Capitolo 28 - Il dubbio

27 3 2
                                    


-Beth-

Salutai gli altri consapevole che non avrei avuto altre occasioni per parlare con loro, o almeno, di poterlo fare senza orecchie indiscrete intorno.

Stewart aveva già fatto troppo.

Li lasciai, dopo averli fatti sistemare, promettendogli che avrei portato i loro saluti anche a Daryl, ammesso che Dustin me lo avesse permesso.

Ero in ansia, ma mentre salivo i gradini della veranda, un'ombra dietro la tenda, attirò la mia attenzione.

Entrai velocemente credendo fosse Daryl, invece trovai Stewart.

-Cosa vuoi? - domandai sbrigativa. Non mi andava di essere lì da sola con lui, o almeno non dopo ciò che era già successo con Gareth.

Lui cercò all'interno della sua giacca e mi porse una chiave.

- Questa è la chiave che apre la porta della botola del solaio. Ne esiste solo una copia e per fare questo doppione, non sai cosa ho dovuto passare. -

-Perché? Perché lo stai facendo? - chiesi sospettosa.

Stewart sospirò.

-Nonostante io non sia così critico nei confronti dell'operato di Dustin, come invece sei tu, riconosco quando qualcuno sta esagerando. Suo figlio già ha rinunciato alla sua libertà per la tua sicurezza, per lo più. E ora ha accettato di diventare il suo braccio destro, ma impedirgli di poter salutare anche i suoi amici, mi sembra una cattiveria inutile e pericolosa. -

-Pericolosa? - chiesi senza capire davvero.

-Se il sangue non è acqua, il tuo grande amore- aggiunse con una nota di malcelato ribrezzo- Non è l'agnellino che ci sta mostrando. Prima o poi la miccia si consumerà, e a quel punto, non vorrei trovarmi dalla parte sbagliata. -

-La tua, quindi, è paura? -

-Diciamo solo prudenza. Sono un uomo pragmatico, Beth. Credo che uomini e animali siano molto simili nel loro modo di agire o pensare, e riconosco i predatori quando li vedo. Se tu vuoi addomesticare un lupo, puoi farlo, lo puoi piegare al tuo volere con il tempo, forse, puoi anche insegnargli qualche trucco, ma stai pur certa che appena ne avrà l'occasione, forse anche in punto di morte, te la farà pagare. Il tuo fidanzato è così, Biondina. Dustin lo ha allevato in quella maniera, e prima o poi, vedrai, mi darai ragione. -

Scossi il capo con il cuore pesante. Quello che diceva Stewart non era del tutto infondato, ma sapevo anche che il Daryl che conoscevo, era profondamente cambiato rispetto all'uomo estremamente arrabbiato e deluso, che avevo visto alla fattoria. Anche se...

Mi morsi il labbro.

-Dustin manderà Jake a controllare i vostri amici con una scusa, dopo le 21. Dopo quel momento, saranno rilasciati dei vaganti, piccolo accorgimento, dopo il vostro maldestro tentativo di fuga. Dalle 21e 20 in poi, nessuno più potrà più uscire o entrare dalla casa. A quel punto potrai aprire la porta al piano di sopra, ma una volta che i tuoi amici saranno rientrati nei loro alloggi, per favore, richiudila a chiave. Non siamo in molti a sapere di quel passaggio. Io rischio parecchio. -

Annuii, distratta.

-E Beth... Quando vedrai Daryl non ti spaventare troppo, e ringrazia che Jake non ci abbia calcato troppo la mano. -

Quelle parole mi fecero davvero temere il peggio e mi fiondai al piano di sopra, non aspettando neanche che Stewart uscisse di casa, barricando la porta dietro di lui.

Entrai nella nostra camera. Erano quasi le cinque del pomeriggio e la luce entrava obliqua attraverso le tapparelle abbassate. Daryl era steso sul letto e sembrava che dormisse.

Una Storia ImportanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora