzo attiguo a dove ero rinchiusa. Passavamo davanti all'armeria e, dietro una porta, ecco la scala antincendio, che ci avrebbe portato di sopra.
Stewart si univa spesso a me in questa mia sorta di ora d'aria, portandomi, alle volte, un libro da leggere per quando sarei rientrata, o cercando di fare conversazione.Apatica. Era quella la parola che descriveva come mi sentivo davvero.
Ero circondata da nemici, e l'unica persona che potevo considerare la mia famiglia, era segregato chissà dove, magari sofferente e lontano da me. Ed io non potevo fare nulla per cambiare le cose. Era tutto così frustrante.
Un giorno però, in uno di quegli interminabili e freddi momenti d'aria, e solo perché la neve sembrò dare tregua al cielo, dalla terrazza dove ero confinata, lo vidi. Dapprima era un puntino abbastanza difficile da distinguere, ma avvicinandosi, lo avrei riconosciuto fra mille.
Era Daryl, ed era in piedi. Jake era dietro di lui armato, e lo stava scortando attraverso il giardino, verso la costruzione accanto alla mia.
Cercai di abbandonare il terrazzo in fretta, quando mi scontrai con Stewart che stava salendo.
-Lasciami passare- gli intimai decisa.
Non vedevo Daryl da settimane, e non ce la facevo davvero più.-Calmati Beth! - mi rispose al limite della gentilezza il medico, stizzito. Era la prima volta che Stewart mi rispondeva in maniera così cruda e secca e la cosa, mi sorprese non poco.
- Lo rivedrai entro sera. Pare che Dustin abbia stretto un accordo col figlio che potrebbe funzionare, questa volta. O almeno, mi auguro sia così. -
Sbuffai.
- Si, mi immagino. Stewart. So che non mi hai mai voluto dire come stanno le cose, ma devo sapere che sta succedendo. Per favore. - Lo pregai.
Non mi andava per niente di implorare l'aiuto di Stewart, perché non volevo mostrarmi vulnerabile, ma Daryl, era l'unico mio nervo scoperto in quel posto, e avevo la necessità di sapere cosa gli stava succedendo.
Stewart mi osservò con intensità per un minuto che parve interminabile, tanto che temetti davvero che stesse per andarsene senza dirmi nulla. Poi, contro ogni previsione, mi prese per un braccio e mi trascinò nel bel mezzo della terrazza al gelo, con il vento che mi sferzava la faccia, dicendomi a voce ben chiara e in modo che lo sentissero fino al cortile interno.
-Ora devi restare qui a prendere aria, ragazzina. È in arrivo una nuova perturbazione e chissà quando rivedremo un po' di sole. -
Infine, mi fece segno di tacere con un dito e io, lo assecondai, annuendo, per poi spostarci verso il parapetto e la tettoia.
Stewart, a quel punto, abbassò la voce sensibilmente, e mi sussurrò all'orecchio.
-Quello che posso dirti, e ti giuro che sto rischiando davvero molto, è che Daryl ha accettato tutte le condizioni di Dustin e, in cambio, ha ricevuto la promessa che tu saresti stata liberata. Lo potrai salutare credo oggi o al massimo domani, poi verrai scortata fuori da Terminus. Non so altro, mi dispiace. -
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Una Storia Importante
FanfictionE' essenzialmente una fan fiction su quello che sarebbe potuto succedere se, gli sceneggiatori di Twd, avessero deciso di dare una chance e un'ipotetica storia fra Daryl Dixon e Beth Greene. Purtroppo le cose non sono mandate così, e lei ha fatto...